Il mondo attende la tua luce. Sei chiamata a splendere, perché tu sei unica. Francesco
Sei l’armonia, sei la poesia, sei la bellezza. Se vogliamo tessere di umanità le trame dei nostri giorni, non possiamo che ripartire da te. Il tuo “genio” può dare un apporto decisivo nella vita pubblica e ha un ruolo imprescindibile nell’ambito famigliare. È indubbio che si debba fare molto di più in tuo favore. È importante che la tua voce sia più ascoltata, che abbia sempre più peso. È necessario che la tua autorevolezza sia riconosciuta. Dobbiamo imparare dallo sguardo con cui ti ha guardato Gesù. Dobbiamo imparare dalla Sua considerazione, che indica attraverso di te una strada che porta lontano. Non ne abbiamo percorso che un pezzetto, finora. Non abbiamo ancora scoperto fino in fondo le cose che tu sai vedere con altri occhi. So che il tuo cuore è più paziente, più creativo. So che sei peculiare sensibilità e tenerezza. So che sei coraggiosa, più degli uomini, e infatti lì, ai piedi della croce, loro scappano, ma tu no, tu resti. So che sei forza autentica, che sei riserva dell’umanità tutta. So che, qualsiasi sia il tuo nome, la tua età, la tua condizione, tu, sposa, amata, madre, sorella, amica, sei unica.
Sei unica è uno straordinario inno alla centralità della donna e al suo fondamentale contributo nella costruzione di un mondo di prosperità, di vero progresso, di pace. Nelle sue pagine le parole del pontefice – insieme a quelle di molte scrittrici, poetesse, artiste da lui amate – esplorano e celebrano il ruolo insostituibile del genio femminile.
Autore
Francesco
Nato a Buenos Aires il 17 dicembre 1936, è dal 13 marzo 2013 vescovo di Roma e il 266° papa della Chiesa cattolica. Il 13 marzo 2015 ha impresso una svolta al pontificato indicendo L’Anno Santo della Misericordia. Per l’occasione ha dato alle stampe il bestseller internazionale Il nome di Dio è Misericordia , pubblicato in oltre 100 Paesi e tradotto in 32 lingue. Il 3 ottobre del 2020 ha firmato sulla tomba di San Francesco, ad Assisi, l’enciclica sociale Fratelli tutti , la terza del suo pontificato.
Quanto c'è di vero a proposito della convivenza apparentemente «tesa» tra i due Papi di cui tanto si è parlato negli ultimi anni? Dove finisce la realtà e dove comincia il mito nella ricostruzione di una vicenda storica senza precedenti, che ha suscitato e continua a suscitare giudizi contrastanti? Per chiarire che cosa è avvenuto dietro le mura vaticane in un decennio decisivo per il futuro della Chiesa cattolica, sostiene Javier Martínez-Brocal, non si è tenuto conto del punto di vista di un personaggio principale, l'unico in grado di fare luce sul tema dall'interno: papa Francesco. Intenzionato a consegnare al lettore la versione di Bergoglio, il vaticanista di lungo corso lo ha incontrato varie volte tra l'estate del 2023 e l'inizio del 2024, e insieme hanno ripercorso le tappe fondamentali dei due pontificati, tra cui la rinuncia di Benedetto, i momenti più intimi e dolorosi, le cerimonie più significative. Bergoglio non si sottrae, al contrario incoraggia gli interrogativi del giornalista, che sempre lo incalza attingendo al confronto tra la biografia di Benedetto e quella di Francesco, a quanto avevano detto l'uno dell'altro prima e dopo essere divenuti successori di Pietro, a cronache e interviste, alla ricerca dei punti di contatto e delle differenze. Il risultato è un dialogo vivace e mai scontato che, al riparo dalle semplificazioni e dal sensazionalismo dei titoli della stampa, permette al Papa di aprirsi e raccontare per la prima volta la verità sul suo rapporto con Benedetto XVI. Ricca di rivelazioni e di riflessioni, questa straordinaria testimonianza in presa diretta è profondamente toccante per le esperienze umane e spirituali su cui getta nuova luce.
L'immagine dell'àncora è suggestiva per comprendere la stabilità e la sicurezza che, in mezzo alle acque agitate della vita, possediamo se ci affidiamo al Signore Gesù.
Le tempeste non potranno mai avere la meglio, perché siamo ancorati alla speranza della grazia, capace di farci vivere in Cristo superando il peccato, la paura e la morte. Questa speranza, ben più grande delle soddisfazioni di ogni giorno e dei miglioramenti delle condizioni di vita, ci trasporta al di là delle prove e ci esorta a camminare senza perdere di vista la grandezza della meta alla quale siamo chiamati, il Cielo.
LLa Bolla è un documento ufficiale con il sigillo del Papa che, oltre a indicare le date di apertura e chiusura dell'Anno Santo, e le sue modalità di svolgimento, rende noti i temi del Giubileo e i termini in cui viene indetto dal Pontefice. Per questo anno giubilare ordinario il tema scelto è «Pellegrini di Speranza». "Spes non confundit", oltre a indicare gli elementi più tecnici (date e modalità di svolgimento del Giubileo) offre una meravigliosa riflessione sulla speranza cristiana toccando corde che arrivano dritte al cuore: una parola di speranza, una cammino di speranza, segni di speranza e ancorati alla speranza. Un testo capace di parlare, ora e sempre, a coloro che desiderano essere uomini e donne di speranza.
