In che senso l'affermazione cardine della cristologia «Il Verbo di Dio si è fatto carne» ha una valenza ecologica? A questa domanda l'autore cerca di rispondere rileggendo i testi evangelici alla luce della crisi ecologica, divenuta sempre più una questione cruciale. Analizza il legame tra Gesù stesso e la natura, come egli l'ha sperimentata nel suo tempo, quanto sia presente nella sua predicazione del regno di Dio e come sia coinvolta nei suoi gesti miracolosi. Egli se ne è sentito parte, l'ha amata e rispettata, l'ha collocata nella sua giusta dimensione di dono. Gesù ha respirato la stessa aria di tutte le creature viventi sulla terra, ha mangiato cibo cresciuto dallo stesso terreno e bevuto acqua dalle stesse gocce di pioggia. I processi biologici naturali sono stati concreti e reali per l'uomo Gesù. In lui, Dio si è unito per sempre alla rete della vita, diventando parte della biologia della terra. L'amore divino si è rivelato cosmocentrico e biocentrico, non solo antropocentrico. La fede e la sequela in Gesù Cristo forniscono risorse per un'etica ecologica, necessaria per evitare l'indifferenza. La lettera enciclica Laudato si' e l'esortazione apostolica Laudate Deum di papa Francesco offrono indicazioni indispensabili per essere da cristiani - insieme a tutti i credenti e gli uomini e le donne di buona volontà - difensori, costruttori e custodi della casa comune.
Con una magistrale espressione, il Concilio Vaticano II fa centro sul nòcciolo essenziale dell'opera salvifica e messianica di Gesù Cristo, quando dice: Cristo ha ucciso nella sua carne l'odio e, nella gloria della sua risurrezione, ha diffuso lo Spirito di amore nel cuore degli uomini (Gaudium et Spes, 78c). - Ha ucciso l'odio e ha diffuso l'amore: non si poteva esprimere meglio ciò che ha fatto Gesù per noi. - Ha ucciso l'odio nella sua carne: ecco il venerdì santo. - Ha diffuso l'amore nel cuore degli uomini: ecco la Pasqua. Mistero di morte e di risurrezione, la Pasqua sta al centro del mistero di Cristo e della sua missione di salvezza. E poiché la Pasqua rivive nel mistero eucaristico, l'Eucaristia sta al centro del mistero della Chiesa e della sua opera di salvezza. La centralità del mistero pasquale di Cristo emerge con vigore in questo libro di don Divo e l'approfondimento che ne fa diventa l'approfondimento del mistero eucaristico, che è pasquale in ciascuno dei suoi tre aspetti: presenza reale, sacrificio e convito.
Dal dialogo con alcuni autori rappresentativi dello sviluppo della teologia cattolica negli anni immediatamente successivi il concilio Vaticano II nascono queste note per una introduzione all'etica teologica. Il rinnovamento invocato dal concilio si inserisce nel movimento più ampio di dialogo della Chiesa cattolica e dei suoi teologi con la modernità. Fu lo stesso papa Giovanni XXIII, nel discorso di apertura del concilio (11 ottobre 1962), a indicare la necessità di esporre il messaggio cristiano con gli strumenti del pensiero moderno. A ciò si era giunti con un lavoro, iniziato molti anni prima, da parte di teologi che volevano andare oltre gli schemi rigidi e ormai sclerotizzati di una filosofia e teologia scolastica e di accademia. Il Vaticano II costituisce un punto di partenza per nuovi necessari sviluppi e comunque un punto di non ritorno. La riflessione sui temi di ordine morale ha conosciuto una rapida accelerazione, ma oggi, in verità, siamo bel oltre quell'accelerazione perché non solo è tumultuosamente sopraggiunta una postmodernità, dove il poststa a significare la quasi impossibilità di definire chiaramente i caratteri dell'epoca nuova dopo il "moderno", ma siamo in fase di superamento della postmodernità. È questo il contesto socioculturale entro cui si ripresentano alcune categorie fondamentali della morale "tradizionale": il rapporto tra fede e morale, la libertà e la coscienza, il peccato, la conversione, il discernimento. Senza alcuna pretesa di esaustività l'autore si augura di suscitare le domande fondamentali che orientano il nostro agire pratico.
Il libro, che in modo semplice e immediato racconta l'amore e la devozione della Beata Elisa Martinez (fondatrice dell'Istituto delle Figlie di Santa Maria di Leuca) nei confronti dell'Eucaristia, nasce con lo scopo di ricordare per sempre il gesto d'amore di Gesù nell'ultima sua notte passata con i suoi discepoli e che l'Eucaristia, perno di ogni nostra giornata, contiene vivo e reale il Cuore di Gesù che si è voluto esprimere con un dono così grande.
Con stile semplice e rigoroso e senza allusioni a segreti, l'autore spiega i simboli della Medaglia Miracolosa e la figura di Maria Immacolata e madre misericordiosa che dispensa raggi di luce e intercede presso Dio le grazie di cui ogni uomo ha bisogno.
