Oltre l'abitudine e oltre l'ideologia, la fede cristiana disegna uno spazio che è quello dell'esistenza responsabile, libera e felice.
Un nuovo titolo si aggiunge alla collana "Le parole di Papa Francesco" e contiene gli interventi del Pontefice pronunziati durante le Udienze Generali e gli Angelus domenicali inerenti alla famiglia. I testi raccolti spaziano dall'analisi del legame che si sviluppa tra i fratelli e la condizione degli anziani; dall'importanza dei nonni al grande dono rappresentato dai bambini. Sono presenti i messaggi pronunciati durante il periodo pasquale, riflessioni sull'amore, le preghiera del Santo Padre in occasione del Sinodo per la famiglia, le riflessioni sul mistero di Cristo rivolte ai giovani e sulla Pasqua come trionfo della vita sulla morte.
La «prima evangelizzazione» si colloca in un ambito storico e sociale ben definito, che va dalla morte di Gesù, avvenuta intorno all’anno 30, fino alla scomparsa di coloro che lo avevano conosciuto e ne erano stati discepoli.
Uno degli aspetti più caratteristici di quella prima generazione apostolica fu la proiezione all’esterno, l’avvio di un programma missionario originale; lo rivela il fatto che i testi della seconda generazione vi fanno riferimento come a un avvenimento del passato. Tuttavia, quell’enorme sforzo non sembra aver corrisposto a un piano tracciato in precedenza: nell’assemblea di Gerusalemme, Pietro e Paolo fecero una ripartizione improvvisata dei campi di missione e sembra che lo stesso Paolo non abbia avuto inizialmente un’idea precisa del proprio progetto missionario, in quanto ne poté dare conto solo alla fine della missione egea.
Nonostante la ricerca storica abbia dimostrato i risultati molto modesti dell’intensa attività missionaria svolta dalla generazione apostolica, la prima evangelizzazione diede inizio alla progressiva ascesa del cristianesimo fino a religione ufficiale dell’impero romano.
Sommario
Prologo. Ricostruire la storia per rinnovare la memoria. I.Una storia della prima evangelizzazione. 1. La storia di Aquila e Prisca. 2. Riflessioni sulla storia di Aquila e Prisca. II. Le notizie sulla prima evangelizzazione. 1. Catalogo delle fonti. 2. Valore storico delle fonti. Appendice. Fonti non cristiane sulla prima evangelizzazione. III.L’impulso al primo invio. 1. Gli invii missionari nei vangeli. 2. L’impulso post-pasquale alla prima evangelizzazione. 3. Il modello pre-pasquale della prima evangelizzazione. 4. Conclusione. IV. La prima evangelizzazione nella terra di Israele. 1. La patria di origine e la diaspora. 2. La missione a Gerusalemme. 3. La missione in Galilea. 4. La missione nei territori adiacenti della Giudea e della Galilea. 5. Conclusione. V. La prima evangelizzazione nella diaspora. 1. La novità della prima evangelizzazione. 2. Il «crogiolo» di Antiochia. 3. La missione alle genti. 4. La missione ai giudei. 5. La comunità di Roma. 6. Conclusione. VI. Il processo di conversione. 1. Adesione e conversione. 2. Due visioni del processo di conversione. 3. La conversione a un nuovo movimento religioso. 4. La conversione come processo. 5. Conclusione. VI.Il primo annuncio. 1. Tre rievocazioni del primo annuncio. 2. Come fu il primo annuncio? 3. Conclusione. Epilogo. Una memoria arricchita. 1. La continuità tra la missione di Gesù e la prima evangelizzazione. 2. Gli apostoli, protagonisti della missione. 3. La predicazione come principale strumento dell’evangelizzazione. 4. La formazione di nuove comunità. 5. Conclusione. Indici.
Note sull'autore
Santiago Guijarroè professore di Nuovo Testamento nella Facoltà di Teologia dell’Università Pontificia di Salamanca e direttore dell’Associazione biblica spagnola. In italiano è apparsa la traduzione di Fedeltà in conflitto. La rottura con la famiglia a motivo del discepolato e della missione nella tradizione sinottica (San Paolo 2010).
La storia del cristianesimo in Cina, la "febbre cristiana" e i "cristiani culturali" di Pechino, la fede che conquista molti giovani nelle università si Shanghai e dintorni, la tensione tra la Cina e il Vaticano, il possibile dialogo tra il Regno di Mezzo e la Santa Sede per costruire una "società armoniosa"... Un cattolico cinese parla del suo Paese, della sua fede, della sua Chiesa: le sorprese non mancano. "Questo è un libro utile, che aiuta a spazzare via molti luoghi comuni, frequenti in chi guarda la Cina da lontano. Apre nuove prospettive alla solidarietà verso i cattolici cinesi, che continuano a vivere in una situazione non facile" (Agostino Giovagnoli)
"Oggi, se non si è mistici, non si può essere nemmeno cristiani". Le parole di Karl Rahner sono state ripetute all'infinito, forse nel tentativo ingenuo di leggervi una soluzione alla crisi di fede che affligge l'Occidente. Certamente la stagione presente è segnata da un crescente, ma anche sfuggente interesse per l'argomento. Un interesse motivato il più delle volte da una diffusa sensibilità "post-moderna" tesa a privilegiare, nel contatto con il divino, l'intuizione e l'esperienza personale a scapito della ragione o della verità, sino al rifiuto di ogni mediazione ecclesiale in favore di un incontro sentimentale e immediato con Dio. In positivo, è tuttavia possibile intuire dietro questi itinerari informi, l'attesa e il desiderio di un cammino verso l'Assoluto che non si proponga come percorso puramente intellettuale, ma esistenziale, cioè un "sapere dell'anima" che sappia intuire le ragioni del cuore e dare parola al sentire interiore. Da qui il fascino ambiguo della mistica, bisognoso di una accorta e critica indagine culturale, storica, biblica e teologica. Al tema è stato dedicato il XIII corso residenziale del Centro Studi di Spiritualità di Milano, tenutosi nel luglio 2014 a Marola, di cui il presente volume raccoglie gli Atti.
