
Tutto minaccia di seppellire l'Uomo: l'ingorgo delle cose, la frenesia, la comunicazione digitale... È tempo di fermare la più perniciosa desertificazione della terra! Ecco: per ricordare la prima urgenza d'oggi sono nate queste pagine.
La formazione degli operatori pastorali, e dei catechisti in particolare, si sta delineando sempre più come una sfida qualificante la credibilità dell'annuncio cristiano e la vitalità della Chiesa stessa, tanto da essere uno degli aspetti centrali degli Orientamenti per l'annuncio e la catechesi Incontriamo Gesù dei vescovi italiani. Il sussidio reagisce a tale sfida costruendo una proposta formativa organizzata in due versanti complementari: da una parte, attraverso laboratori interattivi, cura le dimensioni fondamentali dell'agire in catechesi (essere, sapere, saper fare, saper stare con e saper stare in); dall'altra, con schede espositive e dialogiche, approfondisce i quattro pilastri della catechesi (il Credo, i dieci Comandamenti, i Sacramenti e la preghiera) per accompagnare alla maturazione di una conoscenza sintetica, organica e ordinata del contenuto della fede. Il processo pedagogico proposto si articola in due anni. Nel primo anno viene messa a tema l'area metodologico-vocazionale, che lavora sull'identità del catechista e sulla sua capacità progettuale, focalizzando i pilastri della fede cristiana. Il secondo anno sviluppa l'area ecclesiologico-relazionale, portando l'attenzione agli aspetti comunitari e comunicativi della vita del catechista e completando gli approfondimenti tematici relativi al Decalogo e ai Sacramenti. Presentazione di Enzo Biemmi.
Negli anni recenti il tema della mistagogia è affiorato con una certa costanza nella letteratura di carattere non solo teologico-liturgico ma anche pastorale-catechetico. Essa rappresenta ormai un orizzonte ineludibile per chi si occupa di adulti catecumeni come pure di ragazzi preadolescenti e adolescenti dopo i consueti itinerari per la cresima (qui "il riferimento alla mistagogia è in grado di offrire più di un motivo ispiratore": CEI, Incontriamo Gesù, n. 62; cf. anche nn. 51; 52; 61). Se le acquisizioni teoriche hanno fatto dei passi avanti, lo stesso non si può dire per i percorsi pratici, dove cioè la teoria ha da misurarsi con la concreta pratica pastorale, le sue opportunità, le risorse e le sue difficoltà. Il volume cerca di articolare il discorso in modo da propiziare l'ideazione di alcuni possibili itinerari mistagogici: uno per gli adulti che hanno vissuto il catecumenato, altri per giovani e adulti che ricominciano a credere (tra cui giovani coppie / mistagogia del matrimonio), altri per ragazzi preadolescenti e adolescenti.
Il percorso intende unire, da un lato, la concretezza della vita quotidiana degli sposi e, dall’altro, la luce della Parola di Dio, secondo il metodo dellalectio: una «lectio del noi».
Muovendo dalle vicende di ogni coppia, non ha pretesa di novità: solo di aiutare gli sposi a mettersi, insieme, in ascolto di Dio. Per questo, si propone come strumento per tutti coloro che vogliono tornare a riflettere su una spiritualità coniugale o per quanti intendono dare vita a un nuovo «gruppo familiare». I primi passi a cui si è chiamati sono verso l’altro (il coniuge) e, attraverso di lui, verso l’Altro che è Dio.
Nell’auspicio che lo strumento possa essere di aiuto a tutti i gruppi familiari agli inizi del loro cammino o a coloro che vogliono ripartire guidati dalla Parola.
Il progetto nasce dentro il mondo di Buona notizia e ne segue lo spirito. Si tratta di schede semplici, ciascuna costituta di due pagine affiancate: in una l'argomento è spiegato in modo sintetico e chiaro, nell'altra sono presentati i disegni e le attività da realizzare con i bambini. Temi, contenuti e stile risultano particolarmente appropriati per la famiglia di oggi, in tutte le sue forme. Il testo affronta la dimensione esperienziale, quella spirituale e quella contenutistica.
