
Mirella Muià, eremita e iconografa, con una storia straordinaria alle spalle, racconta il suo distacco dalla vita frenetica per abbracciare il silenzio e la solitudine. In questo libro esplora il significato della ricerca interiore in un mondo dominato dal rumore e dalla distrazione. È un viaggio dell'Anima e ogni capitolo si snoda come una tappa di un pellegrinaggio spirituale, affrontando temi come il tempo, la sofferenza, la gioia della semplicità e la presenza divina nel quotidiano. Dopo anni di solitudine e contemplazione, l'autrice condivide le sue intuizioni più preziose: la vera quiete non è un luogo, ma uno stato interiore raggiungibile da chiunque sappia ascoltare.
Tra il 29 maggio e il 3 giugno 2024, l'Équipe Europea di Catechesi (EEC) ha tenuto il suo Congresso biennale, dedicato per l'occasione allo studio dei rapporti tra catechesi, liturgia ed esperienza umana. L'incontro ha avuto luogo nella città rumena di Cluj-Napoca, e si è arricchito del confronto tra il ministero liturgico e catechistico della Chiesa latina con quello delle Chiese locali: la cattolica di rito greco, l'ortodossa e la protestante. La tematica è stata affrontata anzitutto in prospettiva storica e successivamente l'attenzione si è spostata sull'attualità. Per uno sviluppo più completo del tema del suo Congresso, l'Équipe ha voluto successivamente sentire la voce delle Chiese ospiti, facendo parlare esponenti della Chiesa greco-cattolica e, in chiave ecumenica, di quella ortodossa e protestante.
La celebrazione della messa può ancora parlare al cuore delle culture contemporanee o rischia di restare prigioniera di forme lontane dalla vita reale? In un mondo sempre più plurale, questa domanda è quanto mai urgente. Mondi diversi, un unico pane affronta con lucidità e profondità il tema dell'inculturazione liturgica, quel processo vitale attraverso cui la fede si radica nelle culture. La tesi è chiara: l'inculturazione non è un semplice adattamento, ma un incontro reciproco tra vangelo e cultura - pratiche, simboli, immagini, linguaggi. ?i?i? esplora il legame profondo tra liturgia ed espressioni culturali. I saggio si muove con rigore tra fondamenti storici e teologici, orientamenti del magistero e casi concreti, come il recente rito amazzonico. Ne emerge una visione dinamica e creativa del celebrare, capace di parlare alle realtà più diverse. L'opera invita a riscoprire la liturgia non come un'eredità semplicemente da conservare, ma come una forma capace di rendere visibile il mistero cristiano nella carne delle culture. E, qui, ?i?i? si muove con maestria, affrontando una sfida cruciale per la chiesa di oggi, chiamata a celebrare un solo mistero in mondi sempre diversi.
Il volume raccoglie una serie di studi sulla Lettera Apostolica Desiderio desideravi, che papa Francesco ha dedicato alla formazione liturgica del popolo di Dio. Tale preoccupazione viene qui declinata alla luce delle componenti essenziali della celebrazione, così come è scaturita dalla riforma del Vaticano II: oggi della salvezza; forma dell'esistenza cristiana; culmine e fonte della vita cristiana; luogo dell'incontro con Cristo e con la Chiesa... Il tutto, alla luce delle due chiavi interpretative: la bellezza della verità celebrativa e lo stupore che inonda l'evento donato.
Il libro che fa luce su una verità sottaciuta: i risultati del Questionario sulla Messa in rito antico distribuito ai vescovi in tutto il mondo erano completamente opposti a quanto affermato da papa Francesco. Il 16 luglio 2021 Francesco emanò il motu proprio Traditionis custodes sull’uso della liturgia romana anteriore alla riforma del 1970, con il quale riformò il motu proprio Summorum Pontificum che Benedetto XVI aveva promulgato il 7 luglio 2007. Nella lettera di accompagnamento, papa Bergoglio rivelò di aver fatto inviare nel 2020 dalla congregazione per la Dottrina della fede un Questionario a tutti i vescovi riguardante l’applicazione delle disposizioni di papa Ratzinger e affermò che «le risposte pervenute hanno rivelato una situazione che mi addolora e mi preoccupa, confermandomi nella necessità di intervenire». Fino a oggi i dettagli sulla consultazione non erano mai stati rivelati. In questo libro si svela finalmente la verità: i risultati erano completamente opposti a quanto affermato da Francesco.
