In questo 2? Volume vengono presentati i libri 5-8 della Metafisica di Aristotele. Libro Quinto: - Il significato dei nomi di cui tutte le scienze fanno uso. Libro Sesto: - Il modo di trattare dell'ente che compete alla filosofia prima. I modi di trattare dell'ente che non appartengono a questa scienza. Libro Settimo: - L'essenza delle sostanze sensibili secondo nozioni logiche e comuni. Libro Ottavo: - I principi delle sostanze sensibili, cioe la materia e la forma, e la loro unione.
In questo volume (che comprende i Libri dal nono al dodicesimo, gli ultimi di Aristotele) la riflessione filosofica si svolge attorno a temi relativi ai concetti di potenza e atto, contrarieta, uno e molteplice e, infine, Dio, oggetto ultimo della metafisica. Questo volume si conclude con la teorizzazione di Dio da parte di Aristotele, e rappresenta il culmine e l'acquisizione finale della ricerca filosofica. S. Tommaso conserva una grande fiducia nell'uso della ragione, la quale, se usata correttamente, puo giungere a conclusioni che non contrastano con la Rivelazione cristiana; anzi, ne possono costituire il presupposto. Tommaso vede indubbiamente in Aristotele l'apice del pensiero, dalle cui conclusioni la fede puo ricevere un grande arricchimento concettuale.
Questo volume comprende i libri Settimo e Ottavo, gli ultimi due dell'opera aristotelica, nei quali Aristotele deduce, dall'eternita del tempo e del movimento, l'eternita del mondo, e quindi l'esistenza di un motore immobile. Indice analitico e glossario. L'esistenza di un motore immobile trascendente: ecco lo sbocco spiccatamente metafisico" della Fisica aristotelica; che non va vista come una trattazione scientifica in senso moderno, ma come un'opera che parte dal mondo fisico per arrivare a una incontestabile verita filosofica. S. Tommaso e convinto che ragione e fede restino radicalmente distinte, quindi Aristotele rimane per lui un semplice filosofo. Questo porta l'Aquinate a non cercare mai di cristianizzare o di contrastare il filosofo greco, bensi a giustificare l'uso corretto della ragione, particolarmente esaltato in Aristotele. "
Testo latino/italiano del Commento di San Tommaso d'Aquino alla Lettera ai Romani. Si scopre che S. Tommaso non e solo il piu grande teologo della storia, ma anche il piu grande commentatore medievale della Sacra Scrittura. Si tratta di un'opera mirabile per la chiara, lucida e penetrante analisi che il genio di San Tommaso mette a frutto su ogni frammento del testo paolino, parola per parola, versetto per versetto. Il Commento dell'Aquinate e organico e sistematico; sorprende per la profondita e la ricchezza dottrinale, soprattutto nel campo della cristologia (incarnazione, predicazione, passione, morte, risurrezione di Cristo) e dell'antropologia soprannaturale (il peccato, la grazia, l'elezione, la predestinazione, la vita eterna).
Questo 2? Volume del Corpus Paulinum presenta il Commento di S. Tommaso alla Prima Lettera ai Corinzi. In versione bilingue. Di questa Lettera, come di tutte le altre facenti parte del Corpus Paulinum, S. Tommaso svolge un'esegesi accurata e minuziosa, usando un linguaggio di grande efficacia e chiarezza. Il lettore puo ammirare la capacita dell'Aquinate di sviscerare" il testo, di "scandagliarlo" in profondita, sfruttando anche tutte le risorse della ragione nelle sue varie forme, in particolare della metafisica, che gli consentono di mettere a fuoco, in maniera assai appropriata, tematiche rilevanti quali quelle relative ai sacramenti del Battesimo, del Matrimonio e dell'Eucaristia, della grazia (in se stessa e nelle sue molteplici manifestazioni) e della Risurrezione. "
Prima versione in lingua italiana del Commento di S. Tommaso al trattato 'I Nomi Divini' di Dionigi. Un vero capolavoro di analisi letteraria e di esposizione lucida dei piu alti concetti teologico-metafisici. Nessuno riuscira a superare il 'Commento ai Nomi Divini' dell'Aquinate per l'acutezza dell'interpretazione, nella finezza della comprensione e nella bellezza e lucidita dell'esposizione di un'opera cosi difficile". Il Commento di S. Tommaso al trattato di Dionigi e infatti un vero gioiello letterario e filosofico: e un'analisi accurata e puntuale di un'opera tra le piu alte che siano mai state scritte. Questa che presentiamo in due volumi e la prima versione in una lingua moderna di questo trattato che riveste uno straordinario interesse teoretico e mistico. "
Commento ai Nomi Divini di Dionigi e Testo integrale di Dionigi (volume 2, capp. 5-13). Il Trattato.
