![Carta regalo Libreria Coletti](images/gift.png)
Sullo sfondo la Sardegna piena di simboli e ricordi tipica dei romanzi di Grazia Deledda. In primo piano il romanzo delle passioni elementari e comunque radicali: Olì che conosce l'amore e giovanissima si scopre tradita; Anania, il cercatore di tesori inesistenti, inconsapevolmente crudele; il figlio dei due costretto a crescere senza la prospettiva di una normale vita famigliare. I personaggi sono mossi dalle emozioni più forti e contrastanti, da odi e amori irriducibili, ed è la famiglia a rimanere travolta in questo violento turbinio, tanto da uscirne arsa, bruciata fino a rivelare, nell'ultimo residuo, tutto il suo valore.
Serena, mamma di due figlie, casalinga ultraindaffarata, chimica con il «superpotere» dell'olfatto formidabile e professionalmente coltivato nel suo ultimo lavoro da sommelier. E Corinna, sovrintendente di polizia, alta un metro e novanta e con un carattere ruvido, opposto a quello irruente e solare di Serena, ma con lei da subito in sintonia. A riunire l'irresistibile coppia è un caso che coinvolge il mondo vitivinicolo del borgo toscano di Bolgheri. È stato ritrovato il motocarro del marchese Crisante Olivieri Frangipane, patriarca di una antichissima famiglia di produttori di vino, scomparso anni fa in circostanze misteriose. Una sera di ottobre del 2013 il conte si allontana con il suo Ape coupé e non farà mai ritorno. Il ritrovamento del mezzo durante il drenaggio di un bacino artificiale della tenuta Tegolaia fa scattare immediatamente nuove indagini e riaccende vecchie scintille tra le due proprietà. La tenuta Tegolaia, passata dalla famiglia Colantoni ad una multinazionale olandese, era diventata bersaglio degli scherzi pungenti in perfetto stile toscanaccio del vecchio Crisante. A loro volta, attraverso il manager italiano, Walter Gori, gli olandesi si lanciavano in continue minacce di azioni legali o, peggio ancora, di azioni fisiche contro la persona. Quando all'interno della tenuta riaffiora anche il corpo del conte, alle due argute investigatrici appare chiaro che la risoluzione dell'enigma deve trovarsi all'interno di queste schermaglie. E nella memoria di Andrea Pace, ora nuovo proprietario della tenuta Tegolaia, nonché nel 2013 enologo della famiglia Olivieri Frangipane. L'umorismo, i colori, i profumi e i sapori della campagna toscana, in un intrigo giallo in cui emerge con forza la sensibilità femminile delle due protagoniste.
Il viaggio alla scoperta della Divina Commedia, per i ragazzi e per chiunque ha conservato lo sguardo di un bambino, arriva al compimento. Dopo i primi due volumi dedicati a inferno e Purgatorio, ecco il Paradiso: la cantica solitamente bollata come "astratta" e "disincarnata" si rivela invece, nella lettura che ne fanno Nembrini e Recalcati, come una progressiva scoperta di quanto può essere libera e lieta la vita vera, sulla Terra, quando è vissuta secondo il disegno che Dio aveva nel crearla. Età di lettura: da 11 anni.
Ellie ha grandi sogni da inseguire e lei è sicura che un giorno diventerà una pasticcera professionista: il fatto che sia su una sedia a rotelle di certo non le impedirà di raggiungere il suo obiettivo. Ma quando Ellie e sua madre si devono trasferire per prendersi cura del nonno, che sta lottando con l'Alzheimer, Ellie deve ricominciare tutto da capo, in una nuova città e scuola. Ma Ellie non è solo la nuova compagna di classe: è la nuova ragazza sulla sedia a rotelle, che vive nel parcheggio delle roulotte nella parte "sbagliata" della città. Sembra una sfida troppo grande per lei, finché non inizia a stringere le prime amicizie... Uno stile brillante, ricco di humour e divertimento. Una storia adatta a giovani lettori pronti a scoprire il coraggio e la sincerità di Ellie, una ragazza che dice le cose come sono! Età di lettura: da 9 anni.
