
Viviamo un tempo nel quale sembra essersi persa l’importanza di uno sguardo sui bambini attento ai loro bisogni e alla loro crescita. Si è normalmente impegnati a osservare eventi che li rendano unici nel loro essere e quindi capaci di rifornire narcisisticamente l’adulto che sta accanto: tale modo di guardare il bambino non permette chiaramente di coglierlo nel pieno della sua soggettività. Questo volume è dedicato alla comunicazione e alla relazione con il bambino per genitori, educatori e altre figure che cercano un contatto empatico con i più piccoli per intercettarne bisogni, desideri, emozioni. Un testo che propone un approccio pratico, senza trascurare tuttavia una rigorosa prospettiva scientifica, per offrire una visione integrata del bambino mettendo in comunicazione i vari aspetti della sua persona e i diversi ambienti nei quali vive. Che posto hanno le emozioni? Come posso gestire le sue crisi? Le regole sono importanti? Sta diventando grande, che fare? Domande fondamentali e urgenti per tanti genitori che, consapevoli di non poter essere perfetti e di avere a che fare con il "mestiere" più difficile, possono trovare in questo testo una bussola: ogni capitolo si apre con il racconto di una situazione che fa emergere il punto di vista della famiglia, del pediatra e della scuola, a cui segue un commento volto a mettere in luce i significati sottesi alle dinamiche descritte così da delineare le modalità di ascolto e relazione tra adulto e bambino.
La celebre versione Vulgata di San Girolamo, in uso nella Chiesa latina per circa 1500 anni, nell’edizione preparata secondo i dettami del Concilio di Trento. Un testo che vanta il maggior numero di manoscritti (30.000 circa) tra tutti i libri dell’antichità, studiato e citato da tutti i teologi occidentali del passato, elogiato dagli umanisti e usato come testo per la scuola, il primo a uscire dai torchi di Gutenberg (1455), dando inizio all’epoca della stampa. Il volume contiene tutto l’Antico Testamento, tradotto da san Girolamo, e tutto il Nuovo Testamento nella revisione geronimiana.
Tra i più apprezzati predicatori e commentatori delle pagine bibliche, padre Raniero Cantalamessa offre, in questo volume destinato a diventare una pietra miliare per l’accompagnamento e l’introduzione alla Parola che le Domeniche e le Feste liturgiche propongono ai fedeli, una vera e propria sintesi del lavoro pluriennale che egli stesso ha compiuto e raccolto dagli anni Settanta a oggi. «Ogni riflessione parte dalla convinzione» sottolinea nella sua Prefazione padre Raniero «che tutto, nella Bibbia, parla di Cristo, come spiegò egli stesso ai discepoli di Emmaus, e che è lui, come ci ha ricordato il Concilio, che ci parla ancora "dal vivo", quando ascoltiamo il suo Vangelo nella liturgia». Il presente volume si propone di offrire spunti di riflessione e applicazione a coloro che, nell’omelia domenicale, devono spiegare il Vangelo ai fedeli, ma è anche uno strumento fondamentale, quasi un viatico, per coloro che, nelle comunità cristiane, si preparano durante la settimana alla celebrazione festiva, leggendo e commentando insieme la liturgia della Parola. È una pratica, questa, che andrebbe sempre più diffusa nelle comunità religiose, ma anche nelle famiglie e nella vita di ogni singolo fedele.
Come vuole la tradizione, il vecchio zio Peppe, ferroviere in pensione e napoletano d’altri tempi, l’ultima domenica di novembre comincia a scartocciare i suoi pastori per fare "’O Presepio". Testimone della cerimonia è il nipote Gennarino, di anni undici, a cui lo zio, continuamente interrotto dagli inopportuni commenti della moglie Luisella, spiega il significato di ogni elemento del presepe. La statuina più caratteristica è il pastore della meraviglia, capace di svelare il senso profondo di questa tradizione. Così, in questo "basso" napoletano che ricorda Natale in casa Cupiello, la tradizione si compie ancora una volta, in tutta la sua magia. Senza il presepe non sarebbe Natale, e senza il pastore della meraviglia il presepe perderebbe un po’ del suo significato.
