Perché Gesù parlava in parabole? È questa la domanda da cui muovono le riflessioni raccolte in questo volume. Il cardinale Carlo Maria Martini si interroga sulle parabole, sulla loro attualità in un?epoca come la nostra che ormai non ne fa più uso e in cui «il parlare di Dio è stentato, fiacco, oscillante». Immediato ma profondo, concreto ed evocativo, Martini si sofferma prima sullo stile comunicativo di Gesù, poi verso ciò che il dire in parabole significhi oggi per noi, per la nostra esistenza, per il nostro modo di parlare di e con Dio. Esse conferiscono alla nuda parola «la potenza di un ariete che demolisce il bersaglio attraverso il coinvolgimento e non con un colpo diretto». Nel ripercorrere le numerose parabole evangeliche, Martini invita il lettore a imparare a guardare il mondo come Cristo per imitarlo, per situarsi dal punto di vista della croce, per «guardare il mondo avendo capito qualcosa della misericordia seria del Padre».
Una raccolta di testi - in gran parte inediti - che disegna una parabola intensa e profetica circa il significato della vita cristiana e della testimonianza nel mondo. Riflessioni "illuminate" dal magistero di papa Francesco a proposito della presenza e del compito dei laici nella Chiesa. «Il valore della laicità chiede di essere continuamente attuato ed esplicitato in figure concrete di cristiani che prendono sul serio l'amore di Gesù per il mondo e inventano modi geniali e attuali per servire i fratelli. La società attuale ha bisogno di uomini di pace e di dialogo; occorre che i valori vengano vissuti, difesi, coltivati attraverso un serio impegno morale, una ricerca del vero bene dell'uomo, una rinuncia a ogni forma di egoismo e di strumentalizzazione degli altri. E occorre che questi valori, nati nella coscienza e nella vita etica personale, diventino mentalità comune, costume sociale, legge civile.» (Carlo Maria Martini)
Carlo Maria Martini dedica le sue meditazioni ad Abramo, padre di una fede in cammino, simbolo di tutti coloro che cercano Dio. Abramo è nostro padre non solo «nella fede come vita vissuta», ma anche per il suo essere «modello esemplare dell’uomo in atteggiamento di accoglienza e di disponibilità». Il suo mettersi in marcia ci rammenta l’esigenza di affrancarci dall’ambiguità di un certo “credere di tradizione”e allo stesso tempo ci mette in guardia da coloro che «si sono fatti essi una propria idea di religiosità e combattono nel nome di essa tutti quelli che non la vedono allo stesso modo». Con le sue riflessioni, il cardinal Martini spiega ai lettori come la fede sia un cammino da intraprendere con il coraggio e la disponibilità di chi cerca e non ha paura di trovare qualcosa diverso e di più grande.
La donna "quale crocevia di molti altri problemi sociali, umani e religiosi del nostro tempo" è il tema di questo volume. Il mistero femminile si esprime in pienezza nella Donna per eccellenza, Maria, principio di una nuova umanità. La parola di Dio scrutata con amore nel suo radicarsi dentro la storia e un fine intuito della psicologia della donna danno a queste pagine un afflato spirituale e poetico.
Un testo inedito del 1975, ritrovato fra le carte di Carlo Maria Martini. Un viaggio meditativo sulla vita dell'anima e la lotta spirituale, proposto dall'allora Rettore del Pontificio Istituto Biblico di Roma, che sarebbe poi diventato cardinale di Milano. In questo scritto - recuperato a seguito del lavoro di riordino e archiviazione a cura della Fondazione Martini - si rivela ancora una volta non solo il fine esegeta della Sacra Scrittura e il pastore che sarebbe stato poi grandemente ascoltato negli anni milanesi, ma anche il profondo scrutatore dell'animo umano capace di scandagliare le vanità e le debolezze dell'io nel costante combattimento fra l'opzione fondamentale per il bene e la resa di fronte alla fascinazione del male. Questa sorta di "manuale di vita interiore" aiuta a guardarsi dentro, a individuare le nostre inquietudini, a difendersi dal "morso dello spirito negativo" e ad affrontare quello stato di "desolazione spirituale" sempre in agguato sulla strada di chi vuole seguire il Vangelo; non manca un'instancabile esortazione alla fiducia, soprattutto quando si cade nei tentacoli delle forze oscure del maligno, perché come scrive Martini in queste pagine: "Tornerà il sereno. Dovremo solo attendere il riapparire del sole interiore, della luce dell'anima, con disposizione paziente, risoluta e coraggiosa". Prefazione di Enzo Bianchi.
Carlo Maria Martini, attraverso una selezione di testi letti e "pregati" secondo il metodo della lectio divina, mette a nudo il cuore del rapporto Dio-uomo. Al centro vi è la figura di Geremia, un uomo capace di parlare con ardore travolgente; un uomo impegnato in un compito difficile, quasi ingrato, nel suo annunciare - tramite il monito della sciagura - la fedeltà di Dio. Il profeta, purificato dalla sofferenza, è annunciatore di una buona notizia: Dio fa alleanza con il suo popolo, lo fa di nuovo, lo fa con determinazione. Solo in Cristo questo annuncio troverà compimento perfetto, ma la voce del profeta - il grido di un uomo provato ma fedele, in una città "secolare" che non ascolta - rimarrà monito per sempre: è possibile fidarsi di Dio.