La fede nell’uomo sa che cosa c’è nell’uomo di deviante, di temibile. Ma crede che l’essere umano può trovare cammini di sapienza, di amore, di verità. L’essere umano appare di una ricchezza inaudita. Ma in questo mondo così frammentato e “postmoderno” quale fede può ancora sussistere e ricomparire? Non sarà forse la fede nell’uomo? Si tratta infatti degli uomini e delle donne posti di fronte al rischio che la loro umanità si disgreghi. La fede nell’uomo sa abitare ogni avventura umana, sa trasformare ciò che sarebbe bassezza e distruzione in cammino, in movimento verso il capolavoro di scienza e di vita.
Maurice Bellet (1923), presbitero, ha conseguito il dottorato in teologia sotto la direzione di Claude Geffré e si è laureato in filosofia con Paul Ricoeur. È collaboratore della rivista Christus e la sua ricerca si colloca al crocevia di filosofia, teologia e psicanalisi.
La Madonna chiede al mondo la Consacrazione al suo Cuore Immacolato per farci, a sua imitazione, santi. È Lei stessa che vive in colui che a Lei si consacra e gli trasmette la Vita e la Santità di Dio.
La teologia sacramentaria è un territorio di intricati incroci disciplinari: liturgia, dogmatica, storia, filosofia. In questo volume si raccolgono più voci di specialisti che, nella pluralità degli approcci, indicano itinerari metodologici per orientarsi.
Il volume contiene una raccolta di saggi che indicano nuove piste di ricerca e di rivalorizzazione di aspetti già noti ma non ancora considerati sul Filioque. Nell'anno 1014 l'imperatore Enrico II introdusse tale clausola nell'uso liturgico del Credo anche a Roma. L'inserimento romano segnò la definitiva consacrazione della formula che in seguito sarà anche definita come dogma di fede dai Concili ecumenici. Il millenario 1014-2014 di quell'importante momento nella storia del dogma è passato inosservato così la Facoltà di Teologia dell'Ateneo Pontificio "Regina Apostolorum" di Roma ha deciso di dedicarvi il proprio convegno annuale che ha studiato il Filioque sia da un punto di vista storico, patristico, teologico, ecumenico, sia da un punto di vista filosofico, liturgico e morale. La riapertura del dossier sul Filioque richiama la questione ecumenica del dialogo con gli ortodossi rilanciato da papa Benedetto XVI e continuato oggi da papa Francesco.
L'insegnamento di Gesù e della Tradizione sull'alleanza nuziale e la sua indissolubilità autorizzano un'altra disciplina, oltre a quella attuale, più aderente alla dottrina classica e più adeguata alle condizioni contemporanee. Questa la tesi di Vesco. Le sue considerazioni su matrimonio e seconda unione sono sostanziate di grande lucidità, concretezza e buon senso. Sono una testimonianza di sapienza pastorale. Costituiscono un tassello indispensabile e decisivo nel dibattito attuale, in vista della seconda fase del Sinodo dei vescovi.
"Non possiamo essere onesti senza riconoscere che dobbiamo vivere nel mondo "etsi deus non daretur". E appunto questo riconosciamo - davanti a Dio!" (Dietrich Bonhoeffer)Come si passa da una fede di seconda mano, a una fede personale? Come può una religiosità ereditata diventare una fede matura che trasforma la vita personale? - Il libro risponde a queste domande analizzando cinque dimensioni fondamentali della vita umana e spirituale che permettono il passaggio dal "sentito dire" all'esperienza sentita dell'essere cristiano.
In questo testo dedicato all'ecosofia, a quella saggezza della Terra che l'uomo ha purtroppo dimenticato di ascoltare, Panikkar offre una cornice interculturale-ermeneutica globale ai fini di instaurare rapporti equilibrati tra il sé e la Natura. Oggi il pericolo non viene dagli Dèi né dalla Natura, bensì da un mondo "arte-fatto" e fuori controllo che ha squilibrato l'intera Natura. In misura maggiore che in qualsiasi epoca del passato, le diverse culture hanno assoluto bisogno l'una dell'altra. Nessuna cultura, da sola - e le religioni, filosofie, scienze naturali sono fenomeni culturali - può pretendere di fornire la risposta ai problemi dell'esistenza. Non che vi siano universali culturali, tuttavia si trovano costanti antropologiche di base e visioni omeomorfiche della realtà. Nella sua globalità, la realtà si presenta in tre dimensioni reciprocamente irriducibili, ma ognuna delle quali presuppone l'altra: sono indicate dai termini Cosmo (materia/energia, Mitwelt cioè co-mondo), Uomo (consapevolezza, io/sé), Dio (abisso insondabile, energia, mistero inaccessibile). Qual è quindi il valore di questa intuizione cosmoteandrica del nostro rapporto con la Natura, basato sulla percezione della Realtà nel suo complesso e nelle sue parti, che fa tesoro della sapienza di tutte le epoche e le culture? Nella prima parte l'autore intende rispondere a tale domanda sviluppando nove tesi.