Nel Proemio, san Tommaso dimostra una padronanza di sintesi veramente impressionante. Nel giro di strette e dense riflessioni, egli inquadra la natura di questa disciplina scientifica, insieme così particolare e universalissima, dentro il senso più alto e nobile della beatitudine umana. Poiché tutte le arti e le scienze sono ordinate alla perfezione dell’uomo, che è la sua beatitudine, occorre che una tra esse abbia un compito direttivo. Infatti, dove più cose sono ordinate a qualcosa di unitario occorre un coordinatore. E questo coordinatore dirige in quanto vede l’ordine che c’è in questa molteplicità. Per questo lo si chiama sapiente: è proprio del sapiente ordinare. E la disciplina che governa tutte le altre discipline si chiamerà sapienza. Ora, la sapienza, come il sapiente, implica una preminenza nell’ordine intellettivo.
E l’intelligenza si misura sul grado del suo oggetto proprio che è l’intelligibile. Tre sono le caratteristiche dell’intelligibile: la certezza, l’universalità e l’immaterialità.
L’intelligenza cerca la certezza e questa la si possiede una volta che si è conosciuta la causa o perché di un fenomeno: ora, la sapienza è tale in quanto conosce le prime cause.
L’universalità è il carattere che distingue l’intelligibile dal sensibile, che è invece particolare. Ora, la più alta universalità si trova nella nozione di ente e in quella delle sue proprietà, come uno-molti, atto-potenza. Queste nozioni si trovano implicite in qualsiasi altra nozione più particolare o specifica studiata da una scienza particolare, e ne rappresentano il fondamento. La sapienza ha come proprio compito specifico quello di studiare esplicitamente questo universale genericamente e implicitamente presente nelle altre scienze.
L’immaterialità è il carattere in cui intelligenza e intelligibile scoprono la propria omogeneità: l’intelligenza è per se stessa nell’ordine della immaterialità e il sommo intelligibile dovrà essere al sommo della immaterialità. E cioè sarà tale non solo perché separato dalla materia individuale, come la nozione universale degli enti corporei (per es. come la nozione di carne e ossa da questa carne e queste ossa), ma anche da questa stessa nozione astratta di materialità sensibile e persino da quella di materia puramente intelligibile, quale è quella dei corpi matematici. Insomma, sarà tale da essere separato dalla materia anche quanto allo stesso essere: una realtà assolutamente immateriale. Tale è appunto Dio e tali sono le sostanze spirituali.
In quanto considera le cause prime, la Sapienza si chiamerà Filosofia Prima; in quanto considera le realtà universali si chiamerà Metafisica o Transfisica; in quanto considera Dio si chiamerà Teologia.
Ma l’aspetto per il quale questa disciplina è un’unica scienza è il suo soggetto, l’ente comune, che viene esplicitato secondo la celebre formula ente in quanto ente.
Per la prima volta viene presentata una traduzione integrale in lingua italiana dei dodici libri del Commento di san Tommaso alla Metafisica di Aristotele. Il lettore potrà raffrontare puntualmente il testo italiano e quello latino, tanto dell´opera aristotelica quanto del relativo commento dell´Aquinate.
Il 12 libri dell’opera aristotelica commentati da san Tommaso sono distribuiti in tre volumi: il primo volume contiene i libri 1-4; il secondo volume contiene i libri 5-8; il terzo volume contiene i libri 9-12.
I primi quattro libri della Metafisica o Filosofia Prima toccano il tema generale della conoscenza sapienziale: 1) natura e perfezione della sapienza; 2) conoscenza della verità nella filosofia prima, che è questa sapienza; 3) ricerca della verità e metodo dubitativo; 4) l’oggetto della metafisica.
I principi delle cose naturali: materia e forma. I principi della scienza naturale e le quattro cause. Il movimento e la sua definizione, l'infinito e la sua definizione. La Fisica di Aristotele e di fatto un trattato di Metafisica che inizia con l'indagine sui principi del divenire e termina con la dimostrazione di un primo motore. Impegnato nella riabilitazione" del pensiero di Aristotele, che era stato "bandito" dall'Universita di Parigi, dove S.Tommaso insegnava, l'Aquinate commenta gran parte delle opere aristoteliche, tra cui la Fisica con la sua sorprendente lucidita e profondita. Da allora il pensiero di Aristotele si e affermato in Occidente e costituisce ancora oggi un pilastro fondamentale della filosofia, cioe della ricerca umana della verita. "
Il luogo e la sua definizione, il vuoto e il tempo. I tipi di movimento. L'unita. Cio che riguarda la divisione del movimento nelle sue parti quantitative. Se esclude il Commento alle Sentenze di Pietro Lombardo, che aveva una finalita nettamente differente, il Commento alla Metafisica si presenta, nel suo genere, il lavoro tomistico in cui il rapporto tra il testo e il commento registra delle dimensioni notevolmente ampie. Un lavoro impegnativo per San Tommaso d'Aquino.