Un romanzo tra fiction e verità storica ricco di avventura e colpi di scena. Federico, il giovane re di Palermo, non rinuncia alla sua libertà e agli amici con i quali ha condiviso mille imprese. Così, quando il papa gli ordina di compiere un viaggio in Terra Santa, non esita a chiedere a Mounsif, Fatima ed Ermanno di seguirlo. Ma il re ha nemici che tramano nell'ombra: la setta degli assassini, capeggiata dal Vecchio della Montagna, è sulle sue tracce. Combattenti crudeli e senza scrupoli, gli assassini sono pronti a tutto pur di vendicarsi di Federico. In questa lotta senza esclusione di colpi, il giovane re e i suoi amici potranno contare sul dono misterioso di un frate e sull'aiuto di una ragazza ebrea e di un principe mussulmano. Età di lettura: da 10 anni.
Dark Isle è una piccola isola disabitata allargo della Florida non lontana da Camino Island, rinomato ritrovo di scrittori e intellettuali. Con la sua natura selvaggia e le sue spiagge incontaminate, Dark Isle ha tutto ciò che si può desiderare per una vacanza indimenticabile. Uno spregiudicato colosso immobiliare fiuta l'affare, determinato ad appropriarsene a ogni costo e a trasformarla in un mega resort turistico con un casinò. Intorno a quel paradiso aleggiano però leggende sinistre: annegamenti, sparizioni, storie di fantasmi e riti vudù da sempre hanno scoraggiato chi avrebbe voluto avvicinarsi. Solo una persona conosce la verità: la formidabile e indomita Lovely Jackson. Ottant'anni, ultima discendente degli schiavi che quasi tre secoli prima erano riusciti a liberarsi e avevano eletto Dark Isle a loro rifugio, Lovely è nata e ha vissuto lì per quindici anni e sostiene di essere l'unica legittima proprietaria dell'isola. Riuscirà a provarlo e a fermare la speculazione edilizia onorando la memoria dei suoi antenati? Ad aiutarla saranno il noto libraio antiquario Bruce Cable con la sua amica romanziera Mercer Mann, desiderosa di scrivere un libro sulla preziosa e commovente vicenda umana di Lovely, e Steven Mahon, avvocato esperto in battaglie ambientaliste, pronto ad affiancarla in una causa che si presenta dagli esiti davvero incerti. Dopo "Il caso Fitzgerald" e "L'ultima storia", John Grisham ritorna a Camino Island con una storia avvincente toccando alcuni dei temi che gli sono più cari: il razzismo, l'ingiustizia sociale e la corruzione.
Un rapimento, svariati delitti e un assassino, forse mancino forse no. Saranno solo leggende e superstizioni ma, da quando è ricomparso il fantasma dello Zoppo, in Normandia le sciagure non si contano più. A sei anni da "Il morso della reclusa", torna Fred Vargas con uno dei personaggi capolavoro del noir, lo svagato e visionario Jean-Baptiste Adamsberg, commissario del XIII arrondissement di Parigi. Il guardacaccia Gaël Leuven era un marcantonio solido come uno scoglio bretone, ma per ucciderlo sono bastate due coltellate al torace. A Louviec lo conoscevano tutti. Compreso Josselin de Chateaubriand (forse discendente di quel Chateaubriand), il nobilastro dall'abbigliamento eccentrico che adesso è il principale sospettato. Richiamato in Normandia dal commissario locale, Adamsberg si addentra nelle numerose ramificazioni del caso. Ma pur perdendosi come di consueto in false piste e digressioni mentali, in osservazioni prive di qualunque nesso con l'indagine, c'è da scommettere che anche questa volta verrà a capo del groviglio di omicidi ed efferatezze. Grazie alle sue illuminazioni proverbiali ma anche, forse, all'energia ancestrale dei menhir.
Stupore a Roma: Papa Giovanni Battista è scappato! Mentre questa notizia mette sottosopra il Vaticano e tutto il mondo, l'autore ci conduce alla scoperta della storia di questo Papa, così semplice e vicina alle nostre stesse vite. Anche il Santo Padre, d'altronde, incontra battute d'arresto e sembra poter perdere l'equilibrio... In questa favola umoristica di grande finezza, Michel Cool ci lancia un vibrante appello alla conversione, personale ed ecclesiale, e ci invita a riscoprire l'entusiasmo e la parte di noi che deve tornare a essere "come bambini".
