
L'Autore - dopo aver documentato che l'espressione "Gesù il Nazareno" dei testi evangelici, derivata dal greco, titolo di appartenenza settaria, non ha alcuna relazione con la località denominata "Nazareth" nel III sec. d. C. analizza le tematiche trattate da Joseph Ratzinger, rilevando che consistono nell'ennesima raccolta di nozioni senza alcun fondamento storico - in quanto della storicizzazione evangelica del personaggio individuato come Yeschuah Bar-Yosef (Gesù il "Cristo" Figlio di Giuseppe) non esiste alcuna inconfutabile documentazione - e le dieci tematiche che sono formulate con l'esclusivo scopo di incentivare la "fede"e la "credenza religiosa".
Un piccolo testo su uno dei temi del Discorso della montagna. Primo di 10 volumi con i 10 temi del Discorso della montagna. Ogni volume e' diviso in due sezioni: 1) Introduzione; 2) Catechesi, commenti e omelie dei Padri e dottori della Chiesa.
Secondo di 10 volumi di questa collana, diviso in due sezioni: 1)Introduzione, 2)Catechesi, commenti e omelie dei Padri e dottori della Chiesa.
Terzo di 10 volumi di questa collana diviso in due sezion i: 1)Introduzione, 2)Catechesi, commenti e omelie dei Padri e dottori della Chiesa.
Quarto di 10 volumi di questa collana diviso in due sezion i: 1)Introduzione, 2)Catechesi, commenti e omelie dei Padri e dottori della Chiesa.
Un piccolo volume su uno dei capitoli del Cantico dei Cantici. Primo di 8 volumi, con gli 8 capitoli del Cantico dei Cantici. Ogni volume e' diviso in due sezioni: 1) Introduzione; 2) Catechesi, commenti e omelie dei Padri e dottori della Chiesa.
Secondo di 8 volumi con gli 8 capitoli del Cantico dei Cantici. Ogni volume e' diviso in due sezioni; 1)Introduzione; 2)Catechesi, commenti e omelie dei Padri e dottori della Chiesa.
Terzo di 8 volumi con gli 8 capitoli del Cantico dei cantici. Ogni volume è suddiviso in due sezioni: 1) introduzione; 2) catechesi, commenti e omelie dei Padri e dottori della Chiesa.
Quarto di 8 volumi con gli 8 capitoli del Cantico dei Cantici. Ogni volume è suddiviso in due sezioni: 1) introduzione; 2) catechesi, commenti e omelie dei Padri e dottori della Chiesa.
Fausto Gianni, nel presente volume raccoglie tutti i suoi scritti, editi ed inediti, di argomento religioso (gli ultimi quattro della breve silloge sfiorano temi di livello teologico), notevoli per il loro ardimento speculativo. Se si eccettuano quindi tali ultimi, tutti gli altri si riferiscono a episodi evangelici noti. Essi sono interpretati e arricchiti da una testimonianza immaginifica che la personale memoria storica dell'autore, ricchissima di capacità intrinseca ed effusiva, sa evocare, recuperando per il lettore il fascino dell'immediatezza scenica e la complessa valenza psicologia dei personaggi e offrendogli un autentico gioiello dalle cui facce prismatiche filtra la luce dell'eterno e del mistero che lo coinvolge a meditazione profonda, congiunta, spesso, a un interiore ineffabile appagamento.
Ponendo il Vangelo di Giovanni nel contesto del Nuovo Testamento – al cui interno il cristianesimo delle origini lo leggeva – Sloyan si concentra sul suo significato per la chiesa, anche contemporanea, e ne evidenzia la portata ecumenica.
Dalla quarta di copertina:
Gerard Sloyan offre una nuova esposizione, chiara e profonda, dei temi principali del Vangelo di Giovanni sia in riferimento alle antiche scritture d'Israele sia rispetto alla comprensione che nei secoli ne hanno avuto i cristiani, come risulta anche dai lezionari in uso nelle diverse chiese.
Sottolineando le particolarità del contesto di questo Vangelo rispetto a quello dei tre sinottici, l'Autore evidenzia inoltre la portata ecumenica del messaggio giovanneo, dimostrata in modo articolato nella trattazione di Giovanni 17.
Tenendo saldamente distinti il contesto storico di Gesù da quello del Vangelo di Giovanni nonché da quello della chiesa del ventunesimo secolo, Sloyan si concentra sull'opera del curatore finale all’interno del cristianesimo del primo secolo.
L'originalita' di questa Grammatica della lingua ebraica consiste nel mettere in luce la continuita' e le differenze tra l'ebraico biblico e l'ebraico contemporaneo.