
Fra tanti santi, tra tante persone pure, forti, generose ecco una santa, tutta partenopea, Maria Francesca delle Cinque Piaghe, sempre dedita a seguire Cristo e il suo Vangelo, tutta innamorata di Dio e infiammata dell'amore per i fratelli. A Napoli la santa continua la sua missione di pace, di gioia, di servizio, mentre i fedeli la invocano nel piccolo santuario in Vico Tre Re a Toledo, dove sempre ricevono conforto, aiuto, speranza.
Un libro che aiuta a stare sulle tracce di un santo "contemporaneo", vivo nel cuore di molte persone e incontrato anche oggi nei crocicchi umani più significativi e problematici.
L'Istituto Paolo VI di Brescia propone ai lettori una biografia di Paolo VI che ripercorre le tappe fondamentali della vicenda umana ed ecclesiale di Giovanni Battista Montini, a partire dalle origini familiari e dall'ambiente bresciano in cui aveva mosso i primi passi, attraverso il servizio in Segreteria di Stato e il ministero episcopale a Milano, fino al periodo del pontificato, il quale è stato indissolubilmente intrecciato con la prosecuzione del Vaticano II e con l'attuazione degli orientamenti maturati dall'assemblea conciliare. Il volume si basa sul lavoro di raccolta di documenti, di edizione di fonti, e sugli studi storici e teologici condotti nel corso degli anni dal centro di studi bresciano e, per la prima volta, può giovarsi della pubblicazione dello scambio epistolare che negli anni giovanili Giovanni Battista Montini ha intrattenuto con numerosissimi corrispondenti. Gli autori, infine, hanno potuto avvalersi delle testimonianze su Giovanni Battista Montini-Paolo VI raccolte in vista del processo di beatificazione.
Nel volume l'autore reinterpreta alcuni dei più bei passi e pensieri di Bernardo di Chiaravalle mettendo in evidenza l'elevatissimo valore letterario e la bellissima prosa usata dal grande Santo. L'autore, incantato dalla poesia di Bernardo e dal suo modo di esprime concetti alti e apparentemente difficili con eleganza e semplicità, ha avuto rendere omaggio alla sensibilità poetica e umana di Bernardo, aprendo, con una sua prosa, una ulteriore porta sulla comprensione delle sue parole e del Suo amore per Cristo. La lettura di questo libro alimenta il desiderio di fermarsi ed osservare la propria vita in modo distaccato, come un estraneo, ponendosi delle domande che necessitano risposte la a più importante: delle quali ci interroga in modo costante "È questa la vita che desidero?", "È possibile fare esperienza in questa vita esperienza della felicità?".
Luigi e Zelia Martin, per vie diverse, andarono oltre il disappunto per i "no" ricevuti alla richiesta di entrare in convento, ma non potevano immaginare che proprio quell'esperienza avrebbe creato tra loro un ponte ideale a distanza che li avrebbe portati a percorsi imprevisti e fecondi. Lo Spirito ha svolto nei loro cuori un'opera preziosa di umiliazione e di elevazione, di distruzione e ricostruzione. I coniugi Martin si aprirono ad ascoltare al di sopra di tutto la voce di Dio, così come si sarebbe manifestata nella loro concreta situazione di vita. Finalmente pronti all'imprevedibile, seppero porgere l'orecchio solo alla voce di Dio, per compiere la sua volontà. Anche questo santa Teresina imparò dai genitori, quando nella sua "Autobiografia" scrisse che avrebbe desiderato tutte le vocazioni e tutte le missioni possibili.
Giovanni Paolo II, dall’infanzia alla santità, un testo tutto illustrato a colori, destinato a bambini e ragazzi, racconta la vita e le opere di un grande pontefice e di un grande Santo che con il suo lungo pontificato ha segnato un’epoca. Iniziato nel 1978 e concluso nel 2005, ha infatti orientato i passi
di un nuovo più aggiornato messaggio cristiano nel nuovo millennio, tracciando indelebilmente il più recente percorso della Chiesa, che ha voluto recepirne l’alto magistero elevandolo alla gloria degli altari.
L'autore
Renato Russo, da oltre vent’anni editore nella città di Barletta dove ha ricoperto anche incarichi politici di pubblico amministratore fra cui quello di sindaco della città. Promotore culturale, è anche giornalista (ha diretto numerose riviste fra cui Eco-Fin bollettino di informazione economica, Urbanistica e Territorio a diffusione regionale e Il Fieramosca periodico del comprensorio Nord Barese al suo 40° anno di vita) ma soprattutto è un ricercatore storico e autore di un gran numero di pubblicazioni sulla storia del suo territorio, non per nulla la casa editrice da lui fondata reca come slogan identificativo “Storia e Storie di Puglia”.
