
Nel saggio vengono esposte, in modo accattivante, le più frequenti domande e risposte riguardanti Dio, Cristo e la Chiesa. Ben 33 domande, senza omettere le più difficili, risposte da 30 esperti, teologi, filosofi, pastori e catechisti, che hanno accettato la sfida di rispondere con solidi e ragionati argomenti, ma con un linguaggio semplice, accessibile anche ai non addetti ai lavori. Il filo rosso che guida il lettore fra le diverse questioni affrontate è la bellezza dell'amore salvifico di Dio, manifestato in Gesù Cristo, morto e risorto. Un amore che stimola l'adesione del cuore, decisiva per quella della mente e della vita. Il libro è rivolto a tutti coloro che sono alla ricerca del senso dell'esistenza. In modo particolare, può essere utile ai catechisti che spesso sono confrontati con domande non facili da rispondere.
Questo libro è frutto di un lavoro di raccolta di dati e studi, ancora mai ordinati in una monografia unitaria, sul Crocifisso delle Stimmate di Santa Caterina, così importante per la città di Siena, non solo perché fa parte delle poche Croci sagomate dipinte del sec. XII, ma soprattutto perché legato in modo unico alla vita della santa senese. Nella prima parte è presentato un approfondimento del legame tra questo Crocifisso e la vita della santa, dato che, proprio mentre pregava di fronte a questa immagine, Caterina ricevette nel suo corpo i segni della Passione di Cristo. La seconda parte espone l'origine e l'iconografia delle Croci dipinte con il Cristo vivo che caratterizzano il periodo medievale dei sec. XI-XIII e, in particolare, la specificità del Crocifisso delle Stimmate, ricostruendo alcune ipotesi attributive. La terza parte accoglie un contributo del maestro Giovanni Mezzalira sull'iconografia sacra della Croce. Il volume comprende anche un inserto sull'ultimo intervento di restauro del 2021.
Che senso ha ricercare l'umiltà in un mondo in cui il desiderio di performance ci invade fin da bambini e l’ambiente di lavoro ci valuta in base ai risultati?
L'aggressività e la spregiudicatezza sono valori da perseguire e la modestia un difetto di fabbrica.
Non c’è dubbio: il nostro cuore aspira alla grandezza! Chi di noi desidera l'ultimo posto?
Dobbiamo però ammettere che tutto ciò genera ansia, solitudine, rivalità e perdita del senso dell'esistenza.
Attraverso un percorso ricco di esempi e testimonianze, l'autore ci aiuta a scoprire una verità tanto profonda quanto dimenticata: l'umiltà ci permette di ritrovare la pace e la strada dell'amore vero, elevandoci fino ai vertici della vera grandezza.
Sì, perché Dio, il più grande di tutti, è al contempo il più umile.
Questo studio, quasi un esercizio ludico, ha coinvolto molti docenti che hanno aiutato l'autore nella sua ricerca. Alcuni atei, ma non per questo in disaccordo sui passaggi proposti dal libro. La speranza è che la proposta entusiasmi ed incuriosisca. L'autore parte dai cristalli di Masaru Emoto, tramite la termodinamica, per giungere a sant'Agostino, alla teologia della venuta all'esistenza e alla teologia del bene e del male. Dagli studi di Ilya Prigogine sui sistemi dissipativi si giunge alle espressioni contenute nei Vangeli sulla vita attuale e sulla vita che verrà. Il pensiero profondo dell'uomo, il Kairòs opera come in un sistema dissipativo, che può essere seguito con le leggi della termodinamica delle trasformazioni. Ciò spiegherebbe come l'uomo vivrà. È questo il messaggio di Gesù. Inoltre, si afferma che la dinamica sociale della carità è assimilabile ai catalizzatori. Gesù stesso utilizza il metodo sperimentale. Egli ci anticipa sempre, anche alla luce della meccanica quantistica, prevedendo forse l'entanglement per le opere di bene, le uniche trasferibili, in quanto informazione, struttura ordinata e non disinformazione, interruzione di struttura di bene.
Il Giubileo è una delle più straordinarie realtà dalla Chiesa Cattolica nella sua storia bimillenaria. Istituito nel 1300 al culmine del Medioevo fu il risultato di una serie di fattori, provenienti in buona parte dalla tradizione popolare, da suggestioni della spiritualità medievale, e che andarono ad innestarsi sul patrimonio religioso ereditato dall'Ebraismo. Attraverso la storia dei Giubilei e dei Papi che furono i protagonisti degli Anni Santi, è possibile ripercorrere sinteticamente la storia stessa della Chiesa. Indubbiamente tale storia venne scritta anche dai grandi santi, dagli ordini religiosi che impreziosirono l'opera della Chiesa, ma certamente il ruolo dei Papi è stato determinante, soprattutto nella Chiesa del secondo millennio dove iniziano a celebrarsi i Giubilei. Il libro ripercorre la storia di queste pietre miliari della vita della Chiesa in una prima parte che descrive ogni Anno Santo, compresi quelli straordinari, e una seconda che presenta le figure di tutti i papi che li hanno celebrati.
