
Papa Francesco nel giro di due anni si è riferito diverse volte all'eredità di Francesco di Sales, tra l'altro in Totum Amoris est (2022) e Dilexit Nos (2024), il che significa chiaramente che la proposta spirituale salesiana non è cosa del passato, ma ha ancora oggi il suo significato. Quattro secoli dopo la sua morte, il santo savoiardo continua ad essere fonte di ispirazione. La sua eredità è capace di adattarsi alle esigenze del tempo e rimane dunque rilevante anche per il futuro. In occasione del 400° anniversario della morte di Francesco di Sales, nell'autunno del 2022, l'Università Pontificia Salesiana di Roma ha organizzato un convegno internazionale intitolato San Francesco di Sales: Posterità - Spiritualità - Pedagogia. L'evento, che si è svolto dal 18 al 20 novembre 2022, ha riunito studiosi e membri di diverse congregazioni ispirate al santo, con l'obiettivo di approfondire la sua vita, le sue opere e l'influenza del suo pensiero nella spiritualità e pedagogia cristiana. Il convegno ha analizzato l'eredità lasciata dal santo, evidenziando come i suoi insegnamenti continuino a ispirare numerose congregazioni e istituzioni religiose. I rappresentanti di queste famiglie religiose hanno condiviso come la spiritualità di San Francesco di Sales abbia influenzato i loro fondatori e continui a guidare le loro missioni. Inoltre, il convegno ha approfondito temi presenti negli scritti di San Francesco di Sales: la sua azione pedagogica, il contesto storico in cui ha operato e la sua visione teologica e spirituale. Un'importante occasione per riflettere sull'attualità del messaggio di San Francesco di Sales e sul suo contributo alla spiritualità e all'educazione contemporanea
La traduzione di questo libro di un presbitero, membro della Congregazione dei sacerdoti di Francesco di Sales, ad opera di uno dei maggiori esperti della sua figura, racconta che la vita spirituale di un cristiano non è una vita alternativa a quella di tutti i giorni, né un'evasione da questa vita. È la sua vita quotidiana, qualunque essa sia (nell'attività o nell'inattività, nella salute o nella malattia, nell'infanzia, giovinezza, età matura o vecchiaia, ...), vissuta con la maggior intensità possibile "nello Spirito di Cristo", sotto la guida dello Spirito di questo Gesù che è il cuore della nostra fede e della nostra vita: "La nostra nuova vita è l'amore che vivifica e anima la nostra anima"... Ora Gesù Cristo è il nostro amore e il nostro amore è la vita della nostra anima ... Gesù Cristo che è il nostro amore è di conseguenza la nostra vita spirituale" (Trattato dell'amore di Dio VII, 6).
Utilizzando l'enneagramma come metodo di esplorazione della personalità, don Marcello Stanzione traccia un interessantissimo e originale profilo psicologico e ascetico di san Francesco di Sales, modello di santità vissuta nell'umiltà e nella mansuetudine.
Francesco di Sales, considerato il santo della dolcezza, nutriva e raccomandava una particolare venerazione per gli angeli, soprattutto gli angeli custodi. Nei suoi scritti, infatti, esorta spesso a invocarli in proprio aiuto: “Sarà di tuo vantaggio chiamare il tuo angelo custode”, “Chiama il tuo angelo custode ed i santi, perché ti aiutino”, “Chiama la santissima Vergine e il tuo angelo custode”. Seguiamo dunque il suo esempio e il suo invito, ricorrendo all’assistenza degli angeli per contrastare l’azione del maligno.
Note sull'autore
Marcello Stanzione è nato a Salerno il 20 marzo 1963 ed è stato ordinato sacerdote nel 1990. Nel 2002 ha rifondato l’Associazione Cattolica Milizia di San Michele Arcangelo (www.miliziadisanmichelearcangelo.org) per la retta diffusione della devozione cattolica ai santi angeli. Ha scritto oltre 300 libri sugli angeli e su tematiche affini di spiritualità cattolica per 30 diverse case editrici europee e americane, sia cattoliche sia laiche. I suoi libri sono stati tradotti in polacco, tedesco, sloveno, portoghese, francese, spagnolo e inglese. Don Stanzione è disponibile a tenere conferenze su temi di angelologia, mariologia e agiografia.
