Il "gruppo" è costituito da otto inseparabili ragazze, rigorosamente upper class, compagne di studi al prestigioso Vassar College. Dopo la laurea, nel 1933, iniziano tutte a inseguire qualcosa di diverso da ciò che il destino ha loro assegnato, ma collezionano errori e sconfitte. Il romanzo segue a turno le otto amiche nelle loro vicende erotiche e familiari, che passano attraverso matrimoni poco felici, tradimenti, ma anche attraverso tipi di scelta meno convenzionali. Un romanzo dallo sguardo satirico che riesce a raggiungere le profondità della tragedia, e che delinea acutamente l'America di Roosevelt e del new deal, un paese in rapida transizione tra grandi entusiasmi e grandi squilibri.
Una donna, sola sulla scogliera, guarda verso il mare. Il vento le agita lo scialle. Sta aspettando qualcuno, una figura irreale: il tenente francese, di cui in paese si dice sia lei l'amante. Sarah, sfuggente e malinconica, è una donna mossa dall'amore, ma la cui posizione nel mondo le proibisce di spartire quest'amore con un altro essere umano. Pinter ha ridotto senza distorsioni la lunga complessità del romanzo omonimo di John Fowles, dando vita a un'opera di intensa drammaticità.
MacIver ha ottanta anni, vedovo, vive a Cape Cod, l'estremo promontorio occidentale dove amava rifugiarsi Thoreau. Ora anziano, è stato in passato ufficiale nel secondo conflitto mondiale, professore di storia contemporanea, autore di saggi, nonché giocatore di rugby nella nazionale scozzese. Per vivere con dignità e signorilità i giorni che gli restano ha formulato i dieci Comandamenti per Gentiluomini in Attesa, il settimo dei quali recita: "lavora ogni mattina". E lui, ogni mattina, pazientemente, scrive un racconto.
"Rari sono i libri che possono cambiare la vita di chi li legge: questo è uno di essi. Chi sappia cavarne tutte le deduzioni, vede in modo nuovo la storia, ascolta altrimenti i suoni della natura e la musica, guarda diversamente le cose. Intanto le guarda con l'orecchio: impara a coglierne il ritmo, la vibrazione essenziale. Schneider osservò i chiostri romanici di San Cugat, di Gerona e di Ripoll in Catalogna, annotò le figure effigiate sui capitelli assegnando a ciascuno un valore musicale, quindi lesse come simboli di note le singole figure, basandosi sulle corrispondenze tramandate dalla tradizione indù, e scoprì infine che la serie corrispondeva alla esatta notazione degli inni gregoriani dedicati ai santi di quei chiostri." (Elémire Zolla)
Il mito platonico della caverna, rivisitato da Saramago e portato ai giorni nostri: la storia di un vasaio cui viene rifiutata la solita fornitura di stoviglie da parte del Centro, simbolo del potere nell'età della globalizzazione. L'artigiano si troverà così costretto a inventarsi un altro prodotto e, soprattutto, a confrontarsi con il Centro stesso, per cercare di scoprirne il terribile, spaventoso segreto. Così, come in altri suoi libri, abbiamo due storie parallele e allo stesso tempo convergenti. Da una parte i protagonisti: gente normalissima, antieroi per eccellenza. Dall'altra una costruzione quasi infinita e maligna: il Centro, sorta di città nella città che divora la città.
Luther e Nora Krank sono un'affiatata coppia di mezza età, abituata a vivere secondo le tradizioni. Quando però la loro unica figlia, Blair, decide di partire come volontaria per il Sudamerica, un pensiero un po' folle, ma via via sempre più concreto, si insinua in loro: che senso ha trascorrere il Natale senza Blair? E se lo saltassero? I due decidono concordemente di rinunciare ai costosi e inutili festeggiamenti di Natale per concedersi una bella crociera ai Caraibi. Ma i poveri Krank vengono presi di mira da tutta una comunità che non accetta deroghe alla norma e saranno costretti a rivedere i loro piani...
