• Fazzini Gerolamo - Direttore editoriale di "Mondo e Missione" ed editorialista di "Avvenire". Autore di numerosi libri.
• Lazzarotto Angelo S. - Nato nel 1925 a Falzè di Piave (Tv). Missionario del PIME, ha lavorato a Hong Kong per circa quindici anni ed è stato membro della direzione generale del suo Istituto e rettore del Collegio Urbano di Propaganda Fide a Roma. Si è sempre interessato alla diffusione del cristianesimo in Asia e negli ultimi trent'anni ha compiuto frequenti viaggi in Cina.
Contenuti:
L'opuscolo offre una veglia di preghiera in occasione della Giornata mondiale di preghiera per la Chiesa in Cina (24 maggio), che si celebra annualmente per iniziativa di Benedetto XVI.
Propone inoltre una serie di agili schede: sulla storia dell'evangelizzazione della Cina (con particolare riferimento al gesuita italiano Matteo Ricci), sul problema della libertà religiosa nel Paese e sulla comunitàà cristiana attuale.
I martiti sono vivi adesso, in tanti Paesi, dove i cristiani sono perseguitati per la fede.
Oggi, nel secolo XXI, la nostra Chiesa è una Chiesa di martiti.
Signore, custodisci la mia fede, falla crescere, che sia forte e coraggiosa.
Aiutami nei momenti in cui, come Pietro e Giovanni, devo renderla pubblica.
(papa Francesco)
"Il tema che è stato prima di tutto affrontato, e che in un certo senso nella chiesa è preminente, tanto per sua natura, che per dignità - vogliamo dire la sacra liturgia – è arrivato a felice conclusione e viene oggi da Noi con solenne rito promulgato. Per questo motivo il nostro animo esulta di sincera gioia. In questo fatto ravvisiamo infatti che è stato rispettato il giusto ordine dei valori e dei doveri: in questo modo abbiamo riconosciuto che il posto d'onore va riservato a Dio",
Con queste parole entusiaste, il 4 dicembre 1963 papa Paolo VI salutava la promulgazione della Costituzione sulla sacra liturgia "Sacrosanctum Concilium", primo fra i documenti emersi dal Concilio Vaticano II.
A cinquant'anni da quello storico evento, la Facoltà Teologica di Sicilia ha tentato di raccogliere la preziosa eredità, declinando, nella polifonia dei contributi qui raccolti, gli accenti, le sfide e le provocazioni che quel testo ancora oggi offre alla vita, al pensiero e alla preghiera della Chiesa.
I contributi, racchiusi nelle pagine che seguono, riflettono sensibilità teologiche ed ecclesiali diversificate.
Contenuto
Tra un approccio preoccupato di indicare strategie pratiche di partecipazione alla liturgia e un approccio orientato a definire teologicamente il concetto e l’importanza della partecipazione, qui si è seguita una terza via che accosta l’esperienza celebrativa nelle sue diverse forme, lasciandosi istruire anzitutto dalla storia. Contributi di: Anna Maria Calapaj Burlini, Loris Della Pietra, Luigi Girardi, Andrea Grillo, Andrea Nicolotti, Francesco Pieri, Renata Salvarani, Roberto Tagliaferri, Aldo Natale Terrin.
Destinatari
Liturgisti, presbiteri e laici impegnati.
Autore
LUIGI GIRARDI è preside e docente di liturgia presso l’Istituto di Liturgia Pastorale di Santa Giustina di Padova e insegna teologia liturgica e sacramentaria a Verona. Ha offerto diversi contributi, in particolare sull’iniziazione cristiana e su tematiche di teologia liturgica in rapporto alla questione rituale. Tra le sue pubblicazioni più recenti ricordiamo: Il rito in Sacrosanctum Concilium. Status quaestionis e spunti propositivi, in A.N. Terrin (a cura), La natura del rito. Tradizione e rinnovamento, Edizioni Messaggero - Abbazia di Santa Giustina, Padova 2010; L’ermeneutica dei libri liturgici e la comprensione del sacramento, in S. Ubbiali (a cura), «La forma rituale del sacramento». Scienza liturgica e teologia sacramentaria in dialogo, CLV - Ed. Liturgiche, Roma 2011.