Formato cm. 24x33,5 con fogli staccabili settimanali.
Formato cm. 8x14, rilegata a filo refe, copertina plastificata, stampa a due colori. 128 pagine con tutte le caratteristiche del calendario liturgico riprodotto sulla facciata di sinistra mentre la destra è riservata alle annotazioni giornaliere. Contiene anche rubrica telefonica e calendario.
Formato cm. 28x20 con 56 fogli settimanali (dalla 1° settimana d’Avvento).
Stampata in due colori, aperta espone la settimana completa. Sono indicati i colori liturgici giornalieri. E'dotata di ampia rubrica telefonica. Utile per catechisti e coadiutori pastorali.
Il calendario da muro 2026 è dedicato a Gesù e alla Vergine Maria e propone la consacrazione come strumento efficace per vivere in loro compagnia con profondità e gioia.
Unisce estetica e funzionalità per accompagnarvi giorno dopo giorno. Ogni mese presenta una galleria di immagini artistiche che portano un tocco originale e suggestivo alle pareti di casa, dell’ufficio o di qualsiasi attività commerciale. Caratterizzato da una grafica moderna, semplice e pulita, questo calendario è tanto elegante quanto pratico. I numeri grandi e ben leggibili permettono di segnare facilmente appuntamenti giornalieri, pianificare impegni, turni, scadenze, compleanni, anniversari e ferie in modo ordinato e preciso.
Nell’era digitale, il calendario da muro 2026 continua a essere uno strumento indispensabile per una gestione efficace del tempo, aggiungendo al contempo un elemento decorativo alle vostre pareti.
Il 4 dicembre 1963 veniva approvata la costituzione del concilio Vaticano II sulla liturgia, Sacrosanctum concilium, avviando una riforma a lungo attesa e desiderata. Il documento, la cui preparazione aveva giovato dei decenni di attività del movimento liturgico e della timida azione di riforma intrapresa durante il pontificato di Pio XII, apriva infatti la strada a una nuova stagione di rinnovamento liturgico. Dell’inizio di questa stagione – durante la quale la vivacità della prassi celebrativa delle comunità accompagnava l’entusiasmo per il concilio ancora in corso e, allo stesso tempo, preoccupava la Santa Sede per le implicazioni che ciò avrebbe potuto avere nella prima ricezione del Vaticano II – ancora molto rimane da portare alla luce. Il volume, quindi, accompagna chi legge attraverso quella ingarbugliata successione di eventi che hanno condotto nel 1964 all’istituzione del Consilium per l’applicazione della costituzione sulla liturgia e, nell’arco di cinque anni, alla raccolta dei primi frutti della riforma ma anche, nel 1969, alla soppressione di quello stesso organismo, nel quadro di un’inversione di tendenza del pontificato di Paolo VI che lasciava presagire i tentativi di normalizzazione che ne sarebbero scaturiti. La liturgia, così, divenne il banco di prova del postconcilio e, nella sua ritrovata centralità, contribuì a delineare il futuro del Vaticano II.
Massimiliano Proietti ha conseguito il dottorato di ricerca presso l’Alta scuola europea per le scienze religiose Giuseppe Alberigo. Studioso del cristianesimo e in particolare della liturgia attraverso le diverse epoche storiche e fino alla contemporaneità, ha pubblicato su questo tema diversi articoli e contributi. Attualmente, svolge la sua attività di ricerca presso la Fondazione per le scienze religiose di Bologna e l’Università di Modena e Reggio Emilia.