
Che valore ha per noi contemporanei, per le nostre società laiche e consumistiche, il concetto teologico di "Trinità"? Rispondere a questo interrogativo vuol dire, per Teresa Forcades, affrontare il tema del Dio uno e trino, dell'unità nella diversità, intrecciando la riflessione teologica a quella filosofica, per arrivare a considerare le sue ripercussioni sociopolitiche. Confrontandosi e dialogando con il pensiero di Gisbert Greshake e Ioannis Zizioulas, Forcades ci invita a considerare l'unità della Trinità in termini di relazione, fondata sulla categoria della gratuità. Ed è così che, in modo sorprendente, la "pericoresi" fra il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo diventa uno sprone ad allargare l'orizzonte, suggerendo una nuova idea di comunità, in cui vedere la crescita personale come parallela a quella del bene comune.
«Il libro propone una "cristologia della venuta di Cristo", in chiave trinitaria e storico-salvifica. Contemplando Cristo che viene nel mondo, l'autore predilige una cristologia espressiva, pneumatologica e filiale, che mette in risalto l'unità teandrica di Gesù di Nazaret, l'uomo nel quale, "quando venne la pienezza del tempo" (Gal 4,4), il Figlio è stato generato, il Verbo si è espresso, l'Immagine si è impressa, in una kenosi concepita come pienezza che si "effonde". Essa induce una soteriologia della partecipazione filiale alla vita intratrinitaria, alla quale viene ordinata la salvezza dal peccato, dove emerge la fecondità di un inclusivismo cristocentrico trinitario, radicato nella logica biblica dell'elezione e dell'alleanza delle libertà» (dalla Presentazione di L. F. Ladaria).
Un compendio sullo Spirito Santo, sui suoi doni e frutti, sulla sua azione sacramentale e carismatica nella storia, nella vita della Chiesa e di ciascuno di noi. Per i più maturi è una "coscientizzazione" straordinaria. Per i neofiti, un'introduzione completa e biblicamente fondata alla Terza Persona della Trinità.
A partire dal volume conclusivo della celebre Trilogia di von Balthasar – l’unico interamente dedicato allo Spirito Santo – e da un’indagine sulla prima stagione della sua produzione teologica, il presente studio fa progressivamente emergere l’originale pneumatologia che attraversa l’intera opera del teologo svizzero. Nella corrispondenza tra la sua singolare identità personale e la sua incidenza decisiva nella forma peculiare della vita cristiana e del sapere della fede, il «Terzo» della Trinità risulta occupare un ruolo strategico nella stessa configurazione teorica e metodologica della teologia balthasariana.
Virgilio Sottana è presbitero della diocesi di Treviso. Dopo la licenza in teologia sistematica presso la Facoltà teologica di Milano, ha conseguito il dottorato in teologia e il diploma in studi interreligiosi presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. Insegna teologia trinitaria e teologia delle religioni presso lo Studio Teologico Interdiocesano di Treviso e Vittorio Veneto e l’ISSR “Giovanni Paolo I” per il Veneto orientale.
Ciò che Antonietta fa attraverso queste pagine non è un excursus teologico dall'antichità all'oggi, sono riflessioni che rimangono nell'ambito dell'esperienza esistenziale. Sono alla fine il tentativo di dire qualcosa a partire dalla esperienza dell'autrice e dal desiderio di vedere come questo Mistero ci coinvolge. Il libro ha una struttura circolare, dove i temi e i concetti vanno e vengono. Questa struttura imita il movimento trinitario ma anche la vita, nonostante il suo disordinato muoversi. Nella frammentazione della vita questo testo ci aiuta ad addentrarci in quel Mistero che è Uno e Trino, ma indivisibile.
Come entrare nel mistero della Trinità? In che modo questo cuore imperscrutabile della fede cristiana può illuminare l'esistenza di ogni persona? Come, infine, il mistero che è Dio può fare luce sull'enigma dell'essere umano? Emmanuel Durand, uno dei teologi contemporanei che hanno dato nuova ispirazione agli studi trinitari, ci offre qui la sua opera più rigorosa e pedagogicamente chiara per quanti vogliono accostarsi al Mistero che è il Dio di Gesù. Fra le grandi questioni che il domenicano francese affronta in modo semplice e preciso vi sono l'ambiguità di molte rappresentazioni della Trinità e il rapporto delicato fra il Dio dei cristiani e il Dio unico del giudaismo. Ma egli si dedica soprattutto alle implicazioni concrete della fede trinitaria - le sue "ricadute" etiche e politiche, potremmo dire - su quella comunità che è la chiesa, sulla nostra concezione (e la nostra pratica) dell'amore umano, sul nostro rapporto con l'altro e su altre dimensioni-chiave della vita. La Trinità cristiana, "sminuzzata" nelle sue risonanze più ampie e più attuali.
Chi è Raimon Panikkar? Qual è stato il genio e la versatilità del pensiero e del suo successo teologico e letterario? La propensione aperta e mai conclusa verso la pienezza e l'integrazione, lo rende interprete suggestivo ed originale della nuova epoca post-razionalista e tecnocratica. L'intuizione qui presentata della visione «cosmoteandrica» della realtà - Dio-Uomo-Mondo - è il compimento e la luce inscritta della tradizionale cristologia storica mediterranea e del cristianesimo occidentale.
