I tre figli di Fedor Karamazov, un vecchio malvagio e dissoluto, sono molto diversi tra loro. Dmitrij, detto Mitja, odia il padre perché vuole conquistare col suo denaro Grusenka, una bella mantenuta da lui amata. Ivan è un filosofo dell'ateismo e un raffinato intellettuale. Alesa, il più giovane, è novizio in un convento e si trova costretto a tornare a casa per il precipitare degli eventi. Infine un quarto figlio illegittimo è Smerdiakov, epilettico e tenuto in casa come un servo. Il vecchio viene ucciso, è accusato del delitto Mitja, ma Smerdakov confessa a Ivan di essere lui il colpevole, poi si impicca. Mitja viene condannato ai lavori forzati, Ivan è colpito da una febbre cerebrale, Alesa riprende con alcuni giovani la via della spiritualità.
Sono i giorni decisivi che seguono l'8 settembre '43. L'Italia è un paese allo sbando. Si combatte per mettere fine a un conflitto. E si combatte casa per casa, paese per paese. I destini di molti si incrociano. Il romanzo fa perno intorno alla vicenda di Solidea e Rinaldo e al loro amore. Che è appena cominciato quando lui entra nelle fila partigiane, e lei deve difendersi dall'ingiuria della violenza: catturata dai fascisti, per salvarsi la vita, Solidea diventa l'amante di un ufficiale tedesco. La storia dei due, destinata a drammatici sviluppi, si incrocia con quella di tanti altri personaggi; storie che Silvia Di Natale intreccia con il tono epico-lirico del suo "Kuraj". La scrittrice, nata a Genova, vive in Germania dal 1975.
Yasmine Ghata narra, con una lingua fluida, sinuosa ed elegante, la storia della vita di Rikkat Kunt, calligrafa all'Accademia di Belle Arti di Istanbul, intrecciandola con quella della Turchia e delle sue più profonde radici culturali. L'elogio dell'arte della calligrafia, centrale nella cultura islamica (che vieta la riproduzione delle figure umane), suggerisce un accesso al divino attraverso la bellezza e la gioia anziché la jihad e il martirio: il piacere della mano che impugna il calamo e gli odori inebrianti di inchiostri antichissimi scongiurano la lama del folle di dio o il fumo del tritolo dei kamikaze.
Il paesaggio è insieme luogo della vista, della memoria e dell'affetto: ogni sguardo incontra un paesaggio, ma al contempo lo ricrea fino a idealizzarlo. Visione e sentimento si muovono insieme, creando una sorta di benefico cortocircuito fra bellezza ed emozione, fra immagini e affetti. Raffaele Dilani, docente di storia dell'Estetica all'Università di Bologna, ci accompagna alla scoperta e al piacere di "guardare" davvero, in un viaggio attraverso i secoli e attraverso i luoghi. Scandito in quattro tappe (I piaceri del turista illuminato; Il mito dello sportivo; Scenari di bellezze naturali; La contemplazione del paesaggio), questo libro insegna a riscoprire una contemplazione nuova e consapevole delle forme che chiamiamo mondo.
Il titolo originale del romanzo "Hagoromo" (letteralmente: abito di piume) indica un particolare tipo di kimono leggerissimo con dei lunghi nastri indossato dalle tennyo, sorta di donne-angelo, che serviva per volare tra il mondo terreno e l'aldilà. Il ritorno di Hotaru, la protagonista di questo struggente romanzo, nel paese natale rappresenta il suo hagoromo, un vestito che le permette di librarsi in volo alleggerita dal dolore per la perdita della persona amata.
Giornalista in pensione, rimasto vedovo con i figli ormai grandi e indipendenti, Ollivier decide di realizzare un sogno che ha tenuto a lungo nel cassetto, percorrere a piedi la mitica Via della Seta da Istanbul fino a Xi' Changan. Viaggiatore attento e curioso, Ollivier si trasforma in narratore e intrattiene il lettore con una prosa semplice e garbata ma di grande effetto. Dopo "La lunga marcia" e "Verso Samarcanda", in questo terzo volume l'autore narra la parte più impegnativa del suo viaggio, l'ultimo tratto a piedi verso la Cina.
Jacopo Reali, diciottenne livornese, racconta una delicata e appassionata storia d'amore con una scrittura spontanea e semplice. Il romanzo fa parte di una nuova collana, "Bill-Dung-Sroman", dedicata a un periodo particolare della vita dell'uomo: l'adolescenza. Metafora delle grandi e faticose trasformazioni che il mondo sta vivendo, oggi il momento esistenziale dell'adolescenza si è dilatato fino a occupare gran parte della vita di tante persone. E poiché l'adolescenza è ormai tracimata ben oltre l'età anagrafica, dilatandosi fino a trent'anni e oltre, la collana non presenta solo romanzi scritti da giovani ragazzi, ma anche da autori più adulti che raccontano questo periodo della vita, la formazione e la crescita.
Sir Ranulf Pagnell, il cavaliere del re, muore in Francia in circostanze misteriose. Le accuse ricadono su William Wykeham, il vescovo di Winchester che ha fallito i negoziati per la sua liberazione e ora accompagna la sua salma a York, città natale del cavaliere. Subito dopo l'arrivo, la vita stessa di Wykeham viene messa in pericolo. Owen Archer viene così incaricato di vegliare sull'incolumità del vescovo. Il compito si rivela difficile quando tra le rovine della casa viene ritrovato il cadavere della levatrice che si era presa cura di Lucie, la moglie di Owen, dopo la caduta che le era costata la perdita del figlio che portava in grembo. Ma sarà proprio grazie all'aiuto di Lucie che Owen riuscirà a risolvere il caso...
Vent'anni fa una bambina è stata trasformata in una torcia umana. Il suo assassino, reo confesso, è tutt'ora in carcere. Perché, allora, un misterioso individuo perseguita Carol Chamberlain, la detective che si era occupata del caso, sostenendo di essere lui il responsabile del delitto? Carol, ormai in pensione, si rivolge a Tom Thorne in cerca di aiuto. E l'ispettore scopre che quella che sembrava una vicenda ormai sepolta, è inestricabilmente legata al presente. Un presente fatto di ulteriori omicidi, vendita di essere umani, ricatti mafiosi. Quando una X, la stessa che ha ritrovato tracciata con il sangue sulla schiena delle vittime, compare sulla sua porta, Thorne capisce che da un caso apparentemente dimenticato sta per levarsi un nuovo incendio.
Effie, moglie del pittore Henry Chester, era solo una bambina quando lui l'ha scelta come suo soggetto preferito e ha iniziato a plasmarla ed educarla. Ora sembra la sposa ideale ma, spesso malata, lenisce le sue sofferenze con il laudano e stringe amicizia con Fanny, maîtresse di una casa di appuntamenti presentatale dall'amante. Dieci anni prima la figlia di Fanny, Marta, era stata uccisa proprio il giorno della visita settimanale di Henry Chester al bordello. Insieme, Fanny e Effie decideranno di vendicarsi, di far valere i propri diritti senza risparmiare il ricorso allo spiritismo. Dall'autrice di "Chocolat" una storia densa di fascino e complicità ambientata nell'Inghilterra vittoriana.