
Prima antologia tematica di Papa Leone XIV con un testo inedito del Pontefice. Organizzato in 10 parole-chiave, il testo presenta per la prima volta in maniera organica il pensiero spirituale e teologico del nuovo Papa, attingendo al suo Magistero. Le parole scelte per questo libro sono: Cristo, cuore, Chiesa, missione, comunione, pace, poveri, fragilità, giustizia, speranza. Un testo unico, con il quale conoscere da vicino l’insegnamento di Leone XIV.
Scritta in occasione 60° anniversario della Dichiarazione conciliare Gravissimum educationis sull'estrema importanza e attualità dell'educazione nella vita della persona umana, la prima lettera apostolica di Leone XIV chiede alla comunità credente di fermarsi per recuperare con saggezza lo sguardo sulla "cosmologia della paideia cristiana", una visione che a partire dalle logiche evangeliche sa rinnovare sé stessa e ispirare con fecondità tutte le sfaccettature dell'educazione. Scrive il Papa: «Davanti ai tanti milioni di bambini nel mondo che non hanno ancora accesso alla scolarizzazione primaria, come possiamo non agire? Davanti alle drammatiche situazioni di emergenza educativa provocata dalle guerre, dalle migrazioni, dalle diseguaglianze e dalle diverse forme di povertà, come non sentire l'urgenza di rinnovare il nostro impegno? L'educazione è una delle espressioni più alte della carità cristiana. Il mondo ha bisogno di questa forma di speranza».
"Dilexi te", titolo della prima Esortazione apostolica di Papa Leone XIV, significa "Ti ho amato" e riprende il versetto del libro dell’Apocalisse 3,9, una dichiarazione di amore da parte di Dio per una sua comunità cristiana, che non aveva alcuna rilevanza o risorsa ed era esposta alla violenza e al disprezzo. Papa Francesco, che, nell’Enciclica Dilexit nos, aveva approfondito l’amore divino e umano del Cuore di Cristo, stava preparando, negli ultimi mesi della sua vita, un documento sulla cura della Chiesa per i poveri e con i poveri, intitolato proprio Dilexi te, immaginando che Cristo si rivolga ad ognuno di loro dicendo: Hai poca forza, poco potere, ma "io ti ho amato" (Ap 3,9).Papa Leone, sentendo di aver ricevuto come in eredità questo progetto, si dichiara - all’inizio del documento - felice di farlo proprio, aggiungendo alcune sue riflessioni, per proporlo all’inizio del suo pontificato, "condividendo il desiderio dell’amato Predecessore che tutti i cristiani possano percepire il forte nesso che esiste tra l’amore di Cristo e la sua chiamata a farci vicini ai poveri".
Dilexi Te, ti ho amato, è la prima e attesissima esortazione apostolica di papa Leone XIV. Il testo mette al centro l’amore verso i poveri, in dialogo con la Dilexit nos di papa Francesco. È solo nella cura dei poveri che la chiesa può restare fedele al Vangelo, e in questa fedeltà le sue opere, le sue istituzioni e le sue esperienze diventano atti profondamente politici. La prefazione di don Mattia Ferrari nasce dall’incontro tra la sua testimonianza quotidiana al servizio dei migranti e quella di Francesco e Leone, che nei loro scritti consegnano un Vangelo vissuto prima ancora che pensato.
Leone XIV scrive una Esortazione apostolica portando a termine quanto papa Francesco stava preparando in continuità con la Dilexit nos. Il presente documento, ribadendo la cura della Chiesa per i poveri, immagina che Cristo si rivolga personalmente a ciascuno di essi, rivelando loro il suo amore e la sua vicinanza. Prefazione di Chiara Amirante
Un’opera unica - divisa in due volumi - che raccoglie le catechesi tenute da Leone XIV e Papa Francesco nelle Udienze generali del Giubileo 2025. In questo primo volume si trovano le meditazioni dei Pontefici sull’infanzia e sulla vita di Gesù (in particolare sugli incontri, le parabole e le guarigioni). Con parole chiare e ispiratrici, questo libro guida il lettore verso una fede viva, ricca di speranza e amore. Un testo prezioso per chi desidera approfondire il messaggio giubilare, ideale per un pubblico ampio e variegato. Un viaggio spirituale intenso e luminoso che invita alla riflessione e alla crescita personale.
