Oggi il Medio Oriente è distrutto dall'indifferenza verso la dignità dell'uomo, i suoi diritti e la sua libertà. Il germe del fondamentalismo cancella la cura verso il fratello e bestemmia Dio in nome di un'ideologia. Altra strada non ci può essere, per evitare il baratro, se non quella della conversione del cuore. Questo libro raccoglie le testimonianze di personalità note della cultura e dello spettacolo, uomini di religione o semplici credenti, per i quali Gerusalemme ha lasciato un segno indelebile. Ciascuno dalla propria angolatura, cercano di interpretare la tensione per la pace sempre presente nel cuore di chi ama la Terra Santa, in un puzzle di voci quanto mai variegato e stimolante; ognuna è una "nota" originale nella sinfonia della fede che risuona a Gerusalemme. Un libro che, in tempi difficili, quando il dialogo, invece della guerra, potrebbe apparire come una strada inutile e "scomoda", incoraggia all'ascolto dell'altro, unico presupposto alla vera pace. L'incontro con la Terra Santa nelle parole di: Moni Ovadia, Dominique Lapierre, Giancarlo Bregantini, Andrea Bocelli, Albert Vanhoye, Riccardo Di Segni, Luigino Bruni, Bruno Forte, Abraham Skorka, Marko Rupnik, Leonardo Sandri, Lucetta Scaraffia, Antonio Mazzi, Ermanno Olmi, Alessandro Brustenghi, Michael Perry, Ernesto Olivero, Domenico Quirico, Angelo Bagnasco, Raniero Cantalamessa.
Dal 19 aprile al 24 giugno 2015 a Torino si tiene l'Ostensione straordinaria della Sindone, il lenzuolo di lino sul quale è visibile l'immagine di un uomo che porta i segni della crocifissione. Un'antica tradizione identifica quest'uomo con Gesù e ritiene che il telo sia quello usato per avvolgere il corpo del Risorto nel sepolcro. Attraverso questo agile e immediato strumento, al lettore sono offerti alcuni spunti utili a ricollocare la reliquia nel suo contesto originario: la Terra Santa del tempo di Gesù, la cultura giudaica del I secolo, il racconto evangelico della Passione e della Risurrezione.
"Il catalogo della mostra fotografica che il Meeting per l'amicizia tra i popoli ha voluto dedicare agli 800 anni di presenza francescana in Terra Santa è quanto mai significativo in rapporto al filo conduttore di quest'anno: «Quello che tu erediti dai tuoi padri, riguadagnatelo, per possederlo». Il tema ci vuole infatti riportare alla necessità di saper coniugare la memoria del passato con la responsabilità personale per il presente, che è anche un modo per poter dare un contributo alla costruzione di un futuro diverso. Questo itinerario fotografico ci ricorda che la presenza francescana in Terra Santa, lungo questi otto secoli e fin quando Dio vorrà, è una presenza di servizio, perché inviati a evangelizzare senza fare liti e dispute, sudditi e soggetti a ogni umana creatura per amore di Dio e confessando di essere cristiani, pronti poi a cogliere i segni di apertura che permettono di annunciare il Vangelo e accogliere nella Chiesa, ricordando che la nostra vita è donata a Dio e non ci appartiene più (S. Francesco, Regola non bollata, cap. XVI)." (dall'introduzione di fra Francesco Patton, Custode di Terra Santa)