«Siamo davanti al mistero dell'Uni-trino: un solo Dio in tre persone uguali nell'essere, distinte nella e per la relazione reciproca e siamo immersi nel mistero umano plurale, vario, fatto di differenti popoli, stili, culture. Unità e diversità sono in Dio e nel genere umano: l'unità di Dio è data dalla ineffabile pericoresi trinitaria, ed essendo una tale unità costitutiva dell'essere di Dio, parlare dell'unità nel contesto umano significa riconoscere e rilevare i caratteri trinitari dell'umano non come attributi esteriori, ma connaturali, altrettanto costitutivi. L'unità e la trinità di e in Dio non possono essere trascurate né separate, così come nell'umano l'essere uno e plurale. Mi propongo di indagare l'argomento e di restituire la forma di unità del Dio trinitario e come questa, facendo da specchio al genere umano, può essere percepita, accolta e vissuta.» (dall'Introduzione)
Invocare Dio col nome «Padre» non significa proiettare sul mistero assoluto la nostra esperienza della paternità. Si tratta piuttosto del nome con cui Dio si presenta a noi, dicendo di sé e stabilendo una relazione che inscrive nella storia una presenza che accompagna e sostiene. È questo funzionamento del nome divino ciò che emerge con forza dalla testimonianza biblica e culmina nella vicenda di Gesù, il Figlio amato che Dio Padre ha resuscitato per la potenza dello Spirito. Lo stesso Spirito che grida in noi «Abbà, Padre», attestando la nostra identità di figli. Ma il nome del Padre identifica anche una relazione che appartiene da sempre all'essere divino: Dio è Colui che genera il Figlio in un atto di comunicazione di sé totale ed eterno. La portata di questa rivelazione emerge dalla tradizione teologica della Chiesa e viene indagata in dialogo con le attuali istanze della cultura.
Il presente libro scritto dall’Archimandrita Vissarion Kouotsis, dal titolo La Triadologia nella Tradizione Orientale e in Bessarione di Nicea, approfondisce il dogma del Dio trinitario. Il Signore Dio, nella Sua grande Misericordia e per il suo grande Amore per gli uomini, si è rivelato pienamente nel suo Figlio Unigenito Gesù Cristo, il quale, incarnatosi nella Vergine Maria, è nato piccolo e povero nella Città Santa di Betlemme. Nella Città Santa di Gerusalemmte è morto e risorto, affinché, attraverso la nostra fede in Lui, vero Dio e vero uomo, possiamo convertirci e trarne il beneficio del perdono dei nostri peccati, per risorgere assieme a Lui, uniti alla sua divinità, attraverso l’effusione dello Spirito Santo.
Nei primi secoli della Chiesa i Santi Padri, successori dei Santi Apostoli, dovettero affrontare numerose eresie, difficotà ed a volte persecuzioni, per preservare integra ed inalterata la fede Cristiana, in un’epoca in cui false dottrine alteravano le verità rivelate e mettevano in pericolo la salvezza dell’uomo.
L’autore nel presente libro, partendo dalla Sacra Scrittura, dagli scritti dell’Antico e del Nuovo Testamento, esamina a livello biblico le verità rivelate sul mistero trinitario. Basandosi sui testi dei Padri Greci della Chiesa, pilastri ineccepibili della nostra fede, ci presenta il mistero inscrutabile del Dio Uno e Trino, ed analizza le formule di Professionedi Fede redatte Concili Ecumenici della Chiesa dei primi secoli.
Come rimedio al famigerato Scisma del 1054 che divise l’Una, Santa, Cattolica ed Apostolica Chiesa di Cristo, rammenta il tentativo fatto al Concilio di Firenze-Ferrara per la riunificazione della Chiesa, Corpo Mistico di Cristo. In tale contesto, nel tentativo di risolvere le questioni teologiche e dogmatiche che si erano create dopo il primo millennio tra la Chiesa d’Occidente e la Chiesa d’Oriente, spicca in maniera indiscussa l’Arcivescovo Bessarione di Nicea, rappresentante della Chiesa Greca al Concilio del 1439, il quale contribuì incisivamente alla risoluzione della problematica dell’aggiunta del Filioque al Credo Niceo-Costantinopolitano.
In Appendice al libro sono pubblicati i testi di due conferenze inerenti alla teologia e spiritualità greco-bizantina della quale è portavoce l’autore, sacerdote dell’Esarcato Greco Cattolico di Grecia.
Possa questo libro aiutare i lettori ad invocare lo Spirito Santo affinché li aiuti a comprendere meglio la nostra fede cristiana, a rallegrarsi di ciò che Dio Uno e Trino ha fatto attraverso l’Incarnazione del suo Figlio Gesù Cristo, le sue sofferenze, morte e resurrezione e il dono del suo Spirito Santo, e a partecipare alla sua vita divina… Che meraviglia!
+ Joseph-Jules Zerey
Arcivescovo titolare di Damiata dei Greco-Melchiti
AusiliareEmerito del Patriarcato di Antiochia dei Gerco-Melchiti per Gerusalemme
Senza lo Spirito Santo «Dio è lontano, il Cristo rimane nel passato, il Vangelo è una lettera morta, la chiesa una semplice organizzazione, l'autorità è un dominio, la missione è propaganda, il culto un'evocazione e l'agire cristiano una morale di schiavi» (Ignazio Hazim). Il volume riporta gli atti del XXVIII Corso di Aggiornamento per professori di teologia, a Roma dal 27 al 29 dicembre 2017. Il percorso proposto in questo volume, parte da due momenti di inquadramento storico e sistematico, cui seguono alcuni affondi positivi sul dato biblico e patristico e sintesi sistematiche, per chiudersi quasi naturalmente con una digressione nell'esperienza spirituale. Così, i contributi offerti in questo volume permettono, attraverso la loro correlazione, una comprensione ancora più aperta alla dimensione ineffabile ed escatologicamente orientata dell'azione e della persona dello Spirito Santo.