
In questa biografia l’autore lascia che sia la protagonista stessa a raccontarsi. Ne nasce così una sorta di "autobiografia", possibile grazie ai molti scritti che Chiara Lubich ha lasciato: appunti, diari, lettere, interviste… Numerosi gli inediti. Ciò consente di entrare nell’intimo del suo vissuto, nelle esperienze più profonde, dagli inizi fino al 1962, quando la sua "Idea" raggiuge il primo riconoscimento ecclesiale.
In un mondo che predica la velocità, venera il "tutto e subito" ed è schiava della possibilità di essere sempre online, la pazienza non è debolezza ma la sola possibilità, umana e cristiana, di scardinare il tempo. In essa convivono dolore e passione ed è proprio in questo contrasto che risiede la sua forza. È per questa sua natura che la pazienza è tra le virtù che identificano le vite dei santi, dei saggi, dei samurai, dei monaci, dei pescatori, dei contadini e degli artisti. Perché la pazienza è una forza che trasforma e modella. E tutto ottiene.
Pur in un’epoca di grandi cambiamenti, ci sono verità che restano sempre attuali. La verità non si acquisisce una volta per tutte, ma è frutto di una continua ricerca, anzi essa stessa è ricerca. Ciò, tuttavia, non osta al fatto che ci siano aspetti della vita più veri di altri e che non tutto sia equivalente. Almeno alcune verità, pur modificandosi sotto tanti punti di vista, nella sostanza resistono al tempo. Certo non sono verità perentorie, assolute. Si presentano piuttosto come piste di ricerca e di scoperta ineludibili: il sapere chi siamo noi come persone, qual è il fine ultimo della nostra esistenza, come si debba camminare per giungere alla meta del nostro viaggio. Sono queste verità intergenerazionali di cui urge parlare.
L’economia civile è oggi una prospettiva culturale, teorica e imprenditoriale. Partendo da una rilettura storica della tradizione economica italiana e meridiana, offre categorie, domande, provocazioni per una umanizzazione del capitalismo e della società civile. A circa trent’anni da quando essa riscoprì le opere di Genovesi e della sua scuola, il libro è ora una presentazione compatta e innovativa delle radici e dei pilastri di questa tradizione, con una particolare attenzione alle sfide più rilevanti del nostro tempo, nel quale è in corso un profondo cambiamento d’epoca.
Il Lessico teoretico della "Somma di teologia" di San Tommaso d’Aquino è stato compilato secondo una nuova metodologia. L’idea si deve originariamente al prof. G. Reale, il quale, a seguito delle traduzioni pubblicate con la Bompiani, chiese all’autore di tradurre prima la Summa theologiae, edita da Città Nuova (2018), e poi di compilare un lessico teoretico, usando lo stesso metodo con cui aveva compilato le parole-chiave poste a corredo delle altre pubblicazioni. Il metodo consiste nel cercare tutti i luoghi della Summa in cui ricorre la voce da compilare; farne delle schede, poi raccolte e messe in relazione al fine di comporre un discorso organico; infine, ricostruire ciò che a quella voce doveva corrispondere nella mente di san Tommaso, quando scriveva la sua opera, secondo il principio per cui si interpreta il testo con il testo e l’autore con l’autore. Il fondamento di un tale metodo è rinvenibile nel De interpretatione di Aristotele: la causa originaria del senso di una voce, scritta o detta, è ciò che risiede nella mente di chi la scrive o la dice e di cui la voce è simbolo e segno. Le ragioni teoretiche del metodo sono ampiamente esposte e discusse nel volume introduttivo al Lessico. L’uso della traduzione italiana al posto del latino è stato voluto dal prof. G. Reale, al fine di una sua più vasta fruibilità. Per questo motivo, la traduzione della Summa, con il testo originale a fronte, e il Lessico fanno parte di un unico progetto.