Viviamo in un mondo caratterizzato dall'egoismo e dall'indifferenza e siamo esposti a eventi improvvisi e dolorosi che possono colpirci come fulmini a ciel sereno, come la recente pandemia. In nostro aiuto viene Francesco di Sales, dottore della Chiesa e vescovo di Ginevra in un'epoca segnata da profonde crisi sociali e religiose: questo grande santo aveva sempre la parola giusta per ognuno e si poneva in ascolto costante dell'altro, che consolava, incoraggiava e rassicurava. Nessuno meglio di lui ha saputo rivelare il "Dio di ogni consolazione" attraverso gesti e parole di infinita delicatezza, incoraggiando e guidando gli uomini alla fonte della vera consolazione: l'amore per Gesù, offertosi al Padre sulla croce per la nostra salvezza.
Il padre Giuseppe Tissot nacque ad Annecy (Savoia) il 1° settembre 1840 e fu ordinato sacerdote il 30 maggio 1863 entrando in quello stesso anno nella congregazione dei Missionari di San Francesco di Sales. Dotato di una straordinaria eloquenza e di un'altrettanta profonda spiritualità, percorse la Francia per predicare ritiri nei collegi, nelle parrocchie, nelle comunità religiose. Dal 1872 al 1880 si dedicò al rinnovamento spirituale della Savoia di cui fu uno dei principali artefici. Nel 1880 fu eletto superiore generale dei Missionari di San Francesco di Sales e superiore delle Figlie della Croce di Chavanod. Morì ad Annecy il 2 agosto 1894. "L'arte di utilizzare le proprie colpe, secondo san Francesco di Sales" pubblicato nel 1879 ha fatto un grande bene alle anime e può continuare a farlo nell'epoca di confusione spirituale che stiamo attraversando.
Nel 2022 ricorre il 4° centenario della morte di S. Francesco di Sales, conosciuto come ‘il santo della dolcezza’. Il libro di P. Nuovo ci fa cogliere la ricchezza e la bellezza di questo santo, che risplende sia per la sua attività pastorale sia per il suo cammino spirituale che ha saputo vivere e comunicare alle persone che ha incontrato, offrendo a tutti la possibilità di vivere una vita segnata dalla conformità a Cristo. Francesco, vescovo di Ginevra, è stato un pastore zelante che pur lavorando per il ritorno alla Chiesa cattolica di tanti che erano passati alla riforma protestante, l’ha saputo fare ispirandosi alla misericordia e alla dolcezza. È stato, nel suo tempo, un punto di riferimento e un faro di luce che illuminava e spingeva tutti ad un rinnovamento personale di vita cristiana. Molto interessante per i vincenziani il suo rapporto con S. Vincenzo, il quale ricevette una grande impressione dall’incontro avuto con lui nel 1619, ammirazione ricambiata con stima e apprezzamento per le sue qualità morali e spirituali. E Vincenzo sarà per tanti anni una guida affidabile e sicura per le Suore della Visitazione, fondate dallo stesso S. Francesco di Sales.
Nuova edizione di una classica biografia sul Santo di André Ravier, gesuita. "L'uomo che meglio ha riprodotto il Figlio di Dio vivente sulla terra". Così san Vincenzo de' Paoli testimoniava delle alte virtù di Francesco di Sales. Questa biografia presenta, in modo particolareggiato ed appassionato, un originale ritratto spirituale del Santo. Francesco di Sales è una persona che ha voluto, come Gesù Cristo sulla terra, amare Dio con tutto il suo cuore di uomo. E avendo sperimentato le esigenze e la dolcezza di questo dono, ha lavorato per introdurre il maggior numero possibile di anime in quella che egli stesso chiama "l'eterna libertà dell'amore". I tratti salienti della vita di Francesco: il suo cuore di uomo, sacerdote, vescovo, fondatore; la sua straordinaria capacità di guida spirituale nei confronti di chi si affidava a lui. Con un linguaggio semplice e appassionato, una biografi corredata da un ampio apparato iconografico sui luoghi e i tempi del Santo.
