La storia di Zeno Cosini, inetto a vivere: una specie di marionetta tirata da fili che quanto più egli indaga, gli sfuggono. Una coscienza inutile a mutare un destino che sembra ineluttabile. E' il capolavoro di Svevo, la prima storia italiana dove entra prepotentemente in scena la psicanalisi come coprotagonista; forse il più grande romanzo del Novecento italiano e uno dei maggiori della letteratura europea di questo secolo.
I Malavoglia è un romanzo che nasce da una profonda riflessione sulle strategie della letteratura. Questa edizione ricostruisce nell'introduzione e nell'appendice la storia del testo attraverso le sue fasi e i suoi mutamenti. L'ampio commento a pie' di pagina sottolinea l'organizzazione delle sequenze e la funzione dei motivi, individua le voci principali del romanzo e i controcanti interni e fornisce gli elementi per comprendere i congegni della macchina narrativa. Vi è anche un Indice dei proverbi citati nel testo che documenta i rapporti dello scrittore con la cultura popolare.
Il Meridiano propone due romanzi di vaste proporzioni e di assoluto fascino, nei quali la tecnica balzachiana del "ritorno dei personaggi" mette in scena il bel poeta Lucien de Rubempré. Nel primo, "Illusioni perdute", le vicende di Lucien, volubile e sventato, cerca fortuna, affidandosi alla propria penna, a Parigi, dove, dopo un breve periodo nella Boheme studentesca del Quartiere latino, si lascia sedurre dal brillante ed effimero mondo del teatro e del giornalismo. In "Splendori e miserie delle cortigiane", la sua storia prosegue tra l'appartamento della cortigiana Esther, redenta dall'amore per Lucien, i teatri e i salotti dell'aristocrazia, per concludersi nelle tetre celle della Conciergerie, in una Parigi popolata da furfanti, cupa e dissoluta.
In omaggio a Pasolini, artista poliedrico e controverso, un volume di testi e immagini che traccia una biografia fondata esenzialmente su scritti dello stesso Pasolini: poesie, diari, romanzi, saggi... Ai testi si affianca un gran numero di fotografie, provenienti dall'archivio privato della famiglia e in buona parte inedite, che rivelano un Pasolini nuovo, sovente colto nella sua dimensione intima e famigliare oltre che in quella pubblica e mondana. Con preziosi materiali dedicati agli anni giovanili, all'impegno civile, al rapporto con il cinema e la letteratura, Album Pasolini è un libro che permette di conoscere in profondità tutte le sfumature del mondo di uno degli intellettuali più discussi, ma anche più amati del Novecento.
García Márquez ha saputo innestare i modi e il respiro del grande romanzo ottocentesco nella realtà politica dell'America latina. In questo volume, curato da Rosalba Campra, sono raccolti i testi narrativi scritti tra il 1955 e il 1967. Introduzione di Cesare Segre.
Mirabelle, la commessa del titolo, se ne sta tutto il giorno dietro il bancone di un grande magazzino. Se fosse a una festa, si direbbe che "fa tappezzeria": nessuno che noti lei o la sua merce. Mirabelle è giovane e carina, ma è anche troppo timida, ha un'aria vagamente démodé e indossa abiti poco appariscenti. E proprio perché "non è" (non è all'ultimo grido, non è aggressiva, non si dà arie, non cerca di apparire diversa) finisce per essere attraente. Con la sua spontaneità incanta un uomo d'affari ricco di soldi e potere, che ha il doppio dei suoi anni. Per entrambi innamorarsi significa imparare un linguaggio sconosciuto con conseguenze ora comiche ora serie.
Immaginate un condominio, un condominio molto sui generis, che si allarga o si restringe, che è un palazzo con tanto di portiere, che è un quartiere (ma debordante), che è una città (con molti elementi partenopei) e finisce per ospitare tutta la sgangherata Italia dell'ultimo decennio. Montesano procede per tipologie chiamando all'appello il suddito televisivo, il consumatore globale, l'uomo medio assoluto, lo schiavo della pubblicità, e poi i risanatori dell'economia nazionale, i venditori di lavoro, i venditori di spiagge... Il libro prende le mosse dalla collaborazione dell'autore con "Il Mattino" su cui molti di questi severi (ma anche divertiti) esercizi di satira sociale hanno trovato una prima forma e una prima sede.
Quando uno nasce, non sa chi è. E se non c'è nessuno che glielo dice, la vita diventa una bella complicazione. Lei, per esempio, non sapeva chi era, perché quando era nata, rotolando giù dal camion di Jack il Camionista, si era ritrovata sola e aveva scambiato per sua madre una pantofola di pelo. Una calda pantofola accogliente, dentro la quale si era accoccolata sognando di non essere ancora nata. In fondo, era contenta di avere questa mamma. E tutto sarebbe rimasto per sempre così, se non avesse voluto conoscere il mondo e non avesse continuamente incontrato qualcuno che le chiedeva: "Che animale sei?" Finché un giorno si ritrovò alla scuola della maestra Tolmer, che aveva una profonda convinzione, e cioè che tutto a questo mondo passa, anche le domande.
Il libro contiene trentatré favole scritte da Guareschi e scelte dai figli dello scrittore, con l'aiuto di Guido Conti che ne ha scritto la prefazione. Il lettore corre libero nell'Eden del Boscaccio assieme a Chico e alla masnada dei suoi fratelli; sente, angosciato, l'urlo di terrore di Mario, il ragazzino che si arrampica sul pilone dell'alta tensione e precipita nel grande fiume; ritrova la pace nella brigata di nove figli di Marcella, orfani di padre, ma con una madre che riesce a tenerli tutti con sé. Alle favole si aggiunge un "fumetto" inedito, "Ciccio Pasticcio e i due compari", disegnato e scritto da Guareschi e pubblicato nel 1943 quando lui era internato militare nel Lager di Czestochowa in Polonia.
Per sfuggire alle persecuzioni che colpiscono i cristiani copti in Egitto ai primi del Novecento, una ragazza di Assuan è costretta dal padre a sposare un musulmano. Inizia così il lungo viaggio avventuroso che la porterà dall'Egitto meridionale fino ad Haifa, in Palestina, per conoscere il suo promesso sposo. Sullo sfondo di una regione del mondo dilaniata dai conflitti, la protagonista fa i conti con la disperazione di un popolo privato non solo della terra ma anche della sua identità. E, giorno dopo giorno, impara a resistere alla violenza costruendo intorno a sé una fitta rete di legami solidali. Rula Jebreal, araba palestinese con passaporto israeliano, è giornalista di La7, dove conduce il telegiornale e il programma di approfondimento Pianeta 7.
Dopo aver raccontato in "Mezzanotte nel giardino del bene e del male" il fascino di Savannah, la città sull'Oceano Atlantico in Georgia, John Berendt decide di dar voce al mistero, alla magia, alla decadenza di Venezia, eterna vittima di stereotipi e luoghi comuni. Il suo libro è l'anatomia di una città di maschere e di enigmi, di un labirinto di calli e canali, di un immenso museo dove i tesori vanno in briciole. Il filo conduttore sono le vicende del Gran Teatro La Fenice, distrutto da un catastrofico incendio doloso il 29 gennaio 1996. Berendt arriva a Venezia tre giorni dopo, ed è testimone dello sgomento della cittadinanza, delle indagini, della tormentata ricostruzione.