
Fra le innumerevoli agiografie di santa Rita da Cascia (1381-1457), questa si distingue per la sua lineare semplicità. I fatti salienti della vita di Rita vengono raccontati in modo coinvolgente e immediato: la nascita da genitori in età avanzata, il miracolo delle api su lei neonata, il suo matrimonio con il giovane ufficiale, la nascita di due gemelli, la morte violenta del marito e la morte per malattia dei figli, da lei invocata per non permettere che si macchiassero del sangue della vendetta, la sua entrata nel convento delle suore agostiniane di Cascia, il segno della spina sulla fronte, il miracolo della fioritura della rosa in pieno inverno. Originale è l’accorgimento di far raccontare la storia a un falegname contemporaneo di Rita: Cecco Barbari, realmente citato nei documenti dell’epoca. Persona schietta e di assoluta semplicità di cuore, egli rimane colpito dall’eccezionalità e dalla modestia di questa figura femminile, in cui la forza di carattere e l’intensità della fede raggiungono alti vertici. La scelta di dare voce a questo personaggio è stata determinata dalla volontà di rendere il racconto
più semplice e diretto possibile, comprensibile anche ai più piccoli. La voce narrante ha permesso di ricostruire ambienti, situazioni storiche e personaggi con maggiore e più diretta credibilità.
L’AUTORE
Nato in provincia di Caserta nel 1952, vive e lavora a Viareggio (Lucca). Poeta e scrittore, ha lavorato come autore radiofonico per diversi anni in radio private ed emittenti televisive. Autore non convenzionale e creativo, ha pubblicato svariati libri, soffermandosi prevalentemente sulle storie di vita delle persone comuni e su quelle dei santi. Da sempre affascinato e devoto
a santa Rita da Cascia, ha pubblicato Margherita Lotti. Santa Rita da Cascia (San Paolo, 2011), tradotto anche in portoghese.
È la prima biografia di Caterina da Siena, scritta poco più di un decennio dopo la sua morte. L’opera di Raimondo si presenta suddivisa in tre parti con due prologhi. Le parti prima e seconda formano un’unità in sé completa e rispettano uno schema di composizione omogeneo con l’indicazione precisa, al termine di ogni capitolo delle fonti a cui l’autore ha attinto. Si comprende bene che Raimondo portò a termine soltanto a fatica la terza parte, dedicata alla morte
e alla santità di Caterina, infatti, dopo aver trattato già nel capitolo secondo delle morte di Caterina, per mantenere la struttura generale dell’opera, dovette riempire i capitoli successivi con la sua traduzione latina di parti del Libro della divina dottrina, con il cosiddetto Testamento spirituale e con storie di miracoli successivi alla morte della santa, fino a che nel capitolo conclusivo, poté ricapitolare l’intera vita. In questo capitolo inserisce un’ampia relazione della missione politica di Caterina a Firenze, che egli aveva dovuto già trattare nella seconda parte per la sua funzione narrativa». «È la vita di una santa da Raimondo conosciuta e diretta per sei anni! E quale santa!» (Taurisano). Vita ascetica, opere di pietà, estasi mistiche, opere di mediazione politica e di pace tra famiglie e stati, opera di conversione verso i grandi, papi compresi! Questa è la biografia di Caterina.
Caterina è stata proclamata “Dottore della Chiesa” nel 1970 e “compatrona d’Europa” nel 1999.
L’AUTORE
Raimondo da Capua, o delle Vigne (1330 ca. - 1399), dell’Ordine dei Frati Predicatori, divenne Maestro Generale dell’Ordine stesso nel 1380 e ne promosse una radicale riforma. Dopo fra Tommaso della Fonte fu il principale confessore e allo stesso tempo discepolo di santa Caterina da Siena, di cui redasse in latino tardo medievale la biografia (Legenda maior, 1393) che contribuì notevolmente a diffonderne il culto.
IL CURATORE
Angelo Belloni è nato a Modena e svolge il ministero presbiterale nella Diocesi di Novara. Ha conseguito il dottorato in teologia presso la Pontificia Università San Tommaso in Roma. Ha curato diverse pubblicazioni sulla vita le opere e la spiritualità di S. Caterina da Siena.
LA TRADUTTRICE
Antonietta Lamorte è nata a Melfi (Pz) si è laureata in lettere e filosofia all’Università di Napoli. Ha accompagnato la carriera di insegnante con quella di scrittrice e di studiosa dell’opera cateriniana. Ha pubblicato diverse opere di carattere agiografico e di spiritualità.
Bel libro fotografico per ricordare l’evento dell’Ostensione dei resti mortali di sant’Antonio iniziato la sera del 14 febbraio 2010, nella Cappella delle reliquie (Basilica del Santo), quando uno stuolo di religiosi francescani e alcuni laici e amici scrutano la sagoma ossea del corpo del Santo. Da lunedì 15 a sabato 20 febbraio 2010, sei giorni di ininterrotto pellegrinaggio hanno portato più di 200.000 fedeli in Basilica. Le foto scattate da Nicola Bianchi, a perenne memoria dell’evento, attestano con discrezione, solennità e realismo l’autenticità di questa vicenda umana, di fede e di grazia.