A cinquant'anni dalla morte di Charles Journet (1891-1975) viene pubblicato questo saggio di Samuele Pinna sul ricchissimo pensiero del cardinale svizzero. Fondatore della rivista Nova et Vetera e autore del monumentale trattato l'Église du Verbe Incarné, è tra i teologi più significativi del XX secolo. La sua ricerca teologica è stata un punto di riferimento per l'amico filosofo Jacques Maritain e per Papa Paolo VI, che gli offrì la berretta cardinalizia per averlo al Concilio Ecumenico Vaticano II. Questo libro mette in luce come la ricerca di Journet abbia attraversato diversi campi del sapere, soffermandosi in modo particolare sul tema della Chiesa, ma senza tralasciare i capitoli più importanti della materia teologica e inserendosi nei dibattiti culturali a lui coevi. Quella di Journet non è solo un'opera speculativa, ma è anche caratterizzata da un afflato mistico, secondo l'insegnamento di San Tommaso d'Aquino, di cui egli si sente discepolo: «Contemplari et comemplata aliis tradere». Queste pagine mostrano come Charles Journet abbia davvero vissuto come un mendicante di assoluto.
Il romanzo è ambientato nella abusiva periferia di Roma degli anni '70 esplosa sotto il profilo demografico e urbanistico acuendo i già noti disagi di Pasoliniana memoria della Capitale. Il piccolo protagonista immerso in vicende più grandi di lui, è spinto a cercare un conforto che va ben aldilà degli aiuti umani o pressoché inesistenti delle istituzioni. Lo sforzo dell'autore, alla prima opera narrativa pubblicata, è stato quello di rappresentare in modo più fedele possibile drammi e gioie di un bambino pur avvalendosi di nomi e circostanze inventati... ma non troppo.
Fra i diversi documenti del magistero pontificio, sono specialmente rilevanti le encicliche. Giovanni Paolo II ne ha scritte tante. Ma più ancora del numero, è l'importanza dei temi esposti ciò che colpisce. Senza rinunciare alle esigenze di un sostanziale rigore teologico, Graziano Borgonovo e Arturo Cattaneo rendono accessibile la profondità di questo straordinario magistero ad un vasto pubblico e aiutano i lettori a scoprire le ripercussioni di tali insegnamenti nella loro vita. In queste pagine non si trovano perciò semplici "riassunti" dei contenuti, ma ne vengono offerte le chiavi di lettura. Nell'introduzione viene esposta una visione complessiva degli aspetti salienti dell'insegnamento di GiovanniPaolo II dal punto di vista storico, teologico e antropologico. Le quattordici encicliche sono poi analizzate singolarmente da altrettanti specialisti. L'ordine seguito non è semplicemente quello cronologico. I temi affrontati permettono infatti di raggrupparle attorno a quattro triadi: le encicliche che si possono denominare "trinitarie" rivolgendo l'attenzione al Figlio (Redemptorhominis), al Padre (Dives in misericordia) e allo Spirito (Dominum et vivificantem); le encicliche sociali (Laboremexercens, Sollicitudo rei socialise Centesimusannus); quelle ecclesiologiche (Slavorum Apostoli, Redemptorismissio, Ut unum sint) e quelle antropologiche (Veritatis splendor, Evangelium vitae e Fides et ratio). Per ultimo sono esposte due encicliche che, per vari motivi, ben possono considerarsi specialmente "personali" di questo papa e costituiscono come un coronamento del suo variegato magistero: Ecclesia de Eucharistia e Redemptoris Mater. Prefazione di Rino Fisichella.
"Le diverse letture deformanti dell'Apocalisse non hanno reso un buon servizio al popolo cristiano, che di solito preferisce evitare di confrontarsi con questo splendido testo, che è posto come un sigillo a chiudere la Rivelazione; è in genere visto con sospetto o comunque ritenuto troppo difficile per il lettore di oggi. Il contributo di Giulio Barbieri, biblista e al tempo stesso parroco di periferia, giunge dunque quanto mai opportuno. Con semplicità e brevi osservazioni raccoglie e attualizza il succo dell'autentica tradizione ermeneutica della Chiesa, alla luce dei più recenti studi, in particolare quelli di Ugo Vanni, forse tra gli autori più qualificati sul tema. Il lettore viene condotto per mano a scoprire personalmente l'attualità della visione giovannea. Si palesa così la luce potente della Parola di Dio, in grado di dissipare le tenebre del mondo contemporaneo, attraversato da guerre, rivolgimenti e tanta disperazione; una luce in grado di riaccendere tanto le speranze dei popoli oppressi, quanto quelle personali, di ciascuno di noi, il tutto "senza aggiungere e senza togliere nulla dalle parole di questo libroprofetico" (cf. Ap 22,18-19)". (dalla prefazione di Antonio Grappone).
Diadoco di Foticea, V secolo (451-486), appartiene all'era dei grandi padri greci della Chiesa del quinto secolo, fu vescovo di Foticea, nell'antico epiro della Grecia; partecipò al Concilio di Calcedonia nel 451 e probabilmente è morto a Cartagine. È conosciuto per aver traslitterato la filosofia dualistica di Platone nella nuova filosofia, quella cristiana appunto, mantenendo la stessa terminologia platonica. In questo volume, basato sulle opere di san Diadoco di Foticea, emergono i punti salienti di tutto il suo pensiero filosofico-psicologico e mistico-teologico, soprattutto della memoria dell'eros divino. Diadoco di Foticea, da filosofo convertito alla fede cristiana, ha armonizzato le diverse correnti filosofiche dell'antico mondo greco con la nuova filosofia cristiana che può riassumersi nella memoria dell'eros divino, iniziata con i primi padri e continuata con i padri dell'impero romano bizantino. Diadoco è considerato il padre dell'esicasmo e il ponte di comunione tra teologia orientale greca e occidentale latina e successivamente con quella slava. Il suo pensiero ha alimentato la spiritualità di tanti mistici orientali greci e slavi, come Giovanni Climaco, Massimo Il Confessore, Gregorio Palamas, il pellegrino russo ma anche occidentali come Santa Teresa D'Avila, Sant'Ignazio di Loyola ed altri. Prefazione di Pierbattista Pizzaballa.