È la storia di due amici, Ali e Mamed. Hanno condiviso molte cose, hanno amato, studiato, si sono abbandonati al sogno di un'utopia rivoluzionaria insieme, ma poi, all'improvviso, una lettera di Mamed, fatta di "poche frasi, brutali, secche, definitive", annuncia la rottura del loro sodalizio. Solo alla fine, dopo la rievocazione delle loro vicende personali emergeranno la verità e il senso di quella lettera drammatica. Si scoprirà che l'amicizia è finita per volere di Mamed, che ha preferito risparmiare all'amico un dolore troppo grande.
Il protagonista del libro è un uomo che si avvicina alla vecchiaia, e vive felicemente da molti anni con l'amata moglie Maria nel paesino di Cantarana, sulla riva di un fiume. Improvvisamente, una notte gli viene in mente un compagno di scuola che quarant'anni prima gli aveva posto una domanda importante. Per trovare la risposta parte e si mette alla ricerca dell'amico. Inizia un viaggio ricco di incontri, ricordi e avventure: uno strano paese dove tutti hanno perduto la memoria, un uomo cannone e un mago girovago, la piena di un fiume e l'epica resistenza degli abitanti minacciati dalle acque, e altro ancora nelle pagine di questo libro, che solo nelle ultime righe svela la domanda, guida e movente di questo viaggio.
In bilico tra analisi iconografica e ricerca filosofica, Giovanni Reale guida il lettore a scoprire "La scuola di Atene" di Raffaello (1509-1510), contenuta nella Stanza della Segnatura dei Musei Vaticani, e il significato della messe di simboli e riferimenti cifrati che nasconde, offrendo al tempo stesso una godibile introduzione alla filosofia greca: Platone che, al centro dell'affresco, indica la volta celeste e la trascendenza, Aristotele che insiste nel richiamare l'ambizione filosofica a volgersi all'osservazione della natura e alla ricerca empirica; Socrate defilato ma in realtà onnipresente, Diogene in posa provocatoria, Eraclito l'oscuro, Pitagora, Euclide e Parmenide.
Macno ha saputo farsi strada nella vita e conquistarsi il potere: si è servito della televisione come mezzo privilegiato di persuasione; ha costruito, in un Paese che ricorda molto l'Italia di oggi, una insensibile dittatura; ha scelto di circondarsi di una folla di fedeli e adulatori. Ma qualcosa nel suo potere si sta incrinando: quando Liza sbarca alla sua corte per intervistarlo, nel palazzo si respira un'aria da ultimi giorni di regime. Eppure un sussulto di verità sta per scuotere Macno: il dittatore potrebbe perdere ciò che ha raggiunto, ma anche intrecciare la sua vita a quella di Liza.
Nel primo volume di questa nuova edizione rilegata delle opere complete di Alberto Moravia troviamo innanzitutto i due romanzi giovanili fondamentali, "Gli indifferenti" e "Le ambizioni sbagliate". Per quanto riguarda i racconti, i criteri editoriali seguiti prevedono il ripristino delle raccolte originali. Ecco allora le novelle di "La bella vita", "L'imbroglio" e "I sogni del pigro". Conclude l'opera una serie ragionata di racconti dispersi.
Questo primo volume della nuova edizione rilegata delle opere complete di Eliot consente di far luce sulle varie componenti dell'ispirazione poetica dell'autore, ma anche sul suo impegno di saggista, polemista e filosofo. Dalle poesie della prima giovinezza e dal saggio teoretico dedicato a Bradley, si passa ai celebri interventi del "Bosco sacro" per giungere a "La terra desolata", fondamento di tanta parte della lirica novecentesca. D'altro canto, i lavori sull'educazione ai classici, sui rapporti fra religione e letteratura, sulla funzione della critica, permettono di scoprire un Eliot moralista e credente autentico, desideroso di giustificare, alla luce del suo umanesimo, la sua stessa produzione letteraria.
Questa nuova edizione rilegata comprende tutte le opere narrative della scrittrice belga, corredate dalle Prefazioni scritte da lei stessa. Innanzitutto, le grandi rivisitazioni narrative del mondo classico e dell'età barocca, come le "Memorie di Adriano" e "L'opera al nero". Poi, le analisi psicologiche di "Alexis o il trattato della lotta vana", di "Moneta del sogno" e di "Il colpo di grazia". Per concludere con i racconti sparsi e con le incursioni in una civiltà antitetica all'Occidente di "Fuochi" e di "Novelle orientali".
Le "Divisioni" (che non rientrano nel tradizionale corpus aristotelicum) ci sono pervenute in frammenti in un codice della Biblioteca Marciana e vengono attribuite ad Aristotele da Diogene Laerzio, il quale ne riporta anche ampi stralci nelle sue "Vite dei filosofi". Si tratta di un testo influenzato dalle dottrine non scritte di Platone: un'arte della divisione delle idee e dei concetti in coppie di contrari, operazione insieme dialettica e retorica. La retorica è anche la disciplina che il giovane Aristotele insegnò durante il suo soggiorno presso l'Accademia di Platone e che si ritrova sia nelle mature opere di logica sia nella "Metafisica".
L'opera del neoplatonico Proclo è estremamente ampia e articolata. Dai testi esegetici dedicati ai dialoghi di Platone si passa a commenti e analisi allegoriche di testi poetici (in particolare di Omero ed Esiodo), fino ad arrivare a opere di poesia "ispirata", i cosiddetti "Inni". Entro questa vasta produzione esegetico-filosofica e poetica, questo è il testo in cui Proclo raccoglie in modo sistematico quella che nell'ottica neoplatonica è la parte più preziosa dell'insegnamento filosofico di Platone: la speculazione intorno alla forma e la struttura della realtà divina. Si tratta del testo in cui Proclo sviluppa, a livelli più alti, la summa teologico-metafisica del tardo Neoplatonismo.
Dormire non è soltanto una necessità fisiologica, ma è anche piacere, tenerezza, gioia suprema. Non a caso gli antichi Greci dedicarono alla camera da letto due divinità: il dolce Hipnos, il sonno che fa dimenticare ai mortali ogni dolore, e il malizioso Eros, figlio di Afrodite. In questo libro, l'etnologo Dibie dà vita e immagine alle fogge, agli usi, alle metamorfosi e perfino alle eccentricità di questo luogo "sacro" all'individuo. Inoltre ci parla delle consuetudini erotiche dei vari popoli, e ci illustra i diversi tipi di letto, dal lussurioso sofà al lieve tatami giapponese.