Una straordinaria testimonianza dell'apertura di Giovanni XXIII alle culture diverse, nel 50° anniversario della scomparsa del Papa del Concilio. Monsignor Roncalli, il futuro Papa Giovanni XXIII, è nunzio in Turchia, a Istanbul, dal 1935 al 1945, fine della II guerra mondiale. Vi arriva dopo essere stato nunzio in Bulgaria e prima di essere nominato a Parigi. Con Roncalli la nunziatura diviene il centro della comunità cattolica di Istanbul, in una ritrovata vitalità della minoranza cristiana. Al tempo stesso Roncalli diviene "amico" delle autorità turche, e mette così le basi per l'apertura ufficiale delle relazioni diplomatiche tra Santa Sede e Turchia. Ad esse lavorerà anche in seguito, come nunzio a Parigi e poi come Papa. Oltre al dialogo amicale col mondo turco e islamico, Roncalli avrà modo di salvare moltissimi ebrei dalla deportazione nazista, favorendo anche la convivenza della comunità ebraica locale con i Turchi. Oggi nella Turchia islamica Giovanni XXIII è chiamato il "Papa turco". Prefazione di Paolo Branca, postfazione di Loris Francesco Capovilla.
Dalla penna dello scrittore polacco Jan Dobraczynski, un romanzo sulla grande figura di sant'Antonio da Padova, il santo canonizzato più rapidamente nella storia della Chiesa. Viaggiò molto, vivendo prima in Portogallo quindi in Italia e ascoltò di persona san Francesco d'Assisi in Francia. Dotato di grande umiltà, ma anche di grande sapienza e cultura, mostrò valenti doti di predicatore. Antonio fu incaricato dell'insegnamento della teologia, inviato dallo stesso san Francesco a contrastare la diffusione dell'eresia catara in Francia. Fu poi trasferito a Bologna e quindi a Padova. Morì all'età di 36 anni.
"Su questo santo era già stato detto tutto (anche se pochi lo conoscono a fondo). Così, ho deciso di fare una 'autobiografia', facendo parlare il santo in prima persona. Ed evidenziando quel che di lui nessuno conosce: la demonomachia, per esempio (le sue lotte col demonio). Di questo 'santo dei miracoli' in genere si pensa che sia bravo a far ritrovare le cose perdute. Ma non si spiega perché, dopo la Madonna, è quello che ha il maggior numero di luoghi e città intitolati al suo nome. Non c'è chiesa che non abbia una sua immagine. Nessuno conosce le sue lotte contro gli eretici catari, né il fatto che sia stato lui a convincere san Francesco a permettere lo studio ai francescani. Lo sapevate che è anche Dottore della Chiesa? Nemmeno si conosce la sua personale crociata contro l'islam. Il risultato è un libro che si legge come una fiction, perché i colpi di scena non mancano. Ma è tutto vero." (Rino Cammilleri)
Crescere nelle virtù, cioè intraprendere un percorso di crescita umana e cristiana, è affascinante ma molto difficile da realizzare. Meglio affidarci a un maestro - Francesco di Assisi - che nel corso della sua esistenza ha cercato con tutte le forze di vivere una profonda esperienza di vita "virtuosa", seguendo la parola e l'esempio di Gesù Cristo. Il suo componimento noto come "Saluto alle Virtù" - la cui analisi e commento sono il tema portante di queste pagine -, si propone di indicare ad ogni uomo un autentico itinerario verso la gioia.
San Francesco testimonia un grande amore per gli angeli. Questa pubblicazione raccoglie i brani più belli e significativi, tratti dalle Fonti francescane, che testimoniano come la vita di Francesco sia sempre stata segnata dagli Spiriti celesti.
La fede, la speranza e la carità nelle parole di papa Francesco e del Santo di Assisi. I loro testi, messi a confronto, rivelano una comunanza di idee, intenzioni e priorità; una sintonia che nasce dalla passione per il Vangelo. Per scoprire che gli uomini di Dio parlano tutti lo stesso linguaggio.
Cinquant'anni anni fa moriva Papa Giovanni XXIII. Un uomo uscito da un piccolo borgo sconosciuto ed entrato nella storia della Chiesa e dell'umanità. Come spesso accade, i primi a riconoscere lo spessore della sua fede e l'ampiezza della sua bontà, sono stati gli umili e i semplici, persone guidate da un infallibile fiuto spirituale, che hanno percepito in lui un autentico profumo evangelico. A mezzo secolo di distanza, questo libro vuol raccontare l'agonia e la morte di Papa Giovanni attraverso gli occhi, i sentimenti, le parole, le lacrime di un centinaio di qualificati testimoni che, avendolo amato in vita, in quelle ore struggenti hanno voluto esprimere la loro vicinanza e il loro affetto a una delle persone più vicine al Papa, mons. Loris Francesco Capovilla, suo segretario.
A mezzo secolo dalla scomparsa di Papa Giovanni XXIII, un testo inedito sulla vita di uno dei pontefici più amati, capace di incidere come pochi sulla vita religiosa ma anche sulla politica del ventesimo secolo. José Luis Gonzàlez-Balado, avvalendosi della collaborazione di Mons. Loris Francesco Capovilla, segretario particolare di Papa Giovanni, ripercorre la vita di Angelo Roncalli attraverso ricordi e testimonianze per larga parte mai divulgati prima d'ora: dall'infanzia a Sotto il monte (BG) agli studi in seminario a Bergamo, dalla nomina a Patriarca all'elezione al soglio di Pietro. Ne emerge il ritratto di un uomo mite e disponibile ma molto determinato, capace nei sette anni del suo pontificato (1956-1963) di dare un forte impulso di rinnovamento alla Chiesa, ispirando le riforme del Concilio Vaticano II. Un libro per riscoprire una figura entrata nell'immaginario tra i giganti del Novecento, con l'umiltà che la contraddistingueva e che gli fece guadagnare il soprannome di Papa buono.