Il Lessico teoretico della "Somma di teologia" di San Tommaso d’Aquino è stato compilato secondo una nuova metodologia. L’idea si deve originariamente al prof. G. Reale, il quale, a seguito delle traduzioni pubblicate con la Bompiani, chiese all’autore di tradurre prima la Summa theologiae, edita da Città Nuova (2018), e poi di compilare un lessico teoretico, usando lo stesso metodo con cui aveva compilato le parole-chiave poste a corredo delle altre pubblicazioni. Il metodo consiste nel cercare tutti i luoghi della Summa in cui ricorre la voce da compilare; farne delle schede, poi raccolte e messe in relazione al fine di comporre un discorso organico; infine, ricostruire ciò che a quella voce doveva corrispondere nella mente di san Tommaso, quando scriveva la sua opera, secondo il principio per cui si interpreta il testo con il testo e l’autore con l’autore. Il fondamento di un tale metodo è rinvenibile nel De interpretatione di Aristotele: la causa originaria del senso di una voce, scritta o detta, è ciò che risiede nella mente di chi la scrive o la dice e di cui la voce è simbolo e segno. Le ragioni teoretiche del metodo sono ampiamente esposte e discusse nel volume introduttivo al Lessico. L’uso della traduzione italiana al posto del latino è stato voluto dal prof. G. Reale, al fine di una sua più vasta fruibilità. Per questo motivo, la traduzione della Summa, con il testo originale a fronte, e il Lessico fanno parte di un unico progetto.
Il Lessico teoretico della "Somma di teologia" di San Tommaso d’Aquino è stato compilato secondo una nuova metodologia. L’idea si deve originariamente al prof. G. Reale, il quale, a seguito delle traduzioni pubblicate con la Bompiani, chiese all’autore di tradurre prima la Summa theologiae, edita da Città Nuova (2018), e poi di compilare un lessico teoretico, usando lo stesso metodo con cui aveva compilato le parole-chiave poste a corredo delle altre pubblicazioni. Il metodo consiste nel cercare tutti i luoghi della Summa in cui ricorre la voce da compilare; farne delle schede, poi raccolte e messe in relazione al fine di comporre un discorso organico; infine, ricostruire ciò che a quella voce doveva corrispondere nella mente di san Tommaso, quando scriveva la sua opera, secondo il principio per cui si interpreta il testo con il testo e l’autore con l’autore. Il fondamento di un tale metodo è rinvenibile nel De interpretatione di Aristotele: la causa originaria del senso di una voce, scritta o detta, è ciò che risiede nella mente di chi la scrive o la dice e di cui la voce è simbolo e segno. Le ragioni teoretiche del metodo sono ampiamente esposte e discusse nel volume introduttivo al Lessico. L’uso della traduzione italiana al posto del latino è stato voluto dal prof. G. Reale, al fine di una sua più vasta fruibilità. Per questo motivo, la traduzione della Summa, con il testo originale a fronte, e il Lessico fanno parte di un unico progetto.
Un'appassionata riflessione sulle possibilità e i limiti della condizione umana. Il dialogo contro i Pelagiani testimonia il coinvolgimento di Girolamo nella lotta contro Pelagio. Questi sottolineava l'impegno della creatura umana nel cammino verso la santità al punto da essere avvertito come negatore della Grazia. Il testo è di estremo interesse perché dà all'argomentazione pelagiana una risposta diversa da quella, destinata a maggior fortuna, proposta da Agostino. Il prologo alla traduzione del De Spiritu Sancto di Didimo contiene elementi che rimandano all'atteggiamento polemico tenuto da Girolamo nei confronti di Ambrogio di Milano.
L'identità di genere tra liquidità, complessità e crisi dei ruoli e delle istituzioni. Il libro offre alcuni suggerimenti di natura psicoeducativa in relazione al tema della percezione/definizione della propria identità di genere. Viene preso in considerazione l'attuale contesto socio-culturale, che si caratterizza come complesso (Edgar Morin), liquido (Zygmunt Bauman) e contraddistinto dalla cosiddetta "evaporazione del padre" (Jacques Lacan). Quest'ultima caratteristica si manifesta anche come una crisi del normativo e dell'istituzionale. Tale contesto esige l'acquisizione di sempre nuove e maggiori competenze relative alla conoscenza e alla decodifica degli innumerevoli modelli che vengono attualmente proposti, soprattutto mediante l'universo internet, nelle sue molteplici sfaccettature.
Il volume offre la traduzione commentata del Sulle eresie e della Disputa tra un saraceno e un cristiano, opere attribuite a Giovanni Damasceno e tra le prime fonti cristiane a trattare dell'islam. Il Sulle eresie presenta cento eresie, dalle origini del mondo fino agli "ismaeliti" di Muhammad; la Disputa, invece, mette in scena un dibattito teologico ed esegetico tra un cristiano e un musulmano. Testimone dei cambiamenti sociopolitici del VII-VIII secolo, il Damasceno esplora figure, credenze e pratiche comuni tra i gruppi religiosi, illuminando le prime interazioni tra cristianesimo e islam.