Questo libro è una storia che narra della liturgia nella nostra cultura europea, dalle origini fino al presente. È una sequenza di fatti che mostra come molte volte nella storia cristiana il culto divino ha corso il rischio di voler fare della fede uno sguardo verso l'alto, che contempla le cose eterne dimenticando le provvisorie, per cui più intensa è la fede più distratto si fa il cuore di fronte alle circostanze di questo mondo. Un culto plasmato su tali paradigmi non può che incoraggiare un ideale ascetico di fuga dal mondo. Nello spirito della riforma liturgica, inaugurata dal concilio Vaticano II, l'azione contemplativa si immerge invece nel divenire della storia e trova il suo vero luogo nella mutevolezza; il che implica una serie di riforme nella nostra tradizione.
“Un affascinante viaggio nell’arte cristiana”
(Enzo Bianchi)
È possibile rappresentare Dio? Quale significato può avere nel nostro mondo contemporaneo, dove la parola “Dio” non è più quella certezza che era nei secoli passati? E quali rischi può correre il senso della divinità e della trascendenza? L’autore affronta i diversi aspetti delle immagini religiose oggi, alla luce della difficoltà di rappresentare Dio nell’arte: egli riesce così a “parlare l’immagine”, a immergerla in quella fonte che sono i versetti della Scrittura e gli scritti dei padri. Attraverso le sue descrizioni, le immagini di ispirazione cristiana acquistano nuova luce e si fanno vita agli occhi del lettore.
François Bœspflug (1945), studioso di storia dell’arte e teologo, da più di trent’anni conduce una ricerca iconografica senza precedenti. Professore all’Università di Strasburgo, ha pubblicato numerosi studi sulla storia di Dio nell’arte.
A distanza di nove anni dalla pubblicazione del volume "Pietà popolare e liturgia. Teologia, spiritualità, catechesi, cultura" (che prendeva in esame l'importante ruolo che la pietà popolare ricopre nel tessuto culturale ed ecclesiale, con una sezione dedicata alla regione Calabria) si è ritenuto opportuno proporne una nuova edizione, riprendendo le tematiche di maggior interesse in quanto la sfida della pietà popolare costituisce per la Chiesa di oggi una fondamentale opportunità di formazione e di evangelizzazione. In particolare questo 69° volume della collana Monumenta Studia Instrumenta Liturgica, prende in esame il rapporto tra la liturgia, che costituisce l'essenza del culto cristiano, e tutte quelle manifestazioni religiose che caratterizzano la pietà popolare, focalizzandosi su come questo rapporto si sia evoluto con i mutamenti della società contemporanea. Il libro risulta dunque un utile strumento per tutti gli educatori del mondo ecclesiastico, affinché possano attivare un insieme di percorsi formativi, in stretto dialogo con la celebrazione liturgica, volti a coinvolgere maggiormente il fedele.
A parecchi decenni dalla fondazione, avvenuta nel 1940, la comunità di Taizé continua ad attirare un numero sempre crescente di giovani da ogni parte del mondo. A pochi passi da Cluny, in terra romanica e monastica, la collina della Borgogna risuona di una vitalità spirituale sempre sorprendente: una «piccola primavera», come la definì Giovanni XXIII. Questo calendario, di comodo formato, può essere appeso oppure usato come segnalibro staccando le pagine. Ogni mese una pagina, con una foto che racconta un momento di vita della comunità e una preghiera.
Educare non significa moltiplicare le parole, ma trasmettere dei valori attraverso l’esperienza. I figli conoscono l’amore dei genitori e apprendono uno stile di vita sperimentandolo attraverso i rapporti familiari. Allo stesso modo la madre Chiesa genera i suoi figli, fa loro conoscere l’amore di Dio e li educa alla vita secondo lo Spirito in modo particolare attraverso l’esperienza sacramentale, cioè attraverso la liturgia. Essa, infatti, costituisce «la prima e per di più necessaria sorgente dalla quale i fedeli possano attingere uno spirito veramente cristiano» (SC 14). Pertanto non ci può essere una corretta comunicazione della fede senza un uso corretto del linguaggio simbolico della liturgia. Nella celebrazione liturgica i gesti, gli atteggiamenti, le cose, i luoghi, le persone, la musica, il canto non hanno nulla da spartire con la spettacolarità che gratifica i sensi, ma non cambia il cuore. Il linguaggio simbolico della liturgia è lo strumento con il quale Dio parla al suo popolo e lo educa alla vita in Cristo.