"Con te!" è l'itinerario di Iniziazione Cristiana della diocesi di Milano che vuole introdurre e accompagnare i ragazzi - dai sette agli undici anni all'incontro personale con Gesù nella comunità cristiana. I ragazzi, durante il cammino di quattro anni, si scopriranno: figli, discepoli, amici e cristiani. "Con te!" è una proposta integrata, ricca di esperienze e attività, in cui è possibile sperimentare quattro dimensioni fondamentali: il vissuto dei ragazzi, la Parola di Dio, la Liturgia e la preghiera, l'esperienza di Chiesa, nella comunità e nella famiglia. Tre elementi fondamentali caratterizzano il primo anno di questa proposta, dedicato al primo annuncio: accendere i sensi: ai bambini di quest'età il primo annuncio giunge attraverso i sensi. La proposta mira dunque ad "accenderli", affinché possano percepire tutta la bellezza e la forza del Signore Gesù e del suo Vangelo; il cuore dell'annuncio è Gesù: con il suo mistero carico di amore, è Lui che i bambini sono chiamati ad accogliere; il Vangelo secondo Marco: è il riferimento principale e ad esso appartengono in ampia misura i brani scelti e illustrati.
La preghiera, "gesto d'amore", porta alla luce la radice dell'essere insieme come famiglia, quello "stare insieme grazie a una volontà che ci ha pensati, a un amore che ci ha intrecciati e ci tiene uniti". È perciò importante la preghiera in famiglia, difenderla dalla fretta e dai mille impegni e renderla "una presenza costante", "un filo nel tessuto di quella tela che è la nostra giornata". Quali preghiere fare in famiglia e con i figli? E quando i figli adolescenti non ne vogliono sapere, come si devono comportare i genitori? Come pregare quando si attraversa una difficoltà?
Questo libro, inserito nella collana dei quaderni della Fondazione Migrantes, nasce da un lavoro del Centro Studi e Ricerche per l’Emigrazione CSERPE ­ Basilea.
Lo CSERPE si propone come piattaforma di incontro e di dialogo interdisciplinare e interculturale per esponenti delle istituzioni politiche e sociali, del mondo accademico, dei media, delle più diverse agenzie formative, della società civile, delle comunità religiose e del volontariato.
La ricerca di sinergie tra i molteplici attori impegnati in ambito migratorio favorisce l’individuazione di percorsi politici, culturali, sociali ed economici verso una società capace di dare riconoscimento e cittadinanza a tutte le sue componenti. In questo processo di promozione e di realizzazione di una nuova e creativa convivenza tra persone di diverse etnie, culture e religioni, i migranti e i rifugiati si rivelano protagonisti costruttivi e interlocutori indispensabili.
Fanno parte delle attività dello CSERPE conferenze, corsi di formazione, organizzazione di giornate di studio e convegni, stesura di articoli per giornali e riviste scientifiche, pubblicazioni e ricerche. Lo CSERPE fa parte della Rete dei Centri di Studio Scalabriniani, presenti a New York, Parigi, Roma, San Paolo, Buenos Aires, Manila e Città del Capo. Il suo lavoro di ricerca e di sensibilizzazione si attua in collegamento con questa organizzazione.
Avere figli ed incontrare difficoltà è la stessa cosa, come avere acqua ed incontrare umidità.
I problemi ci sono! È inutile nascondercelo.
Che fare?
Non ci resta che guardarli apertamente in faccia ed affrontarli.
Ciò che si propongono queste pagine cariche di interrogativi che si muovono nella mente di tutti i genitori:
"La nonna è morta: dobbiamo dirlo al nipotino ?".
"I compiti: l'aiuto, non l'aiuto ?".
"Stiamo per separarci: come è bene che i figli lo sappiano?".
"È sempre così distratto: che fare?" "Sarà normale?".
"E se ci scappa la parola sbagliata ?". «Come possiamo sgridarlo ?". "Cavoli o cicogne?"...
Sono alcuni degli interrogativi ai quali cerchiamo di rispondere in queste pagine, scritte in punta di piedi per offrire proposte concretissime in modo da viaggiare informati nelle vie dell'educare.
La particolare concretezza che le caratterizza potrebbe far pensare di trovare in esse il 'Brevetto pedagogico' garantito, pronto all'uso.
Sarebbe un grave errore!
L'educazione non è meccanica, non è tecnica! L'educazione è arte che richiede sempre creatività, intuizione, adattabilità agli oltre sette miliardi di inquilini del pianeta! Lavori come il nostro mirano ad offrire all'arte pedagogica una bussola d'orientamento di base al fine di evitare sbandamenti da cartellino rosso.
Una cosa è sicura: lavori come il nostro non sono per lettori esausti: si rifiutano di far da tappezzeria, né si accontentano d'essere 'sfogliati': vogliono essere 'letti'.
Di più: vogliono far succedere qualcosa!