«L'immaginazione ha fame e ha bisogno di essere nutrita» scrive Stephen King nella postfazione di questa magnifica raccolta di dodici racconti che ci calano nei meandri più oscuri dell'esistenza, sia metaforicamente che letteralmente. Storie sul destino, la mortalità, la fortuna e le pieghe della realtà dove tutto può succedere, ricche e avvincenti come i suoi romanzi. King, da oltre mezzo secolo, un maestro della forma, scrive per provare «l'euforia di abbandonare la quotidianità» e in You Like It Darker i lettori sentiranno la medesima esaltazione. Due bastardi di talento racconta il segreto, a lungo nascosto, che lega per sempre due amici divenuti famosi. Nell'Incubo di Danny Coughlin, un'intuizione senza precedenti ribalta decine di vite, quella del protagonista in maniera più catastrofica. In Serpenti a sonagli, sequel di Cujo, un vedovo in lutto si reca in Florida in cerca di conforto e riceve invece un'eredità inaspettata. Ne I sognatori, un taciturno veterano del Vietnam risponde a un annuncio di lavoro e scopre che ci sono alcuni angoli dell'universo che è meglio lasciare inesplorati. L'Uomo delle Risposte si chiede se la preveggenza sia una fortuna o meno e ci ricorda che una vita segnata da una tragedia insopportabile può ancora essere salvata. Dal leggendario Maestro della narrativa, una straordinaria raccolta di racconti iconici, che ci conferma la sua capacità insuperabile di sorprendere, stupire e portare terrore e conforto insieme. Preparatevi a fare un salto nel buio.
I protagonisti di questo libro sono come sei personaggi «in cerca d'autore» sul palcoscenico della Storia. Sono i Tre Re sapienti venuti da lontano e giunti a Betlemme seguendo una stella. E sono i due Ladroni, crocefissi alla sinistra e alla destra di Gesù, ultimi a parlargli. E c'è un quarto re fantasma, che si fa chiamare Prete e manda al mondo una Lettera gentile e minacciosa: sulle sue terre sconfinate nessuno ha più potere di lui. Sono le figure fuggevoli di una condizione umana che supera i limiti temporali degli eventi e celebra gli atti del Bene o le stirpi di Caino. Il viaggio sulle loro tracce va al di là del Mediterraneo, attraversa popoli e paesi verso la Terrasanta, dall'Eura¬sia all'Africa e al Medio ed Estremo Oriente, mentre le voci, le tradizioni orali e i racconti popolari descrivono un mutevole universo. Ebraismo, Cristianesimo e Islam misurano l'immenso orizzonte di deserti, regioni e distanze mai percorse prima. Questo brulicare di presenze, comunità, linguaggi e abitudini perenni trasmette emozioni che giungono fino ai tempi nostri. Dalla Galilea di Erode e Ponzio Pilato si arriva all'Europa di Goethe, Kafka, Pirandello e Beckett, fino alle strade di Mosca raccontate da Bulgakov. E sempre la domanda ritorna: è bastata la nascita del bambino di Betlemme a cambiare il mondo? Occidente e Oriente se lo chiedono ancora. E se lo chiede la letteratura fra Vangeli, antichi testi, Apocrifi, opere medievali e Libro dei Tre Re, qui tradotto integralmente. Le genti di perdute città, i nomadi delle steppe dell'Asia centrale mandano notizie di sconosciute realtà fra paure, speranze e misteri. Così, ogni anno, i Tre Re si mettono in viaggio per il più antico pellegrinaggio del tempo nuovo. Ogni anno la Lettera del Prete re provoca e ammalia i nemici e, ogni anno, i due Ladroni, crocefissi con Gesù, muoiono insieme a lui, ripetendo il dramma della sofferenza umana o l'ansia incessante per la salvezza. I sei personaggi mettono in discussione i temi del Bene e del Male. Sono attori sempre in scena: la loro storia sta fissata in una realtà che ancora oggi, più di duemila anni dopo, riguarda tutti.
