
Insieme nella Messa è un sussidio semplice e immediato per seguire le letture e le preghiere della Celebrazione Eucaristica. È pensato sia per chi partecipa quotidianamente alla Santa Messa sia per coloro i quali, non potendovi partecipare ferialmente, desiderano, tuttavia, accostarsi alla Parola di Dio proclamata in quel giorno nelle assemblee liturgiche.
Oltre alle letture, la pubblicazione contiene l’Ordinario della Messa, un’introduzione liturgico-spirituale alle domeniche e feste ed un sommario delle domeniche, feste e commemorazioni liturgiche del mese corredate da sobrie ed essenziali notazioni agiografiche.
Vengono riportate, inoltre, le intenzioni mensili dell’Apostolato della Preghiera. Il formato tascabile e molto maneggevole consente un impiego agile e alla portata. Particolarmente indicato per quelle comunità parrocchiali dov’è attivo il gruppo dei lettori ministeriali, all’interno dei quali può essere utilizzato negli incontri formativi preparatori alle celebrazioni feriali e festive. La veste tipografica con la copertina a colori rende questo sussidio gradevole e moderno.
Contiene
• Letture della messa del giorno.
• Ordinario della messa.
• Introduzione liturgico-spirituale alle domeniche e feste.
• Sommario delle domeniche, feste e commemorazioni liturgiche del mese.
Nell'epoca della società liquida e dell'impatto dirompente dei Social Media, la comunicazione interpersonale rischia di naufragare e di perdere il suo valore di elemento costruttore e connettore delle relazioni umane. Per arginare questo fenomeno dilagante, il testo riprende i capisaldi teorici della pragmatica della comunicazione umana, li arricchisce e li amplia con le nuove frontiere degli studi neuroscientifici e linguistici. Si focalizza inoltre sulla presentazione delle competenze, delle strategie e delle tecniche di comunicazione efficace per poi scendere nelle applicazioni pratiche in famiglia, nei contesti sociali e nelle organizzazioni. I lettori potranno riscoprire un atteggiamento comunicativo salutare orientato al benessere personale e relazionale, cimentandosi con esercizi e attività per arricchire la vita di tutti i giorni.
L'Introduzione alla teologia evangelica è stato uno degli alberelli piantati da Karl Barth nella sua vecchiaia. Si tratta, infatti, del testo delle lezioni che egli tenne come «sostituto di se stesso» nel semestre invernale dell'anno accademico 1961-1962. Un ciclo di lezioni nel quale, come egli stesso ebbe a dire, «ho voluto cogliere l'occasione di questo "canto del cigno- per rendere conto a me stesso, e ai miei contemporanei, degli obiettivi che ho cercato di raggiungere, delle cose che ho imparato, delle idee che ho sostenuto -- attraverso percorsi di ogni genere, vie maestre e vie traverse -- nel campo della teologia evangelica». La forma scelta fu quella dell'introduzione, la struttura dell'opera è limpida. Dopo una prima lezione di «chiarimenti», si succedono quattro parti, ciascuna divisa in quatto lezioni: 1) il luogo della teologia (la Parola, i testimoni, la comunità, lo Spirito); 2) l'esistenza teologica (stupore, coinvolgimento, impegno, fede); 3) i rischi della teologia (solitudine, dubbio, prova, speranza); 4) il lavoro teologico (preghiera, studio, servizio, amore).
Silvio Garattini è un uomo di scienza e concepisce da sempre il suo lavoro come un servizio al benessere di tutti. In questo libro prende spunto dagli articoli della Costituzione della Repubblica dedicati al diritto alla salute e suggerisce alla politica una serie di interventi che sono necessari perché quel diritto sia effettivamente tutelato. Si tratta in alcuni casi di scelte impopolari (ad esempio a proposito del fumo e del consumo di alcol) o comunque impegnative (dove denuncia l'insufficiente formazione degli studenti italiani in ambito scientifico), ma ogni Governo che si presenti come artefice del bene comune non può ignorare la sfida di far compiere alla nostra società un passo avanti importante. Il "cittadino Garattini", con il tono garbato, preciso e documentato che gli è proprio, offre il suo contributo a un dibattito che mira all'autentico progresso civile.
«Da dove arriva?», «Come fate poi a lasciarli andare via?», «Come fate a organizzarvi?», «Vi pagano per farlo?». Sono solo alcune delle domande che guidano i capitoli di questo libro. Pagina dopo pagina, arrivano tutte le risposte: franche, trasparenti, autentiche come nessun opuscolo formativo sull'affido potrà mai fare. Perché l'autore e la moglie, genitori di due ragazzi, da oltre vent'anni hanno aperto le porte della loro casa accogliendo in affidamento bambini provenienti da esperienze difficili. Ed eccoli, allora: Spider Man, Flash, Daredevil ma anche Attila, Giovanna d'Arco, Cip e Ciop, Paperoga e molti altri. Storie complicate, dolorose, raccontate con una grazia infinita e un pizzico di ironia, appassionando e commuovendo, offrendo uno sguardo che sa abbassarsi all'altezza degli occhi di questi bambini e ne sa comprendere le fatiche. Storie che, parlando di casi al limite, offrono una lezione universale su cosa significa essere educatori, con la consapevolezza che non si lavora su una scienza esatta ma si ha a cuore il futuro di persone in crescita.