«Spes non confundit», «la speranza non delude» (Rm 5,5). Nel segno della speranza l'apostolo Paolo infonde coraggio alla comunità cristiana di Roma. La speranza è anche il messaggio centrale del prossimo Giubileo, che secondo antica tradizione il Papa indice ogni venticinque anni. Il prossimo Giubileo, dunque, sarà un Anno Santo caratterizzato dalla speranza che non tramonta, quella in Dio. Un Anno Santo durante il quale ritrovare la fiducia necessaria, nella Chiesa come nella società, nelle relazioni interpersonali, nei rapporti internazionali, nella promozione della dignità di ogni persona e nel rispetto del creato. Lasciamoci fin d'ora attrarre dalla speranza e permettiamo che attraverso di noi diventi contagiosa per quanti la desiderano.
L'Anno Santo 2025 "orienterà il cammino verso un’altra ricorrenza fondamentale per tutti i cristiani: nel 2033, infatti, si celebreranno i duemila anni della Redenzione compiuta attraverso la passione, morte e risurrezione del Signore Gesù". Lo scrive il Papa, nella Bolla di indizione Spes non confundit. Il Papa aggiunge inoltre: "stabilisco che la Porta Santa della Basilica di San Pietro in Vaticano sia aperta il 24 dicembre del presente anno 2024, dando così inizio al Giubileo Ordinario." Il Giubileo Ordinario terminerà con la chiusura della Porta Santa della Basilica di San Pietro in Vaticano il 6 gennaio 2026, Epifania del Signore.
Il Giubileo ha sempre rappresentato nella vita della Chiesa un evento di grande rilevanza spirituale, ecclesiale e sociale. «Possa il Giubileo essere per tutti occasione di rianimare la speranza»: questa espressione potrebbe racchiudere tutta la ricchezza della Lettera che Papa Francesco ha scritto per indire il Giubileo Ordinario del 2025. «Per tutti, possa essere un momento di incontro vivo e personale con il Signore Gesù, "porta" di salvezza; con Lui, che la Chiesa ha la missione di annunciare sempre, ovunque e a tutti quale "nostra speranza"». Il Giubileo, quindi, si apre alla luce dell'incontro con la "Speranza che non delude" perché offre la certezza della vicinanza e presenza del Signore. Ogni venticinque anni viene proclamata una speciale espressione del perdono di Dio che la Chiesa fin dal 1300 ha chiamato "indulgenza". L'esperienza del perdono che l'indulgenza offre merita di essere ben articolata e compresa per evitare di equivocare l'intero messaggio giubilare. Insieme all'indulgenza, il giubileo si è caratterizzato sempre per il pellegrinaggio alla tomba degli apostoli e alla Porta Santa. Anche questa dimensione è fortemente ripresa dalla Bolla da cui emerge il valore simbolico del pellegrinaggio.
"No hay que olvidar la lección más importante: podemos releer la historia de nuestra vida para hacer memoria y poder transmitir algo a quien nos escucha. Pero para aprender a vivir, todos tenemos que aprender a amar". Francisco
El papa Francisco cuenta por primera vez la historia de su vida a través de los acontecimientos que han marcado a la humanidad en los últimos ochenta años. Unas vivencias inéditas en las que comparte los orígenes de las audaces ideas que han sido testigo de su pontificado: Desde sus valientes declaraciones contra la pobreza, su preocupación por la destrucción del medioambiente hasta la exhortación directa a los líderes mundiales en temas como la lucha contra las desigualdades o la carrera armamentística.
Jorge Mario Bergoglio acompaña al lector en un viaje extraordinario que comienza con el estallido de la Segunda Guerra Mundial en 1939 ?cuando el futuro pontífice tenía casi tres años? hasta nuestros días. En sus páginas la voz del papa se alterna con la de un narrador que en cada capítulo reconstruye el escenario histórico en el que se enmarca.
En palabras del pontífice: "Vida ve la luz para que, sobre todo los más jóvenes, puedan escuchar la voz de un anciano y reflexionar sobre lo que ha vivido nuestro planeta, para no repetir los errores del pasado. Pensemos, por ejemplo, en las guerras que azotaron y que azotan el mundo. ¡Pensemos en los genocidios, en las persecuciones, en el odio entre hermanos y hermanas de diferentes religiones! ¡Cuánto dolor! Al llegar a cierta edad es importante, incluso para nosotros mismos, volver a abrir el libro de los recuerdos y hacer memoria, para aprender mirando atrás en el tiempo, para encontrar lo que no es bueno, aquello tóxico que hemos vivido junto a los pecados cometidos, pero también para revivir lo bueno que Dios nos ha enviado. Es un ejercicio de descernimiento que deberíamos hacer todos, ¡antes de que sea demasiado tarde!".
Il presente volume contiene il testo della Bolla di indizione del Giubileo Ordinario dell’Anno 2025.
Il tradizionale rito della Via Crucis al Colosseo nelle meditazioni scritte per la prima volta da Papa Francesco. Il Pontefice nelle quattordici stazioni sviluppa un colloquio intimo con Cristo, fatto di riflessioni, interrogativi, introspezioni, confessioni, invocazioni.