
È venerabile, è monsignore, e vescovo ma soprattutto è sacerdote don Tonino, che infatti si faceva chiamare così anche dopo la nomina episcopale. Lui incarna davvero la figura del "pastore con l’odore delle pecore": è sempre stato un pastore tra la gente, per la gente. Costruttore di pace, ha sentito forte l’impegno sociale e ha lottato contro ogni forma di ingiustizia; è stato un uomo capace di vivere il suo tempo seminando e vivendo la "buona notizia" del Vangelo e ancora oggi «non smette di aiutarci, gettando il seme della sua Parola, perché raggiunga la terra buona che è quella del nostro cuore» (Cardinale Matteo Maria Zuppi) e che ci chiama a saper riconoscere negli altri, soprattutto nei poveri e negli ultimi, il volto di Gesù.
Ecco un'antologia speciale. Molto più di un glossario. Dalla A alla Zeta, le certezze più salde e feconde su cui poggia la profezia di don Tonino Bello, il suo alfabeto esistenziale: le parole centrali da articolare, i verbi fondamentali da coniugare per rinascere alla fede e legarla alla vita. Ad ogni lettera sono associati diversi temi (A: Altro, Amare, Avvento; B: Bambini, Bellezza, Buona notizia; P: Pace, Povertà, Profezia; S: Segni, Speranza, Stupore...) proponendo brevi brani tratti dai testi o dai discorsi di don Tonino (molti sono inediti) e seguiti da una citazione biblica, che ne amplifica il senso. Un vademecum per diventare "contemplattivi", uomini e donne, giovani e adulti di preghiera e di azione; capaci di frequentare il cielo e la terra, la Bibbia e il giornale, gli orizzonti complessivi e i cantieri della cronaca. E' la parola di un vescovo speciale, parola di un uomo a stretto contatto con la parola di Dio. Introduzione di Antonio Riboldi.
«La riscoperta dell’intero discorso, qui riportato, rende omaggio al desiderio di don Tonino che nessuna parola andasse perduta, ma che anzi continuasse a suscitare interrogativi e propositi nella vita del popolo cristiano. Poterlo ascoltare mentre parla di Maria in termini così semplici e al contempo elevati, richiama un’urgenza che vale tuttora: non basta avere grandi proclami di rinnovamento se ciascuno, con la propria specifica vocazione, non si mette in gioco. I laici, sottolineava don Tonino, sono chiamati a seminare il Vangelo nel tessuto civile, a rendere testimonianza di prossimità verso i più fragili, a intrecciare con la società un dialogo fatto di concretezza e di ascolto. Questo volume — con la trascrizione fedele della conferenza, le immagini dei suoi appunti e il video della conferenza stessa — diventa un’occasione imperdibile per immergersi nello stile coinvolgente di un vescovo che non poteva rassegnarsi a una Chiesa autoreferenziale e clericale». Dalla Prefazione di fra Alessandro Mastromatteo.
Preghiera e azione, nelle grandi figure della spiritualità cristiana, sono profondamente legate; anzi, sono inseparabili, al punto che nessun orante può davvero dirsi cristiano senza l'esercizio fattivo della carità. Di questo duplice volto del "credere nel mondo- don Tonino Bello è stato uno degli interpreti più moderni e concreti. Il suo essere pastore ha coniugato quotidianamente il servizio della Parola, la contemplazione e l'attività per ciò che ci mantiene umani, l'amore per gli ultimi e la costruzione della pace. Perciò un libro che ci rimanda al suo modo di pensare e di proporre la preghiera non può che ricordarci come la preghiera cambia il mondo. Non un mondo astratto ma il mondo nel quale siamo immersi e che ci obbliga a fare i conti con quell'identificazione che Gesù stesso fece di sé coi poveri.
Molti confondono i miracoli con le "grazie". Esperienze che nascono da invocazioni rivolte per chiedere aiuto in situazioni particolari. Tante sono le "grazie". Quando si parla di miracolo, invece, ci si trova dinanzi a qualcosa di immediato, unico e straordinario che è detto inspiegabile. Anche per il venerabile don Tonino Bello, le grazie concesse a chi lo ha invocato, hanno dei veri e propri ris-volti. Non sono "ex-voto" da appendere in qualche corridoio di santuario o in qualche stanza debitamente preparata per raccogliere immagini per la venerazione. Nel caso in oggetto si vuole far riflettere su quanto lo stesso Vescovo ha pronunziato invitando a vivere il cristianesimo da credenti che siano al tempo stesso credibili e creduti.
Un prezioso volume per far conoscere la profondità dell'insegnamento teologico di don Tonino, la sua passione per la vita della Chiesa, il suo amore per i poveri e il suo impegno per la pace. Arricchisce il volume un'ampia selezione di documenti inediti che riportano le testimonianze di prima mano di Vescovi, sacerdoti e laici della diocesi di Ugento-S. Maria di Leuca che hanno conosciuto personalmente don Tonino e hanno instaurato con lui rapporti di familiarità e di fraternità. Inoltre, si riportano le due cittadinanze onorarie conferite dai comuni di Ugento e di Tricase attestazione dell'enorme affetto. Il libro è il segno di festa con gli amici di sempre ai quali don Tonino ripete ancora una volta: "Vi voglio bene". Il lettore sarà così trasportato nel "mondo" di don Tonino, divenendo anch'egli "uno di famiglia". Potrà partecipare alla festa, conoscere meglio il suo lato umano, il suo afflato spirituale, il suo desiderio di santità. E ripetere con la diocesi ugentina: "Grazie, don Tonino".