L'illustratrice
Rosa Acito, in arte “Aurora” artista trentenne di Barletta. Attratta fin da piccola da Van Gogh, successivamente affascinata dalle opere del Caravaggio, resta poi stupita dal surrealismo di Dalì. Queste influenze si sono fuse
tra loro dando vita all’attuale stile pittorico. Ha frequentato il Liceo Artistico e, oggi, arricchisce il suo bagaglio artistico lavorando presso un laboratorio di pittura per bambini. Collabora con gli artigiani e partecipa a mostre e concorsi. Disegna e decora, personalizzando qualsiasi oggetto faccia parte del suo quotidiano, trasformandolo in qualunque cosa lei voglia.
Una nuova, curata, edizione della Regola e degli scritti di San Francesco in una traduzione fedele e scorrevole, «semplicemente e senza glossa», come il santo voleva che fossero letti e intesi. Essi ci mostrano al vivo come pensava, pregava e viveva un cristiano autentico diventato padre di una moltitudine di figli – frati, suore e terziari viventi nel mondo – e guida spirituale per tanta parte dell’umanità. Tale certamente si sente Francesco, lui umilissimo, allorché, chiudendo la lettera circolare destinata a tutti i chierici, scrive: «Affinché questo scritto abbia ad essere meglio osservato, quelli che l’avranno fatto copiare sappiano che sono benedetti dal Signore». Invito e assicurazione che ricorrono anche in altre lettere, nelle quali Francesco raccomanda di tenere presso di sé, leggere, predicare e praticare le cose in esse scritte, «finché durerà il mondo». Gli scritti, sono stati raggruppati in sei sezioni, nelle quali hanno trovato posto le regole, le ammonizioni, le lettere, le preghiere, le composizioni poetiche in volgare e i testamenti.
L'autore
Patrono d’Assisi e d’Italia, San Francesco è una delle grandi figure dell’umanità, capace di ispirare da secoli, con il suo esempio, uomini e donne di ogni credo.
Le notizie sulla sua vita ci sono note dalla Legenda beate Agnetis de Monte Policiano, redatta nel 1365 in lingua latina da Raimondo da Capua, domenicano noto soprattutto per la sua biografia di santa Caterina da Siena. A nove anni entrò nel monastero delle monache dette "del Sacco" (dalla ruvidezza dell'abito) di Montepulciano. Dopo cinque anni si trasferì nel nuovo convento di Proceno (Viterbo), divenendone superiora a soli quindici anni, con approvazione pontificia, "per la visibile forza esercitata dalla sua santità", secondo le parole di fra Raimondo. Nel 1306 fondò a Montepulciano un altro monastero intitolato a Santa Maria Novella, inizialmente soggetto alla Regola di sant'Agostino, ma presto passato sotto la cura dei Domenicani. Divenutane priora, mantenne la carica per il resto della vita. Molti sono i miracoli che le sono stati ascritti sia in vita sia dopo la morte.
Il volume propone un percorso originale che si snoda fra due figure femminili: Chiara d'Assisi, la fondatrice del secondo ordine francescano, e suor Francesca, al secolo Isabella Farnese, protagonista nel secolo XVII della riforma che da lei prende il nome; attraversa poi il territorio della Sabina francescana rivisitata nei suoi documenti storici e cartografici; si concentra infine sul monastero delle Clarisse di Fara, con il suo ricco patrimonio artistico e cultuale, finora largamente sconosciuto. Il percorso si conclude con una presentazione del Museo del Silenzio, un innovativo esperimento che mira a comunicare al visitatore le suggestioni della vita claustrale.
Un testo agile che, con 20 incontri, accompagni le esperienze dell’estate con i ragazzi. Riflessioni, preghiere e canti, e la storia del grande papa: Giovanni Paolo II. Arricchisce il libretto un Cd audio con le canzoni di Claudio Cristoni e le preghiere più belle di papa Wojtyla.
Perché "A tavola nel convento del santo"? Perché è lì che ci porta il manoscritto n. 9, compilato da un umile e quasi ignoto cuoco al servizio della comunità. Poco sappiamo di lui: proveniente da un piccolo borgo del Trentino, con qualche difficoltà di scrittura, egli annota nel suo quaderno cibi e vivande che prepara a pranzo e cena per i frati del convento, e per le altre numerose persone spesso ospiti presso la comunità francescana di Padova. Il cuoco tuttavia non scrive solo di gastronomia, ma anche di eventi e personaggi che attirano la sua attenzione, lasciando così testimonianze di grande interesse per la storia sociale e religiosa di quegli anni, i primi decenni dell'Ottocento. Riguardo alla descrizione dei menu quotidiani si può dire che il documento è fino ad oggi l'unico riguardante la storia della cucina padovana del periodo. Il manoscritto ci consegna dunque una cucina fortemente legata al territorio e ai prodotti stagionali, spesso provenienti da proprietà del convento; abbonda il riso, usato quotidianamente insieme alla pasta per le minestre, mentre pesci, uova, formaggi e verdure sono consumati nei giorni di magro. Non mancano eventi più o meno lieti: celebrazioni legate al culto del Santo, presenza di celebri predicatori, ma anche la paura dell'incipiente epidemia di colera, o i danni che la città subisce per temporali e grandinate eccezionali. Il tutto descritto con garbo e umiltà, e ravvivato da velate "riflessioni" personali che danno al testo gradevole vivacità.