
Una serie di studi che invitano a riprendere con rinnovato entusiasmo il cammino pastorale, soprattutto nella prospettiva della santita'. I saggi presenti in questo volume hanno in comune l'invito a tutti i credenti di tendere ad una misura alta" della vita cristiana. In linea con la lettera apostolica Novo Millennio Ineunte di Giovanni Paolo II si sollecita un rin- novato impegno pastorale sulla via della santita. La voca- zione alla santita e vocazione a diventare Gesu. Infatti, solo chi segue Cristo, l'uomo perfetto, si fa pure lui piu uomo e, ovviamente, cristiano. "
La Via Crucis è una pratica nata dal cuore del popolo di Dio, desideroso di rivivere dinamicamente i misteri della nostra redenzione. Camminando con Padre Pio, sentiamo di avere accanto un modello luminoso della passione del Signore.
La ricerca di sinergie e continuita tra la testimonianza e l'opera di Madre Teresa di Calcutta e quella di Francesco d'Assisi. Dilatare la testimonianza ancora viva di madre teresa di calcutta e attualizzare quella storicamente collaudata di francesco d'assisi. E' l'idea ch e ha sollecitato l'autore ad accostare i due protagonisti di questo breve volume nel quale secoli di cristianesimo sembrano annullarsi unendo francesco e teresa da sinergie di santita. Un unico abbracci o ai poveri nei quali contemplare quel gesu`crocifisso e abbandonato nel golgota che dice a teresa di calcutta: ho sete" e a francesco d'assisi: "ri "
Il libro ripropone la figura di San Francesco, tentando di giungere a lui attraverso un'analisi storica, scientifica, filologica e teologica dei suoi Scritti. Gli scritti di francesco, come la sua conversione e l'espe rienza evangelica, hanno all' origine un lento processo di maturazione interiore, con tempi lunghi di preghiera e un affollarsi di domande che trovano risposta nell'illuminazione della grazia. Chi vuol capire francesco e i suoi scritti deve partire di qui: dall'assapo ramento orante, prolungato della parola di dio e dalle intuizioni profonde che gli svelano il senso della vita e del mondo, non dagli scampoli culturali che si attaccano alle sue parole. Perche`risulta chiaro che francesco non e`un "trattatista"della vita cristiana,e nemmeno un teologo sistematico, benche nei suoi scritti l'at tenzione al progetto divino della salvezza e l'eco di un'e sperienza religiosa intensamente vissuta concorrano a delineare un sobrio, rigoroso e coerente disegno di teologia spirituale che va cercato e ricostruito con paziena e attenzione". E quanto intende fare questa lettura degli "scritti" di francesco d assisi, da cui si cita (p. 61), partendo da un analisi attenta dei testi che riflettono piu`da vicino il vissuto interiore di francesco, le laudi e le preghiere, per poi tracciarne a grandi linee il progetto di fraternita e di vita "secondo la forma del santo vangelo" che l umile santo di assisi propone a se stesso e ai fratelli di tutto il mondo. "
Nuova traduzione degli scritti attribuiti a san Francesco, con testo latino a fronte. Ampia introduzione storica, filologica e teologica curata dai migliori specialisti italiani.
Presentazione sintetica della vicenda storica di san Francesco, che fornisce una guida autorevole allo studio della «questione francescana». Ampia bibliografia per ulteriori ricerche e approfondimenti.
Questo saggio e probabilmente il primo studio scientifico che esamina la personalita di Padre Pio con il metodo dell'indagine psicologica.
Biografia di Padre Pio. Mistero di una persona nascosta con Cristo in Dio e miracolo della sua esistenza come significativa presenza visibile di Cristo onnipotente e invisibile.
La storia dei tre pastorelli di Fatima, Francesco, Giacinta e Lucia.
Che cosa prova?” mi chiese Padre Serafino.
“Una quiete e una pace inesprimibili” risposi.
“La gioia che prova è cosa da nulla in confronto a ciò che provano coloro di cui è detto che (1Cor 2,9). Che prova ancora?”
“Un indicibile calore”, gli risposi.
“Quale, amico mio? Siamo in un bosco in pieno inverno e tutt’intorno a noi c’è neve. Qual’è questo calore che lei prova?”
“Come se mi bagnassi in acqua calda – gli risposi – sento un profumo a me ignoto”
“Lo so, lo so – mi disse – Il profumo che lei sente è quello dello Spirito di Dio. Ed il calore di cui parla non è nell’aria, ma in noi. Riscaldati da esso, gli eremiti non temevano il freddo dell’inverno, poiché indossavano la veste della Grazia, che sostituiva quella materiale. Il Regno di Dio è nel nostro intimo e la condizione in cui ora ci troviamo ne è la prova. Ecco che significa essere pieni dello Spirito Santo”