Il Natale oggi è minacciato da un falso natale, che prepotentemente ci invade, ci insidia e ci narcotizza fino al punto da non vedere più e non sentire più il richiamo del vero Natale. Come una piccolissima stella, questo volume del Cardinale Comastri vuole umilmente far luce sulla strada che conduce a Betlemme, per ritrovare il senso autentico del Natale di Gesù. Oggi la via di Betlemme è ostruita da tanti detriti d’orgoglio, di vanità, di egoismo, di indifferenza, di violenza. Per questo tante persone non riescono ad arrivare a Betlemme per far rifornimento di speranza e di pace. Bisogna ripulire la strada! Forse bisogna fare qualcosa di più: bisogna che ognuno di noi diventi la strada che conduce a Betlemme. Bisogna che ognuno di noi mandi il profumo della povertà lieta e benedetta, il profumo della semplicità senza orpelli e senza maschere, il profumo dell’ospitalità che non si apre ai personaggi ma alle persone, il profumo della gioia che non ha bisogno di sbornie ma di ebbrezza suscitata dalla sorpresa del Natale: la culla improvvisamente e inattesamente abitata dal Divino Bambino!
Che cos’è davvero il Natale? I poeti, nei secoli, hanno cercato di raccontarlo ognuno a modo suo, mettendo in versi il loro legame — a volte forte, a volte in crisi — con Dio. Questa raccolta di poesie sul presepe ci porta in un viaggio nel tempo: parte dal IV secolo, quando il cristianesimo cominciava a prendere forma, e arriva fino al Novecento, tra le due guerre mondiali, quando l’umanità si sentiva smarrita e si interrogava su Dio e sul senso della vita. Un cammino fatto di parole, immagini ed emozioni, per riscoprire il mistero e la tenerezza del Natale.
In un affresco che indaga dimensioni e nuove geometrie familiari, disponibilità economica, stato di salute e vulnerabilità psico-sociale, il CISF Family Report mette a fuoco le sfide del tempo contemporaneo: famiglie che si tengono insieme in un tempo di paure e incertezze, e che tentano di rispondere a domande fondamentali sul proprio futuro, su quello del mondo, sul senso della vita stessa.
«Pregare è pensare a Dio, amandolo», ha lasciato scritto Charles de Foucauld. L’esempio di Gesù deve ispirare anche a noi il desiderio dell’unione con il Padre celeste. Per noi la preghiera di Gesù resta un mistero, legato al mistero suo personale di Figlio di Dio fatto uomo. La sua preghiera era un inalterato faccia a faccia con il Padre. La preghiera di Gesù fu innanzitutto la preghiera di un figlio d’uomo. Nella sua anima umana e con tutta la sua anima umana egli pregò il Padre proprio e veramente come noi lo preghiamo. René Voillaume descrive in questo volume le tappe della ricerca di una preghiera autenticamente filiale che ispira e assicura la nostra presenza a Dio e ai fratelli, realizzando insieme una reale unità tra vita e preghiera.
In questo piccolo libro, Severino Dianich immagina di avere davanti a sé un uomo o una donna che non ha mai, o quasi mai, sentito parlare di Gesù, oppure un cristiano che lungo la sua vita ha perso interesse per la fede. Con un taglio narrativo di sorprendente efficacia, l’autore racconta in dodici capitoli l’avventura di quel Gesù che, con soli tre anni dedicati alla sua missione, ha cambiato l’esistenza di milioni e milioni di credenti e ha offerto al mondo una nuova speranza. In queste pagine Gesù rivive e prende carne ai nostri occhi. Chi era? In che ambiente viveva? Da chi era circondato e, soprattutto, perché fu messo a morte? Le risposte ci sono consegnate dall’autore con maestria di narratore e profondità di teologo. Il libro è arricchito da dodici disegni di un giovane artista che dà vita a una raffigurazione di Gesù immediata, moderna, fuori dagli schemi.
Nino trascorre l’ultima settimana di vacanze in campagna, a casa dei nonni. A scuotere la noia dei giorni è la notizia che una volpe sta facendo razzia nei pollai dei dintorni. Le galline del nonno sono fra le sue prime vittime. La volpe colpisce e scompare, nessuno l’ha vista o sa dove si trovi. Nino ne è affascinato, non fa che pensare a lei e si mette sulle sue tracce. Età di lettura: da 8 anni.