Este libro del cardenal Martini, recoge aquellas figuras convertidas en «maestros del espíritu» a las que dedicó atención a lo largo de sus escritos. Gregorio Magno, Francisco de Asís, Catalina de Siena, Ignacio de Loyola, Edith Stein...guías para los cristianos en tiempos difíciles como los actuales.
«Nuestra generación está atravesando un desierto [...] en el que la gente se siente cansada, inquieta, agitada, desmotivada, neurotizada, frustrada, perdida, porque no ve el sentido de la vida diaria y la vive con poco gusto y menos ganas. Es un desierto hecho de ausencia de Dios, de secularización». Estas palabras de Martini pronunciadas hace 20 años cobran sentido hoy y este libro recoge aquellas figuras convertidas en «maestros del espíritu» a las que dedicó atención a lo largo de sus escritos. Gregorio Magno, Francisco de Asís, Catalina de Siena, Ignacio de Loyola, Edith Stein...guías para los cristianos en tiempos difíciles como los actuales.
BIOGRAFÍA
CARLO MARIA MARTINI (1927-2012), arzobispo de Milán desde 1980 hasta 2002, fue nombrado cardenal en 1983. Jesuita y biblista mundialmente reconocido, fue rector del Pontificio Instituto Bíblico y de la Pontificia Universidad Gregoriana. Su reflexión teológica y su actividad pastoral constituyen un punto de referencia para creyentes y no creyentes, para cristianos de toda confesión y para judíos.: Donde la maternidad se vuelve canto. Apuntes para una teología de la maternidad (2006) y La desnudez de Dios (2007).
Che uso faceva Gesù del suo tempo? Quali erano le sue priorità durante le giornate fitte di parole, volti, incontri? Che cosa possiamo imparare da lui? Cercando le risposte a queste domande nei testi evangelici, Carlo Maria Martini offre preziosi spunti per "mettere ordine" nella frammentarietà e nella dispersione che caratterizzano i nostri giorni. Destinate in origine a preti impegnati nell'attività pastorale, le riflessioni di Martini su come dare unità e senso al nostro agire arrivano direttamente al cuore e alla mente di tutti coloro - preti, laici e consacrati - che sono impegnati nell'annuncio del Vangelo e nell'educazione alla fede." Quali erano le priorità di Gesù? Come gestiva il suo tempo? A me pare che i Vangeli diano una risposta, che vale anche per noi".
"Martini è stato per molti di noi che hanno ascoltato le sue parole o hanno letto i suoi testi un maestro nel far conoscere e apprezzare la Bibbia [...] Egli ha messo a frutto il contributo specifico che gli Esercizi forniscono alla Lectio divino: discernere il desiderio più autentico [...] in modo che l'ascolto non rimanga in sospeso, ma incida sulla pratica e trasformi la vita." Con queste parole nella prefazione alle "Cattedre dei non credenti" Papa Francesco ha voluto sottolineare lo strettissimo e originale legame tra Bibbia ed Esercizi ignaziani nell'opera di Carlo Maria Martini. In questo volume vengono raccolti i corsi di esercizi dedicati ai quattro Vangeli Marco, Luca, Matteo e Giovanni - tenuti dal Cardinale in diverse occasioni e con diversi destinatari, e con una scelta di metodo innovativa: "Per la prima volta mi sono trovato a impostare gli Esercizi non partendo direttamente dal testo di sant'Ignazio - come ho fatto per molti anni, seguendolo in maniera rigorosa e fedele - ma piuttosto prendendo un singolo Vangelo". I testi qui raccolti sono commenti ai singoli Vangeli nella loro totalità e contemporaneamente veri e propri percorsi "spirituali" nella tradizione gesuitica degli Esercizi di sant'Ignazio, un'esperienza forte di conversione, da vivere con qualcuno che faccia da guida, per ascoltare, discernere e decidere. I Vangeli è il secondo volume dell'opera omnia del Cardinale, la cui pubblicazione è stata avviata da Bompiani con "Le cattedre dei non credenti".
In queste pagine il cardinal Martini accompagna il lettore in un cammino di scoperta degli inesauribili tesori del Padre Nostro, una preghiera che ben a ragione è stata definita da Tertulliano la "sintesi di tutto il vangelo". Il Padre nostro - afferma Martini - poteva dirlo soltanto Gesù e solo lui poteva insegnarlo. Perché c'è una corrispondenza, una omologia perfetta tra Padre nostro, insegnamento evangelico, vita di Gesù Figlio di Dio morto e risorto per noi. Con stile semplice e sobrio, queste meditazioni permettono di comprendere il cuore della preghiera insegnata da Cristo, a partire da quella che per molti è la sua invocazione centrale, ossia le parole "venga il tuo regno", con le quali i cristiani non implorano una restaurazione di un ordine costituito, ma si impegnano a realizzarlo.