Sulla Torre non si è niente, se non parte del vuoto che la circonda. È per questo che Vanda decide di allontanare sua figlia Ginevra dal palazzone in cui vivono, ventidue piani di cemento all'estrema periferia di Roma, e iscriverla al liceo in un quartiere benestante della città, dove potrà mescolarsi ai figli della gente che conta. Per Ginevra infatti - Vanda ne è certa - una speranza di riscatto c'è: a quattordici anni il suo corpo è esploso di una bellezza inaspettata, che la rende diversa dagli altri abitanti della Torre. Sembra fatto apposta per conquistare qualunque cosa lei desideri, parla di una vita migliore, forse addirittura di felicità. Ginevra, più consapevole di Vanda della propria ineludibile diversità rispetto ai nuovi compagni di scuola, si trova così catapultata in un mondo sconosciuto. Stringe amicizia con Camilla, una bambina cresciuta, iper-protetta dal padre Claudio cui la lega un amore morboso, e in perenne guerra fredda con la madre Eleonora. Se Camilla combatte con il proprio senso di inadeguatezza nei confronti di tutti - il ragazzo di cui è invaghita, le sue coetanee, ma soprattutto se stessa - Ginevra vuole essere libera, dalla Torre, da una vita già segnata, ma anche da Vanda e dal suo amore colloso. Per farlo ha bisogno di soldi, e la gente che si ritrova a frequentare, di soldi, ne ha tanti. Ginevra, Vanda, Camilla, Claudio, Eleonora: nello sforzo disperato di contrastare l'inerzia che li ingabbia, ciascuno cercherà di districarsi tra i fili della propria storia, trovandosi a compiere scelte complicate, le cui conseguenze, spesso, non sono in grado di intravedere. "Il mondo che da qualche parte esiste" è un debutto vividissimo, che racconta dell'amore di due madri per le loro figlie, di corpi che crescono e altri che invecchiano, di differenze di classi e destini comuni, di scelte rimpiante e sogni di riscatto, ma anche del potere segreto che ha il luogo in cui nasciamo di determinare - o restringere - i confini dei nostri talenti.
«Quando desideri tanto qualcosa, fai come il colibrì: non aver paura di cadere. Anzi, impara a farlo a tutta velocità, per poi risalire.» Questa volta, però, a Teo sembra impossibile risalire: è stato bocciato in seconda liceo, ma soprattutto ha fatto qualcosa di davvero sbagliato, e ora dovrà scontare un'estate di lavori socialmente utili. Sa che è una punizione giusta, eppure c'è qualcosa dentro di lui che non riesce a tenere a bada. Teo la chiama la Cosa proprio perché non è in grado di darle un nome: sa solo che è un nemico troppo forte e di cui non ha il coraggio di parlare a nessuno. Di certo non ai suoi genitori, distanti anni luce, ma nemmeno a Peach, la sua migliore amica, l'unica che sa leggere i suoi silenzi e aggiustare con la musica i suoi giorni storti. Tutto cambia quando su una panchina incontra un signore anziano che dice di essere un ex professore di nome Francesco Bove. Giorno dopo giorno, il professore lo porta nei posti più disparati e gli parla di miti greci e filosofi con parole che Teo non ha mai sentito: parole che lo spronano a non arrendersi, a porsi le domande giuste, perché capisca che non è solo, che tutti siamo in cerca di una ragione di vita, di un dono che ci renda speciali. Solo che, per capire cosa sia, l'unico modo è non smettere mai di tentare, fallire e riprovare, coltivare l'arte dell'imperfezione per tirare fuori il capolavoro che vive dentro di noi. Anche a costo di scoprire verità che ci fanno paura, come la fine di una misteriosa ragazza di cui nessuno sa più nulla e la cui storia sembra voler dire qualcosa a Teo. L'autore è tornato con uno dei suoi personaggi più amati di sempre: il professor Bove di "Eppure cadiamo felici". Un romanzo sulle paure che ci impediscono di essere felici: paure che non vanno allontanate, ma ascoltate. Perché a volte bisogna attraversare il buio per scoprire la meraviglia di uno spiraglio di luce.