Il volume, attraverso l'approfondimento di qualificati studiosi, cerca di cogliere il contributo offerto alla costruzione della nazione dell'Azione cattolica, che è stata la prima realtà associata a sorgere all'indomani dell'unificazione del Paese, quando ancora il processo non si era completato, e a fregiarsi del titolo "italiana", quando ancora l'intransigentismo improntava l'atteggiamento del mondo cattolico verso i "fatti compiuti". La raccolta di saggi non intende ripercorrere la storia della più antica associazione ecclesiale, ma piuttosto mettere a fuoco alcuni passaggi significativi, che hanno concorso a "fare l'Italia". La serie di istantanee che si susseguono lasciano intravedere un filo rosso che si distende lungo l'intero arco temporale dell'Italia unita: per quanto subita, contrastata, accettata, compenetrata, guidata, la storia della nazione non è pienamente comprensibile se non si tiene adeguatamente conto del contributo offerto ad essa dall'Azione cattolica italiana.
Il testo raccoglie tutti i discorsi, i messaggi, gli indirizzi di saluto che Benedetto XVI ha rivolto all'Azione Cattolica (e anche al Fiac e agli altri movimenti della famiglia associativa) negli otto anni del suo pontificato: dagli incontri con i ragazzi dell'Acr alle Assemblee nazionali, da "C'è di più" ai 140 anni dell'Ac. L'attenzione e l'affetto del Papa per l'associazione traspaiono in ognuna di queste pagine, ricche di messaggi importanti, accomunate da un invito forte: "Siate scuola di santità e di evangelizzazione".
Il volume ripercorre, attraverso l'apporto di qualificati studiosi, l'intera parabola biografica di «don» Antonio Zama, inquadrata incisivamente nel saggio introduttivo di A. Monticone, che ne mette in luce il rilievo avuto nella storia religiosa e civile del Novecento italiano. U. Parente si concentra sulla stagione della formazione nella Chiesa di Napoli. E. Salvatore approfondisce la figura di biblista che si consuma tra «la cattedra e la gente». Il contributo di P. Trionfini si sofferma sul lungo assistentato fucino, che si dipana dal 1949 al 1967, sulla scia dei "grandi" assistenti degli universitari cattolici, da Montini a Costa, fino a Guano. L. Rolandi delinea l'apporto di Zama nella ricezione del Vaticano II, come «vescovo del Concilio e per il Concilio», offrendo l'ideale testimone alla corposa ricostruzione del decennio (1967-1977) come ausiliare di Napoli, proposta da R. Violi. Il periodo dell'episcopato alla guida delle diocesi di Sorrento e di Castellammare di Stabia (1977-1988) è stato indagato da A. Cioffi, che ha messo in evidenza il peculiare stile di governo di Zama. F. Sportelli ha messo a fuoco con taglio originale la partecipazione di Zama alle istituzioni collegiali della Conferenza Episcopale Italiana e della Conferenza Episcopale Campana, nell'effervescente stagione del post-concilio. A E. Preziosi si deve l'approfondimento del ruolo esercitato all'interno del comitato istituito per «assistere» l'Università Cattolica del Sacro Cuore nel momento delicato del suo rinnovamento statutario. L'ideale ricostruzione biografica è sviluppata sulla base di una ricca documentazione, in particolare attingendo al fondo archivistico dello stesso Zama, di cui, nel volume, offre un'accurata panoramica S. Ferrantin. Nell'insieme, emerge un profilo a tutto tondo della figura di «don» Antonio Zama, nel contesto delle trasformazioni della Chiesa e della società civile nel corso del Novecento. Il volume, frutto di un progetto di ricerca promosso dalla Fondazione Fuci e dall'Istituto per la storia dell'Azione Cattolica e del Movimento Cattolico in Italia «Paolo VI» è stato curato da Gaetano Crociata e Paolo Trionfini, che sono rispettivamente il segretario generale e il direttore dei due enti. Con il volume dedicato alla vicenda biografica di «don» Antonio Zama si inaugura una collana destinata ad accogliere testi, studi e ricerche sulla storia della FUCI, la Federazione Universitaria Cattolica Italiana, e del movimento cattolico. Nel promuovere l'iniziativa, la Fondazione Fuci, che all'atto della sua costituzione, nel 1995, ha avuto conferito l'archivio storico della Federazione, intende proseguire un percorso di salvaguardia e valorizzazione delle fonti documentali che si preannuncia non breve né facile. Un percorso d'altronde necessario perché solo muovendo dalle fonti, per lo più inedite, sarà possibile conseguire più ampi risultati ed acquisire più fondate interpretazioni. L'avvio della collana è perciò anche un progetto di recupero della memoria, di cui il presente volume evidenzia non solo l'approccio metodologico ma anche l'intento programmatico della collaborazione con istituzioni che si prefiggono analoghe finalità. A partire dall'Istituto per la storia dell'Azione cattolica e del movimento cattolico in Italia «Paolo VI», fondato nel 1977, dove sono depositati i propri fondi archivistici, con il quale si è progettata una serie di ricerche, le cui risultanze saranno ospitate in questa collana. L'Istituto «Paolo VI», che conserva un vasto patrimonio archivistico sul movimento cattolico italiano, si sente fattivamente impegnato in questo progetto, per consolidare il filone di ricerche che lo caratterizza su esperienze e figure significative della storia religiosa e civile del Paese.
L'impegno nella scuola, l'amore per l'Azione cattolica, il deserto algerino, l'approdo di Spello. Una vita dalle molteplici angolazioni quella di Carlo Carretto, che ora possiamo leggere grazie alle analisi puntuali di studiosi ed esperti, ma anche con la testimonianza diretta e appassionata di chi ha vissuto insieme con lui. E, attraverso l'esperienza di Carretto, si riesce a vedere in controluce la storia della Chiesa e dell'Italia nel Novecento.
Con i contributi di Ernesto Preziosi, Luciano Caimi, Paolo Trionfini, Leonardo De Mola, Augusto D'Angelo, Mario Casella, Giorgio Campanini e Gian Carlo Sibilia.