"Questo non è un libro di storia. È quel che mi rimanda la memoria quando colgo lo sguardo dubbioso di chi mi è attorno: perché sei stata comunista? perché dici di esserlo? che intendi? senza un partito, senza cariche, accanto a un giornale che non è più tuo? è una illusione cui ti aggrappi, per ostinazione, per ossificazione? La vicenda del comunismo e dei comunisti del Novecento è finita così malamente che è impossibile non porsela. Che è stato essere un comunista in Italia dal 1943? Comunista come membro di un partito, non solo come un momento di coscienza interiore con il quale si può sempre cavarsela: "In questo o in quello non c'entro". Comincio dall'interrogare me. Senza consultare né libri né documenti ma non senza dubbi."
Pieno di trabocchetti e inganni della memoria è "il percorso dell'amore": nel primo racconto di questa raccolta di Alice Munro, una donna divorziata torna a visitare la casa che fu dei genitori; le si presenta il vivido ricordo di un tentativo di suicidio di sua madre, e quello altrettanto nitido di sua madre che brucia una quantità di soldi nella stufa sotto lo sguardo accondiscendente del padre... forse ricordi veri, forse scene immaginate, che la conducono però alla scoperta del legame profondo che univa i genitori. Ma quella che inizia come una descrizione, o rievocazione, di una tranquilla scena famigliare, prende poi la piega inaspettata del dramma, della tragedia, a volte rimossa, altre volte ossessivamente presente a impedire ogni percorso di vita.
Efrat vorrebbe un cagnolino, ma i genitori sono contrari. Un cane in un appartamento? Non è possibile. Eppure, un giorno, appare in casa un grosso cane peloso. Chi sarà mai? Tamar e Gaia, invece, hanno un problema diverso: un topolino dispettoso si è stabilito nella loro cucina. Per catturarlo, ci vorranno una trappola e molta furbizia. Con questi due racconti, illustrati con spirito e sensibilità da Altan, Yehoshua si avventura in un territorio inedito per lui, facendo un regalo ai figli e ai nipotini dei suoi lettori e, naturalmente, ai lettori stessi. Età di lettura: da 5 anni.
Nel 1539 Nicolò Franco (1515-1570), scrittore dotato di un'incontenibile vena polemica e satirica che l'avrebbe condotto sul patibolo, pubblicò a Venezia i "Dialogi piacevoli". L'operetta ebbe notevole successo e fu continuamente ristampata sino al 1559. Successivamente, come avvenne a molte altre opere letterarie, anche questo scritto fece le spese del clima repressivo inaugurato dalla pubblicazione del primo indice romano dei libri proibiti in quello stesso. Il libro di Franco tornò in circolazione a fine secolo dopo essere stato diligentemente corretto da Girolamo Giovannini, domenicano ed espurgatore professionista. Da quel libro viene qui estratto il dialogo sulla libreria, una delle più antiche descrizioni del mestiere di libraio, presentato nelle due versioni, l'originale di Franco e quella purgata dal censore. Il confronto consente di evidenziare, all'interno di un testo vivace e molto sensibile alle grandi tematiche culturali del tempo, le preoccupazioni e gli intenti della censura ecclesiastica.
Questo volume raccoglie gli scritti - prefazioni, introduzioni e postfazioni che gli editori italiani hanno chiesto a Fernanda Pivano, in un arco di tempo di oltre sessant'anni, per presentare ai lettori le opere degli autori statunitensi. Dal primo scritto su Edgar Lee Masters del 1943 e fino a oggi la studiosa ha svolto un lavoro ininterrotto di approfondimento e divulgazione della letteratura d'oltreoceano. Scorrendo il testo se ne percorrono le diverse tappe, significative non solo degli interessi e dell'impegno dell'autrice, ma anche dei tempi e dei modi secondo i quali le opere di alcuni grandi scrittori americani sono state pubblicate nel nostro paese.
Ispirato dal viaggio compiuto nel 2004 nelle Ande Cilene e Boliviane, Il condor di rame è più di un semplice diario di viaggio. Giovanni Verusio è infatti un appassionato conoscitore delle culture extraeuropee, sempre alla ricerca di quanto ancora rimane della loro identità originaria. Il suo racconto spazia così da osservazioni storiche e di costume su luoghi e culture ancora poco note, a notazioni di viaggio più curiose. Dalla descrizione di luoghi mitici, all'esame della situazione di paesi quali il Cile o la Bolivia; oppure dalla storia dei primi contatti degli abitanti dell'Isola di Pasqua con i velieri europei, il racconto si snoda in un caleidoscopio di notazioni, descrizioni e cronache di viaggio.