La vita è un dono, non un peso, e come tale va vissuta in ogni momento. È questo il messaggio che traspare dalle parole di don Tonino Bello raccolte in questo volume: un'attenta selezione di lettere, appunti, omelie e discorsi tenuti durate tutto il suo apostolato. Un testo rivolto a quanti, ogni giorno, compiono con pazienza e impegno il proprio dovere di uomini e di cristiani, un invito a superare inerzia, pigrizia e accidia ed essere testimoni gioiosi del Vangelo. Solidarietà, giustizia e pace sono i punti cardine di una fede che non ripiega su sé stessa, ma si incarna nei bisogni dell'umanità.
Insieme alla cura dei più emarginati - che fossero poveri, migranti o tossicodipendenti poco importava - e alla lucida analisi sui problemi sempre crescenti del Mezzogiorno d'Italia, tra i temi che più stavano a cuore a don Tonino c'erano: la pace - che, secondo lui, poteva essere raggiunta e mantenuta solo tramite un dialogo costante e costruttivo - e la difesa della vita in ogni sua forma. In questo volume, che raccoglie alcune delle sue più belle pagine su questi temi, emerge quanto le sue parole fossero decine di anni fa delle vere e proprie lucide profezie per l'oggi confuso in cui viviamo. Il presente volume è anche arricchito da un contributo esclusivo e inedito, di straordinario valore spirituale: un documento audio, scaricabile tramite un QRCode, in cui è possibile ascoltare la sua preghiera più famosa, che apre il libro, recitata dalla voce di don Tonino stesso. La scelta dei testi, il prezioso audio, la forza della poesia che apre il libro fanno di questo testo un vero e proprio "breviario della pace e della vita-, indispensabile nei tempi burrascosi che stiamo vivendo, pieni di conflitti in così tante parti del mondo, per i quali papa Francesco ha coniato l'espressione "guerra mondiale a pezzi".
Vi voglio bene è l'espressione di don Tonino che utilizzava in più occasioni e in circostanze diverse. Essa esprime il desiderio che ha animato la sua vita e la sua azione pastorale: guardare con simpatia alle persone e agli avvenimenti della storia, per testimoniare a tutti la gioia del vangelo. L'ordinazione episcopale di don Tonino Bello è un evento che segna una certa discontinuità con il periodo precedente. In realtà, la discontinuità è solo apparente. Vi è infatti una continuità sostanziale con il tempo del ministero sacerdotale che costituisce un tassello fondamentale per comprende il flusso vitale, culturale e pastorale di don Tonino. Sembra che don Tonino abbia parlato e agito solo negli undici anni di Molfetta e sia stato muto e inerte nei quarantasette anni. L'introduzione evidenzia la linea di continuità e di sviluppo che caratterizza la vita e il ministero pastorale di don Tonino, come sacerdote a Ugento e vescovo a Molfetta.
Don Tonino Bello, vescovo degli ultimi, introduce con questa raccolta antologica delle sue prediche ai cristiani impegnati nel sociale e in politica il seme evangelico della bontà e dell'amore intelligente e creativo nel difficile campo dei rapporti sociali. Quello dell'operatore sociale e del politico è un mestiere difficile, cristianamente molto impegnativo, una scelta coraggiosa, una vera vocazione. Il Vangelo, secondo don Tonino, richiede di fare delle scelte radicali, trovare nuove convergenze tra ideali ed esigenze concrete, «portare la veste battesimale nei quartieri e la tuta da lavoro in chiesa», «liberare l'uomo dall'intrigo della miseria, dalle grinfie rapaci del potere, dalle seduzioni del falso benessere». Un programma ambizioso e complesso che non deve mai scoraggiare: «La speranza è in agguato», rassicura don Tonino, «anche se è buio intorno. Non tiratevi indietro, anche se avete la percezione di camminare nelle tenebre».
La sintesi più fervida e accorata del pensiero mariano di don Tonino Bello. Un pensiero che riassume la sua visione della fede, della Chiesa, del mondo; un pensiero intriso di passione, partecipazione, tenerezza, lucidità. Trentuno titoli mariani, trentuno istantanee scattate alla Vergine di Nazaret: una litania per i nostri tempi, ricca di immagini splendide che nel testo si accompagnano ad ampi squarci di catechesi.
Zaccheo e Maria sono le figure attorno cui si sviluppano le due meditazioni che compongono il libro e tratteggiano l'amore di un Dio che ci cerca e ci chiama per nome. Spesso nel Vangelo Gesù attraversa città per raggiungere l'essere umano lì dove si trova. Gesù è il Dio fattosi vicino a noi, in lui è profonda la solidarietà con il mondo, con la storia, con la geografia degli uomini, soprattutto di quelli poveri ed emarginati. Don Tonino scava in questi episodi dei Vangeli con il suo caratteristico stile e la sua radicalità nel portare la Parola nell'oggi di ciascuno di noi, anche attraverso riferimenti a vicende reali. E' la nuova edizione economica del libro in edizione regalo, pubblicato con il titolo "L'attesa si fa danza".