Prima di tutto ascoltare, perché il coraggio viene dall’ascolto. Poi, avere come bussola l’amare poiché amore e unità sono le due dimensioni della missione affidata da Gesù a Pietro, il primo papa. Con questi e molti altri insegnamenti, che Leone XIV attinge dal faro spirituale del suo Ordine, Agostino di Ippona, si apre il pontificato di uno dei papi più imprevisti della storia della Chiesa: uomo riflessivo e pieno di spirito di servizio, religioso agostiniano convocato dal Perù a Roma per volere di Bergoglio, Robert Francis Prevost non si aspettava di essere chiamato a guidare la cristianità, eppure ha trovato da subito le parole più giuste per trasmettere a tutti speranza, spirito di dialogo e impegno universale. In queste pagine sono condensati i punti principali che hanno segnato l’avvio del cammino pastorale di Leone XIV. Discorsi, messaggi e omelie si alternano a citazioni tratte dalle opere del maestro Agostino, ma anche alle parole dei due papi precedenti, in una continuità d’ispirazione ricca di spunti originali: dalla centralità dell’amore all’appello per una pace disarmata e disarmante, dalla visione del futuro all’attenzione ai giovani, fino ad arrivare alle sfide vecchie e nuove che la Chiesa, ma anche l’umanità tutta, si trova ad affrontare.
La prima esortazione apostolica di papa Leone XIV, simbolicamente firmata nella festa di san Francesco, viene presentata con una prefazione di fra Carlos Alberto Trovarelli, ministro generale dei francescani conventuali che evidenzia la spiritualità francescana sottesa al documento. Padre Giulio Albanese, missionario comboniano, uno dei massimi esperti sul tema della povertà ha curato l'Invito alla lettura.
Fra Carlos A. Trovarelli è ministro generale dei frati minori conventuali dal 2019. Giulio Albanese, missionario comboniano è direttore dell’Ufficio per le comunicazioni sociali e dell’Ufficio per la cooperazione missionaria del Vicariato di Roma. Ha fondato e diretto per molti anni l’agenzia di stampa Misna. Collabora con varie testate, fra cui Avvenire e L’Osservatore Romano. È anche membro del Consiglio per la Sezione per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali della Segreteria di Stato della Santa Sede. Le sue ultime pubblicazioni con EMP: Libera nos Domine. Sulla globalizzazione dell'indifferenza e sull'ignoranza dell'idiota giulivo (2020); Poveri noi! Con Francesco dalla parte dei poveri (2017).
Dilexi te, "Ti ho amato" è il primo documento di Leone XIV, firmato nella mattina del 4 ottobre, festa di san Francesco d’Assisi. Richiama nel titolo la quarta e ultima enciclica di papa Francesco, Dilexit nos, sull’amore umano e divino del cuore di Gesù Cristo. La contemplazione dell’amore di Cristo ci aiuta a coltivare una maggiore attenzione alle sofferenze degli altri e ci rende strumenti del suo amore, scrive il Papa, in continuità con il Magistero di Francesco. E chiede alla Chiesa di liberarsi dall’autoreferenzialità per ascoltare il grido dei poveri, perché la scelta prioritaria dei poveri sia una via di straordinario rinnovamento spirituale e sociale al contempo. L’invito per ogni cristiano è a guardare con lucidità anche alle prassi quotidiane, nella consapevolezza che la presenza dei poveri è indice di ingiustizia sociale e disuguaglianze. «Sia attraverso il vostro lavoro, sia attraverso il vostro impegno per cambiare le strutture sociali ingiuste, sia attraverso quel gesto di aiuto semplice, molto personale e ravvicinato, sarà possibile per quel povero sentire che le parole di Gesù sono per lui: "Io ti ho amato" (Ap 3,9)».
Dilexi Te è la prima esortazione apostolica di Papa Leone XIV, documento incentrato sull’amore verso i poveri, in continuità con l’enciclica Dilexit Nos di Papa Francesco. Un testo rivolto a tutti i cristiani. «Avendo ricevuto come in eredità questo progetto, sono felice di farlo mio - aggiungendo alcune riflessioni - e di proporlo ancora all’inizio del mio pontificato, condividendo il desiderio dell’amato Predecessore che tutti i cristiani possano percepire il forte nesso che esiste tra l’amore di Cristo e la sua chiamata a farci vicini ai poveri». «L’amore per i poveri è un elemento essenziale della storia di Dio con noi e, dal cuore stesso della Chiesa, prorompe come un continuo appello ai cuori dei credenti». Un’edizione speciale che si avvale della Guida alla lettura di Mons. Vincenzo Paglia.