Il genio di Karl Rahner, tra i più grandi esponenti della teologia del Novecento, è sempre a rischio di una lettura approssimativa, incapace di evocare l'importanza del suo contributo per lo sviluppo del cristianesimo moderno e attuale. Il suo vigoroso contributo ha profondamente cambiato il metodo teologico e ha introdotto un nuovo modo di intendere la relazione tra Dio e l'uomo e, dunque, la fede stessa. La riflessione di Rahner può intendersi come una teologia della rivelazione, una antropologia trascendentale radicata e un'esperienza spirituale e mistico-esistenziale, che è capace di cogliere i segni della presenza di Dio nella ferialità della vita quotidiana e di conservare, ancora oggi, la sua scottante e brillante attualità.
Il "complesso di Telemaco", figlio che attende il padre Ulisse per poter ritrovare anche se stesso e il proprio ruolo nel mondo -- secondo la lettura che del mito ha offerto Massimo Recalcati opponendola al "complesso di Edipo", figlio che, invece, uccide il padre -- è l'immagine con la quale questo libro si apre, per introdurci a riflessioni decisive e necessarie per la nostra cultura odierna, a questi anni complessi, dai quali le figure di paternità e figliolanza sono uscite "con le ossa rotte". Alla suggestione offerta dall'Odissea, don Luigi Maria Epicoco fa seguire la rilettura di alcuni personaggi biblici (veri prototipi dei padri e figli che anche noi siamo), di alcune relazioni paterne/filiali, offrendo al lettore un percorso inedito e sorprendente, in vista di una reinterpretazione della questione giovanile come momento propizio e non più e solo come problematicità. Gesù è, in questa riflessione, l'immagine più significativa di una giovinezza che funziona e in cui definitivamente l'opportunità di essere figlio si realizza nel compimento liberamente "scelto" e non subito della relazione con il Padre.
Fino al V secolo, i Padri latini utilizzavano instrumenta per indicare l'insieme delle Scritture o loro parti: le consideravano mezzi con cui Dio si fa conoscere e tramite cui l'uomo può accogliere la proposta salvifica divina. Essi erano consapevoli della distanza linguistica e culturale che si frappone tra quegli scritti e i loro nuovi destinatari e, comunque, nutrivano il desiderio di coglierne il messaggio al fine di corrispondere alla volontà divina. Perciò, fin dall'inizio elaborarono metodologie in parallelo, in dialogo o in autonomia rispetto ai grandi interpreti ebrei o non cristiani. Questo impegno è proseguito nel tempo contribuendo a rendere l'ermeneutica una disciplina autonoma. La collana si inserisce in questo solco e offre preziosi strumenti per comprendere le Scritture di Israele e della Chiesa antica. Illustra le metodologie più aggiornate e adeguate per interpretare in modo corretto i testi biblici secondo il loro corpo di appartenenza. Gli autori, docenti del Pontificio Istituto Biblico e della Pontificia Università Gregoriana, sono tra i più qualificati esponenti dell'esegesi biblica in campo cattolico.
Questo libro offre una rilettura inedita e originale del cristianesimo, basata sulla metafora delle scarpe, attraverso dieci parole chiave. Il cristianesimo, infatti, a differenza delle altre religioni professa la fede in un Dio che, in Gesù Cristo, ha camminato in compagnia degli uomini del suo tempo. Anche oggi, di fronte alle sfide della cultura postmoderna, il cristianesimo è chiamato a farsi compagno di viaggio di tutti gli uomini. Lo deve fare però, secondo il nostro autore, con parole appropriate e soprattutto con "le scarpe giuste ai piedi" (Mc 6,9). Tra le diverse calzature che abbiamo nella nostra scarpiera di casa, quali dovremmo indossare per far risaltare le parole cristiane più significative nell'alfabeto del mondo? Ecco la proposta del volume: scarpe da ginnastica (risurrezione), scarpe da cerimonia (fede), scarpe rotte (carità), scarpe per bambini (speranza), stivali da lavoro (Chiesa), pantofole (famiglia), stivali da pioggia (ecologia), infradito (silenzio), scarpe da clown (umorismo), scarpe da donna (Maria). Sebbene il cristianesimo si riassuma in un unico nome, Gesù Cristo (Fil 2,9), questo nome ha bisogno di essere declinato con alcune parole chiave che ci permettono di recuperare un'altra identità del cristianesimo, non tanto come un insieme di dottrine, quanto piuttosto come un cammino, una sequela del "Maestro" con le scarpe giuste ai piedi.
Viviamo in un mondo ferito, dove le sofferenze interiori spesso restano inascoltate e senza risposta. Il presente volume si offre come una missione di speranza, come una luce nel buio, guidando i lettori a trasformare il dolore in forza, le cicatrici in testimonianze di guarigione, e le perdite in un ritrovamento di senso attraverso la preghiera e la fiducia in Dio. In queste pagine, l'autrice coniuga una solida competenza professionale con una profonda spiritualità, dando vita a una guida pratica e ispiratrice. Il libro accompagna chiunque sia in cerca di guarigione interiore, offrendo strumenti concreti per riconoscere e superare le ferite più profonde dell'anima, con cui ciascuno è costretto a misurarsi: il rifiuto, l'abbandono, il tradimento, l'ingiustizia e l'umiliazione. Ogni capitolo è un invito a riflettere e agire, a non lasciarsi definire dal dolore, e a intraprendere un viaggio rigenerante che, attraverso storie toccanti, esercizi pratici e un costante richiamo alla forza trasformativa della fede in Gesù, conduce ad abbandonare le convinzioni limitanti e a costruire una nuova identità, guarita e radicata nell'amore di Cristo.

