Ordinario di Relazioni internazionali presso la Facoltà di Scienze politiche di Catania, Fulvio Attinà analizza la politica internazionale contemporanea alla luce delle conoscenze più aggiornate della scienza politica. Affronta inoltre i problemi - dalla sicurezza alla democrazia, dai movimenti migratori alla salute alle epidemie - sui quali governi, movimenti organizzati, multinazionali e organizzazioni economiche si confrontano e si scontrano nelle istituzioni del governo del sistema politico globale. Il volume è qui presentato in una nuova edizione.
Sul testo di Luciano Gallino, ordinario di Sociologia all'Università di Torino, sono state spese parole di elogio da critici autorevoli. "Tra gli euforici del modello globale, gli avversari e gli attendisti, Gallino con una visione calma e razionale sceglie una quarta via, quella di sottrarre la globalizzazione agli automatismi della tecnologia e dei mercati finanziari." (Lucio Villari, La Repubblica). "Per Gallino il mercato non è un idolo, ma un'istituzione sociale che può e deve essere orientata al perseguimento di scopi non soltanto economici." (Antonio Calabrò, Il Sole 24 Ore).
Questo libro racconta il ruolo dell'Islam nell'immaginario europeo, i fraintendimenti, le menzogne, le mistificazioni, gli errori, le calunnie. Dal Maometto "cristiano eretico" all'Islam "religione diabolica", dal "feroce Saladino" al Turco "nemico della croce", i rapporti e gli scambi tra Europa e Islam - che furono molti, intensi, fecondi, amichevoli - si configurano come quasi sempre vissuti e pensati alla luce di un pregiudizio duro a morire. Tanto che, alla fine del Novecento, è riemerso quasi intatto dopo circa due secoli di apparente oblio.
Al suo culmine l'impero romano annoverava innumerevoli culture, lingue, climi e regimi alimentari; comprendeva tribù nomadi e agricoltori stanziali, popolazioni primitive e culture raffinate, briganti e filosofi neoplatonici. Come era governato? Quali erano le forze di coesione che lo tenevano insieme? Quale fu il risultato del confronto tra le istituzioni di Roma e quelle locali, tra usanze e valori così differenti da provincia a provincia? In che modo la società e la cultura della stessa capitale imperiale riuscirono a convivere con le influenze straniere, in particolare greche e orientali?
Ordinario di Storia del diritto medievale e moderno presso la facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Firenze, Paolo Grossi introduce il lettore ai segreti del diritto occidentale. Il diritto, prima ancora che tecnica, è un'esperienza culturale, un modo insostituibile di leggere e organizzare la società. La limitazione del potere e della violenza, il rapporto con le cose, le relazione tra soggetti e gruppi sociali sono stati possibili essenzialmente in virtù della mediazione giuridica. Essa oppone all'arbitrio le regole, al conflitto un ordine concreto.
Il XXI secolo è già segnato dal trauma del terrorismo. Che cosa si nasconde dietro al fondamentalismo che lo alimenta e riproduce? Una reazione all'illuminismo e alla modernità, due capisaldi della filosofia occidentale, oppure una crisi autoimmune della società globalizzata? Habermas e Derrida, entrambi a New York e incalzati da Giovanna Borradori, si ritrovano a dialogare per la prima volta sull'essenza del terrorismo, la crociata americana e l'enigma dell'Europa.
Professore di Estetica all'Università di Roma la Sapienza, Giuseppe Di Giacomo è autore di saggi su Wittgenstein, Lukacs, sul romanzo, sul rapporto tra estetica e letteratura e tra estetica e arti figurative. In questo volume analizza la figura di Paul Klee. Nell'opera di uno dei più grandi artisti e teorici del Novecento, riflessione sull'arte e produzione artistica sono strettamente connesse. A differenza della pittura naturalistica volta al visibile, la ricerca di Klee è fondata sui puri mezzi pittorici - linee e colori - e incentrata a "rendere visibile" ciò che il visibile stesso occulta, la sua preistoria.
"Ci vuole la straordinaria competenza e immaginazione di uno studioso come Anthony Grafton per rendere giustizia alla mente vivace, al pensiero brillante, alla personalità eccezionale di Leon Battista Alberti. Nello specchio del suo ingegno multiforme, Grafton, con assoluto dominio della materia, ricostruisce tutta un'epoca di civiltà" (David Quint, Yale University).
Molte delle recenti innovazioni del sistema scolastico e formativo del nostro paese richiedono un potenziamento delle funzioni valutative e soprattutto di quanti hanno responsabilità diretta nella gestione della scuola. Il volume offre un contributo tanto alla domanda di maggiore articolazione e consolidamento dei percorsi di studio universitari, quanto all'esigenza di coloro che operano nella scuola dell'autonomia e che pertanto devono valutare processi e risultati di proprie e altrui azioni al fine di strutturare decisioni pertinenti.
Attualmente docente di Storia alla Princeton University, Peter Brown affronta nei tre saggi qui raccolti l'emergere nella tarda società romana dei poveri come classe sociale distinta, nei confronti della quale la Chiesa cristiana dichiara di sentirsi particolarmente responsabile. Attingendo a fonti greche, latine, giudaiche, l'autore descrive la condizione dei poveri in epoca precristiana e la natura delle loro relazioni con la Chiesa.