
Nella speranza, noi "camminiamo cantando" la bellezza del Vangelo con la nostra vita, divenendo per il mondo autentici testimoni del Signore. In questa nuova raccolta pensata per l'Anno Giubilare, l'autore Marco Frisina ha voluto esprimere e cantare l'amore a Cristo, speranza del mondo, la cui misericordia è salvezza donata a tutti i popoli; l'amore alla Chiesa, che splende come la sposa amata, madre dei credenti e pellegrina di speranza; l'amore per alcuni santi antichi e moderni, la cui testimonianza splende ancora oggi per noi. L'album contiene anche i brani Christ is my hope, l'inno del giubileo dei giovani, e Siamo noi, l'inno della prima Giornata mondiale dei bambini. Brani: Cristo nostra speranza - Gioisci o Madre Chiesa - Tardi t'amai - Rivestiti di luce - Trinità che adoro - Verso l'alto - Custode del Signore - Alzati e va' - Ti farò mia sposa - Giovane luce - O Maria nostra speranza - Christ is my hope - Siamo noi - Fuga sul tema Jesus Christ you are my life
Che cos'è l'amore? È un sentimento che a parole tutti conoscono, a cui ciascuno anela. Nessun elemento della nostra vita è più nutriente e sostanzioso. La nostra natura umana, relazionale, fa di questa dimensione la più alta espressione degli scambi sociali e dei legami fra esseri umani. La forza dell'amore, inteso nelle sue più ampie accezioni, dà senso alla vita, è motivazione suprema, circonda ogni ambito dell'esistenza: coppia, famiglia, amicizia, lavoro. Siamo, dunque, di fronte a un tema enorme, ricchissimo di sfaccettature, che richiede, proprio per questo, infinita prudenza. Gli autori di questo volume, un po' spavaldi, non hanno voluto cedere alla tentazione di ridurre l'amore a una questione da cronaca rosa, né di parlare di quando diventa deviato, malato, o dannoso, ma si sono voluti interrogare su cosa sia davvero l'amore, approfondendo la sua natura, antica e attualissima, esattamente come lo è l'esistenza umana. Sarebbe bene non solo far pace con questo sentimento, ma anche prenderne confidenza senza paura, escludendo però aspettative magiche impregnate di buoni propositi, di regole o di senso del dovere. Perché amare, in definitiva, è una direzione verso cui possiamo liberamente scegliere di orientare il potenziale della nostra vita.
Il dramma della fraternità emerge nei racconti dell'Antico Testamento, dove il legame di sangue non è garanzia di relazioni sane. Le narrazioni bibliche illustrano come le relazioni fraterne siano spesso complicate e conflittuali, contrariamente all'ideale del Salmo 133, che celebra la dolcezza della vita fraterna. Storie di personaggi come Caino e Abele, Isacco e Ismaele, Giacobbe ed Esaù e altri mostrano il cammino tortuoso della fraternità, ricco di tensioni e sofferenze. La sfida che questo volume lancia ai lettori è riconoscere nel prossimo un fratello e, come Giacobbe, scoprire il volto di Dio nell'altro, poiché la fraternità si basa non sul legame di sangue, ma sulla comune filiazione a un Padre misericordioso.
Il metodo elaborato da don Luciano Bux, per la predicazione e l'attività pastorale, presuppone che la Sacra Scrittura diventi una compagna costante dell'uomo, non semplicemente un testo da consultare, ma una presenza vivente, un logos che orienta e plasma la via dell'esistenza cristiana. Questo approccio si contraddistingue per il tentativo di tradurre la tradizione teologica e filosofica in termini esistenziali e pastorali, mediante una ermeneutica che vada oltre la pura comprensione dottrinale, per incarnarsi nel vissuto quotidiano del credente. Don Luciano Bux è stato un cristiano, un pastore che non ha mai voluto definirsi un "teologo" di professione. Al contrario, egli ha sempre preferito essere visto come un pastore che svolge il suo compito mediando le verità teologiche con la vita quotidiana dei cristiani. Lebensbegleiter (dal tedesco, significa: compagno di vita) e il termine che meglio descrive questo approccio. La vita cristiana, infatti, non è un cammino solitario, ma un viaggio che si fa in compagnia dello Spirito Santo, che diventa guida e compagno di ogni passo, nelle gioie come nelle difficoltà, in una continua dinamica di santificazione e crescita personale.
Un minuto prete cattolico dal viso rotondo, ingenuo e impacciato all'apparenza, nasconde uno strano investigatore che nulla ha da invidiare al campione del metodo scientifico, il detective Sherlock Holmes. Padre Brown non è uno scienziato e le sue indagini sono del tutto particolari: egli non cerca il criminale da punire ma l'uomo da far ricredere e l'anima da recuperare. Ancor prima dei malfattori, saranno le falsità e le ipocrisie a cadere nelle sue trappole sotto i colpi di arguti ragionamenti. A Chesterton il merito di aver coniato una nuova declinazione del genere poliziesco che diverte, appassiona e ispira da oltre un secolo, capace di stillare gemme di riflessione morale senza nulla togliere al sano intrigo della migliore tradizione del giallo d'oltremanica.
Una delicata e commovente storia d'amore che intende celebrare il dono più prezioso dell'umanità: la vita. Lo straordinario coraggio di una donna, che di fronte alla decisione di curarsi o di portare a termine la gravidanza, sceglie di sconfiggere la morte donando la vita. Lo struggente smarrimento di un uomo, che d'improvviso si trova a essere padre e madre senza averlo mai sperimentato prima. Nel rapporto tra madre e figlia, c'è una nostalgia del non vissuto che diventa il filo indissolubile di un amore trascendente, che si fa spiritualità. Con una scrittura appassionata e rigorosa, Mattera prende per mano i lettori accompagnandoli in un viaggio per scoprire la bellezza nascosta dietro la fragilità.
La morte di un bambino di dieci anni è la perdita più innaturale che si possa immaginare. In questo libro intenso e profondo, Daniela Zuccolin, madre di Lorenzo, venuto meno per un assurdo incidente mentre nuotava, narra il suo viaggio attraverso il dolore, la memoria e il lento processo di elaborazione del lutto. La scrittura, inizialmente valvola di sfogo, si trasforma in un ponte tra il passato e il futuro, in un modo per sopravvivere al vuoto e restituire senso a una vita spezzata. Attraverso una narrazione intima e sincera, Daniela esplora il tabù della morte, la fragilità delle relazioni di fronte alla perdita e la necessità di nominare il dolore per affrontarlo. La sua è una testimonianza autentica che non offre risposte semplici, ma parla al cuore di chiunque abbia vissuto una perdita o voglia comprendere l'insondabile forza dell'amore, capace di resistere anche oltre l'assenza. Come ricorda l'autrice, in queste pagine non c'è «nessun prodigio terapeutico né guarigione miracolosa, semplicemente la cronaca di un processo che per fortuna e malgrado tutto continua a plasmare la mia vita e quella della mia famiglia, con la forza e le risorse di cui volenti o nolenti disponiamo». Un libro che è testimonianza forte di come può essere talvolta la vita: scritto con una cura che lascia emergere ora la durezza ora la delicatezza di tutto l'arcobaleno dei nostri umanissimi sentimenti.
La Settimana Santa conclude la lunga preparazione che vede i fedeli concentrarsi sugli ultimi giorni di Gesù Cristo. I canti proposti in questo CD offrono alcune testimonianze della fede della Chiesa e raccolgono alcuni elaborati di alto interesse culturale e musicale (Giacomo Baroffio, direttore musicale)