Questo libro esce in nuova edizione con un’appendice sulla forza educativa della liturgia e sull’arte del celebrare e si presenta come un utile strumento per quanti intendono partecipare al culto della Chiesa attivamente, consapevolmente e fruttuosamente. Potrà essere di particolare aiuto a sacerdoti, collaboratori laici, gruppi liturgici e catechisti che intendono collaborare con competenza alla missione evangelizzatrice della Chiesa.
L'autore
Silvano Sirboni è presbitero e parroco nella diocesi di Alessandria, di cui è anche direttore dell’Ufficio Liturgico. Si è specializzato in liturgia presso l’Institut Catholique di Parigi. È docente di liturgia presso il SIT di Alessandria, affiliato alla Facoltà teologica di Milano. È condirettore di Rivista di Pastorale Liturgica. Collabora a diverse riviste, tra le quali Servizio della Parola, Vita Pastorale, La vita in Cristo e nella Chiesa, Famiglia Cristiana. Autore di numerosi articoli e libri,
ha pubblicato presso le Edizioni San Paolo: La Grande Settimana. Conoscere, celebrare vivere la Settimana santa; L’Avvento. Conoscere, celebrare e vivere la speranza cristiana; Cosa sono i sacramenti?; Il linguaggio simbolico della liturgia. I segni che manifestano e alimentano la fede. Presso l’editrice Queriniana: Beati gli invitati alla cena dell’Agnello. Conoscere, celebrare e vivere la Messa.
La categoria di simbolo da tempo è al centro di una vasta riflessione: fa incrociare diverse discipline e interseca problemi molto lontani. Questo libro vuol essere una maneggevole introduzione al tema e insieme una base di partenza per riflessioni ulteriori, in campo filosofico e teologico: infatti proprio dalla “questione simbolica” passano oggi alcune delle strade più promettenti per la filosofia e la teologia a venire.
Gli autori
Stefano Biancu insegna etica presso l’Università di Ginevra ed è professore a contratto presso l’Università Cattolica di Milano. Dottore di ricerca in filosofia e scienze umane (2006) e in teologia (2010), ha pubblicato La poesia e le cose. Su Leopardi (Milano 2006) e Saggio sull’autorità (Milano 2012), oltre a numerosi saggi su riviste internazionali. Ha recentemente curato i volumi: L’uomo e la rappresentazione. Fondazioni antropologiche della rappresentazione mediale e dal vivo (2012); Culpabilité et rétribution: essais de philosophie pénale (2011); Autorità. Una questione aperta (2010). Direttore responsabile di Munera. Rivista europea di cultura, dal 2012 collabora con il Centro per le Scienze Religiose della Fondazione Kessler di Trento. Andrea Grillo, padre di Margherita e Giovanni Battista, è professore ordinario di teologia dei sacramenti e filosofia della religione presso il Pontificio Ateneo Sant’Anselmo in Roma. Insegna liturgia presso l’Istituto di Liturgia Pastorale dell’Abbazia di Santa Giustina in Padova, presso l’Istituto Augustinianum in Roma e presso l’Intitut Superieur de Liturgie di Parigi. Tra le sue pubblicazioni: Riti che educano. I sette sacramenti, Assisi 2011; Introduzione alla teologia liturgica. Approccio teorico alla liturgia e ai sacramenti cristiani, Padova 1999 (2a ed. 2011); Grazia visibile, grazia vivibile, Padova 2008; Oltre Pio V, Brescia 2007.
Si tratta di una riflessione semplice, immediata, sulle parole dell’Ave Maria, frutto di esperienza personale di credente che sente il bisogno di comunicare ad altri le risonanze che la preghiera a Maria suscita in lei.
Dieci capitoli costituiti dalle parole: Ave Maria, piena di grazia, il Signore è con te, che esprimono la fede in Gesù Salvatore figlio di Maria; due
di lode – benedetta fra le donne, benedetto il frutto del tuo seno, cinque di invocazione, Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte; l’Amen conclude in una visione di fede e di speranza. Ogni capitolo è introdotto da un brano del Magistero, scelto dal capitolo 8 della Lumen gentium, dalla Marialis cultus, dalla Redemptoris Mater e dai discorsi/omelie di Benedetto XVI. I brani, oltre a offrire una chiave di lettura dei singoli capitoli, aiutano a meglio collocare la devozione popolare mariana sul terreno solido della teologia conciliare e post-conciliare.
L’AUTRICE
Giovanna Di Luciano, già docente di religione nella scuola superiore, laureata in pedagogia e in scienze religiose; attualmente si occupa di progetti per le missioni, in particolare a favore dei bambini.