Sulla scia dell’umanesimo rinascimentale, san Francesco di Sales ha elaborato – non in modo teorico ma pratico e pastorale – un progetto di educazione e di formazione integrale della persona. Ogni essere umano è chiamato a perfezionare se stesso in tutte le sue dimensioni come individuo: i sensi del corpo, le passioni e gli affetti dell’anima, le facoltà spirituali della memoria e dell’intelletto, e in modo particolare il cuore, sede della volontà e della libertà.
Come persona immersa nella società, il nostro Autore si dimostra attento alla promozione della dignità di ogni persona, sia nella famiglia, nelle relazioni sociali, nel lavoro, nel tempo libero come anche nel servizio del proprio paese.
Infine san Francesco di Sales non può pensare alla persona senza la sua apertura alla trascendenza. In questo campo la sua proposta è anche originale: ha un’immagine positiva di un Dio che attrae l’uomo rispettandone la libertà; la devozione che promuove è una “devozione civile”; inoltre l’amore di Dio va vissuto nella vita quotidiana, mentre l’amore del prossimo è caratterizzato dalla “dolcezza”, fiore della carità. Il progetto di san Francesco di Sales è un antidoto contro una formazione unidimensionale che trascura le molteplici risorse della natura umana.
Quello che avete tra le mani è un manuale di spiritualità che vuole umilmente aiutare gli uomini e le donne di oggi a trovare la loro felicità nell'incontro e nella conoscenza dell'amore di Cristo. Tramite la via tracciata da san Francesco di Paola e da san Francesco di Sales, quest'ultimo tra i più grandi devoti del santo paolano e patrono del Terz'Ordine dei Minimi, si giunge fino alla dimensione pedagogica indicata dal santo educatore dei giovani per eccellenza: san Giovanni Bosco. Un libro per chi desidera addentrarsi nel cuore della spiritualità minima e salesiana: una spiritualità che ricerca e nutre l'amicizia con Cristo.
Il secondo volume della collana "24 passi nel quotidiano", dedicata a san Francesco di Sales, propone un viaggio di meditazione e preghiera alla scoperta gioiosa del tema dell'amicizia, attraverso un'antologia tratta dalle sue Lettere. Gianni Ghiglione offre un ritratto di san Francesco di Sales, proprio a partire dalla sua corrispondenza, dalla quale emerge la storia più completa e fedele della sua vita di pastore, permettendo di cogliere il suo cuore, dal quale fa trasparire i suoi slanci affettuosi e l'amicizia sincera. Paolo Mojoli, commentando in ogni capitolo un brano di una Lettera di san Francesco di Sales, riflette sulla bellezza dell'amicizia vissuta in Dio e come dono di Dio, offrendo spunti di meditazione e preghiera. L'obiettivo di questo libro è quello di coniugare amicizia e preghiera, dialogo colmo di affetto con le persone e pieno di confidenza con Dio, attraveso l'insegnamento e l'esempio illuminante di san Francesco di Sales.
«Le edizioni continuano... dal 1608. Cosa c'è dunque in questo libro che affascina i nostri cuori e i nostri spiriti, pur in una società così diversa da quella del XVII secolo?». Tentiamo di rispondere - scrive il curatore -, ma solo per invitare chi non lo conoscesse a scoprire un tesoro che nessuna epoca ha trovato estraneo alla propria problematica spirituale. Quest'opera, infatti, è diretta esclusivamente al cuore dell'uomo che non ha riposo se non in Dio. Scritta da Francesco di Sales, prima nella forma di appunti con consigli e suggerimenti poi rielaborata e ripresentata, è la prima opera che ha dato al laicato cattolico lineamenti per una spiritualità e un apostolato propri. «Io intendo offrire i miei insegnamenti», scrive san Francesco, «a quelli che vivono nelle città, in famiglia, (...) in mezzo agli altri».