Analisi precisa e storicamente documentata sull'origine e sui simboli: delle due facce della Medaglia, fatta coniare nel 1832 in seguito all'apparizione della Madonna a suor Caterina Labouré, avvenuta nel 1830 nella cappella di Rue du Bac Parigi.
L'origine soprannaturale di questa Medaglia è stata riconosciuta dalla Santa Sede nel 1894.
Chi non si è posto la classica domanda sul senso della realtà, della vita, della morte: da dove veniamo? Non c’è che mondo? Indipendentemente dalla risposta che ciascuno si è dato, queste sono domande di natura metafisica. Chiunque ricerchi il senso unitario delle cose che vive, della realtà che lo circonda affronta, forse senza saperlo, un’esigenza di natura metafisica, perché il senso di una realtà presa nel suo insieme è sempre al di fuori di essa. Esso va al di là; e così è anche per la realtà fisica che ci circonda, in cui viviamo e di cui siamo fatti.
Questo testo è pensato come manuale di Teologia trinitaria destinato a studentesse e studenti di Istituti Superiori di Scienze Religiose e di primo ciclo di Teologia. Esso nasce dall'esperienza didattica ed è frutto degli anni di collaborazione tra gli autori nella docenza all'interno dell'ISSR Toscano «S. Caterina da Siena». Intento del volume è la proposta di una introduzione alla Teologia trinitaria cercando di coniugare il più possibile le istanze accademiche con quelle della chiarezza didattica e di accessibilità del linguaggio. Dopo la parte di fondazione biblica, il testo presenta gli sviluppi della Tradizione, i principali dibattiti trinitari, l'apporto della teologia simbolica, apofatica e mistica, fino a giungere alle grandi sintesi medievali, all'epoca moderna e a quella contemporanea.
La virtù della speranza è di particolare importanza nella Bibbia, nella teologia e nella vita della Chiesa. Questo volume intende mettere a disposizione una riflessione sulla speranza nella Sacra Scrittura, con una serie di contributi che coniugano il taglio esegetico con quello antropologico, il tutto con gli occhi aperti sull'attuale contesto culturale ed ecclesiale.
Negli ultimi anni 5 miracoli eucaristici sono stati oggetto di sofisticate indagini scientifiche. Le migliori tecnologie, proprio quelle che vediamo usare nei telefilm di medicina legale, sono state applicate, come in una scena del crimine, su ostie consacrate che apparentemente hanno sanguinato. È stato fatto un check-up clinico. Cosa emerge dai test di laboratorio, dalle indagini istologiche e genetiche di questi tessuti inspiegabili e misteriosi? Un medico ci guida e ci svela, evento dopo evento, il riproporsi degli stessi elementi, caratterizzato da una rassicurante o sconvolgente puntualità. L'ampliamento comporta l'inserimento di un nuovo capitolo (su tessuti muscolari che hanno subito shock elettrico) e l'aggiornamento della bibliografia.
«Cari giovani, è difficile credere in un mondo così? Nel Duemila è difficile credere? Sì! È difficile. Non è il caso di nasconderlo. È difficile, ma con l'aiuto della grazia è possibile». A più di vent'anni di distanza, l'interrogativo di Giovanni Paolo II durante la veglia di preghiera a Torvergata in occasione della GMG del 2000 è ancora attuale. Spesso gli adulti sono sprovvisti di strumenti di pensiero e di metodo adatti ad allestire per i giovani "laboratori della fede". Nella certezza che la Teologia Fondamentale possa contribuire ad affrontare la sfida, il testo si snoda a partire da una presa di coscienza critica del contesto attuale, per poi attingere alla riflessione della Chiesa sugli elementi capaci di illuminare l'educatore nella rilettura critica della sua esperienza personale e nella progettazione pastorale. Il percorso si conclude con un affondo sulla necessità di aprirsi al dialogo interdisciplinare e con la proposta di alcuni criteri pratici per metterlo in atto.
Ispirata al Vangelo secondo Marco, questa contemplazione della Passione di Gesù, che dalla Via Crucis della condanna a morte diventa la Via Lucis della sua risurrezione, contiene anche poesie di cristiani e di non cristiani, tutti in attesa di un volto trasfigurato, tutti con una domanda nel cuore:«Cosa posso sperare?». Solo Gesù Cristo è capace di rispondere a questa domanda.
Di segni dei tempi si parla spesso, ma nel concreto cosa significa davvero? Come riconoscere questi segni e perché riconoscerli può rappresentare un contributo al bene comune? Ma soprattutto, che cosa dobbiamo cercare, qui e ora? Il percorso del libro cerca alcune vie di risposta a queste domande. Dopo un veloce sguardo sulla storia della categoria a partire dal Concilio, nella seconda parte ne vengono considerate le coordinate fondamentali, mentre nella terza parte si analizzano alcuni fenomeni storici - la pandemia, la crisi climatica, le migrazioni di popoli, il sinodo - per verificare se e come possano essere individuati, in e attraverso questi eventi, dei segni dei tempi capaci di offrire indicazioni e speranza al nostro agire nella contemporaneità.