Nel corso degli ultimi anni la filosofia della scienza ha spostato la sua attenzione dalla caratteristiche generali della prassi scientifica ai concetti, i problemi e gli enigmi delle varie discipline scientifiche. La filosofia della psicologia è uno dei risultati di questa crescente specializzazione. In questo volume, Massimo Marraffa si occupa della psicologia cognitiva o cognitivismo, che studia i processi di elaborazione di informazioni negli organismi complessi.
L'"Emilio", insieme al "Contratto sociale" l'opera più famosa e più diffusa di Jean-Jacques Rousseau, fu pubblicato nel 1762. Trascorsi oltre due secoli, nulla di Rousseau è andato perduto. I temi fondamentali della sua ricerca sono ancora attualissimi; anzi, hanno conosciuto una vitalità straordinaria anche nei nostri anni, quando si è avvertita universalmente la necessità e l'urgenza di difendere la naturalità dell'uomo dalle sovrastrutture che minacciano di soffocarla.
Ordinario di Storia dell'architettura nell'Università di Roma La Sapienza, Arnaldo Bruschi ripercorre l'itinerario intellettuale ed artistico di Bramante: dalle prime esperienze come pittore a Urbino al "recupero" di Brunelleschi e Alberti, dall'assimilazione del gusto tardoantico e del gotico alla "grande maniera" romana del tempo di Giulio II. Il volume ha già avuto numerose edizioni nella collana Biblioteca Universale Laterza.
Sono passati solo pochi anni da quando le nuove tecnologie digitali sembravano sul punto di creare un mondo nuovo: una nuova economia, un nuovo mondo di comunicare, una nuova percezione dello spazio e del tempo. Oggi il termine new economy evoca soprattutto speculazioni finanziarie, listini di borsa in caduta libera, ricchezze svanite nel breve volgere di un mattino. Come è stato possibile dissolvere in così breve tempo un grande patrimonio di speranze e di creatività? In questo saggio Luca De Biase racconta l'ascesa e il declino dell'ideologia digitale: una vera e propria ideologia fatta di scommesse senza equilibrio che ha finito col tradire la qualità delle scoperte cui aveva tratto spunto.
Seveso, Bhopal, Marghera, le ciminiere che intossicano l'aria e modificano il clima: l'imputata è l'industria. Eppure al summit della terra dell'agosto 2002 a Johannesburg è accaduto che l'industria fosse a fianco delle associazioni ecologiste, a chiedere più ambiente e più giustizia sociale. Ecologia ed economia sono state a lungo nemiche. Oggi devono arrivare a un compromesso ragionevole per entrambi e l'ecologia deve tener conto di orizzonti complesivi. Perché è in discussione il futuro della Terra e l'esistenza stessa dell'uomo. In questo saggio l'autore racconta i retroscena dei summit internazionali, le strategie delle grandi corporation, i programmi delle organizzazioni non governative.
Chi decide se si possono utilizzare gli embrioni congelati per la ricerca sulle cellule staminali? Come si fa a sapere se gli OGM sono più o meno pericolosi? Chi e come decide sul significato e l'estensione del principio di precauzione? Chi governa la scienza, o meglio: la scienza è un'impresa che si può e si deve governare? Il volume raccoglie il parere di un gruppo di esperti di livello internazionale.
Dopo gli attentati dell'11 settembre si può ritenere che sia finita la sicurezza internazionale e quella interna a ogni Stato? Come si profila il futuro della politica mondiale? Cerca di rispondere a queste domande Roberto Menotti, analizzando le nostre radici politiche e culturali, la nostra sicurezza di ieri e ponendo l'attenzione sulla fine del post Guerra fredda. Menotti lavora nei Policy Programs di Aspen Institute Italia sui rapporti tra Europa e Stati Uniti.
Cosa intendiamo esattamente con povertà oggi? La povertà è diminuita o è aumentata? È la stessa nei differenti Paesi? Si è fatto e si può fare qualcosa di efficace per contrastare la povertà di massa? Vicedirettore del Centro Studi di politica internazionale (CeSPI) di Roma, è docente di Economia politica internazionale all'Università Statale di Roskilde in Danimarca e condirettore del Master d'eccellenza di II livello in Sviluppo e Cooperazione internazionale (SeC) di Napoli.
Dieci nuovi paesi stanno entrando nell'Unione Europea. Altri tre sono alle porte. È possibile avere un'Europa insieme più grande e politicamente più unita di quella attuale? Quali sono i benefici per noi? Quali i costi? Rispondono a queste domande Tito Boeri (professore all'Università Bocconi di Milano, già Senior Economist dell'Ocse e consulente del FMI, della Banca Mondiale, della Commissione Europea e dell'ILO) e Fabrizio Coricelli (professore all'Università di Siena, già economista al FMI, alla Banca Mondiale e Consigliere Economico alla Commissione Europea".