
Il 2023 segna gli 800 anni della conferma della Regola di san Francesco. Perché Francesco ha dovuto scrivere una Regola? Senz'altro per dare stabilità e riconoscimento nella Chiesa alla sua Fraternità, che si presentava come una realtà molto innovativa. Questo volume presenta una lettura non statica ma dinamica della Regola di san Francesco, per aiutare chi non la conosce a scoprirla e a gustarne l'ispirazione e il senso più profondo. Un testo sempre in divenire, che propone un rinnovato contatto con il Vangelo e che diventa anche per noi provocazione e profezia per una scelta radicale di vita.
Tutto quello che c'è da sapere sulla vita, i miracoli e le leggende di una delle sante più popolari al mondo. Il volume non parla solo della Santa patrona di Palermo e del festino, la festa che i palermitani tributano annualmente in suo onore, ma va oltre. Attestazioni sincrone e pareri d'illustri studiosi italiani e stranieri, sono spunti per indirizzare il lettore verso percorsi che spaziano da quello folcloristico a quello storico, da quello della religiosità popolare a quello della fede cattolica, da quelle delle certezze a quelli dei dubbi sollevati da studiosi e da uomini di chiesa. Religiosità, arte, tradizione, legenda o bugia che si fa, anche, teatro colto e popolare, in un crescendo di rappresentazioni in Sicilia e in Spagna dopo il dichiarato ritrovamento delle ossa della Santa sul Monte Pellegrino. Racconto popolare, racconto di fede, ma anche punto d'incontro di dubbi e d'ipotesi contrastanti sulla veridicità di fatti salienti che spaziano dalla discendenza reale della Santa al ritrovamento delle ossa, alla fine della peste. Il "Pellegrino", alias monte Ercte, è stato ritenuto da sempre luogo sacro, prediletto per riti mitologici e divinatori, fin dai tempi antichi, e anche sede prediletta di molti eremiti.
Il mistero del corpo intatto di san Charbel Makhlouf, monaco eremita libanese (1828-1898), non smette di suscitare curiosità e stupore. Per 67 anni dopo la sua morte è rimasto morbido e flessibile, trasudando una quantità impressionante di liquido rossastro dalle proprietà taumaturgiche, che sfida le leggi della scienza. Studi recenti hanno svelato la composizione e stimato il volume dell'essudato in decine di tonnellate! In questo libro sveliamo i fenomeni mistici, le indagini teologiche e le perizie medico-legali, insieme alle testimonianze di coloro che hanno toccato il corpo del santo, costantemente inumidito dal fluido misterioso per quasi settant’anni. Scopri con noi l’eccezionale mistero del corpo di san Charbel!
In questo testo sui segreti della santità e sul senso del dolore gli autori ci offrono una carrellata di santi antichi, moderni e contemporanei che con la loro vita hanno risposto cristianamente agli interrogativi sul significato e sullo scopo della sofferenza nell'esistenza con la testimonianza di una vita di impegno e sacrificio.
I libro riporta alcuni interventi del Convegno svoltosi a Bologna il 21 settembre 2023, quasi come introduzione al Festival francescano nell'ottavo centenario dell'approvazione della Regola bollata di san Francesco da parte di papa Onorio IlI il 29 novembre 1223.
Gli interventi di Juri Leoni, Marco Guida e William Short riguardano la vita regolare prima di Francesco, vari attori che hanno contribuito alla nascita della Regola così come la conosciamo e questo testo come alimento per la vita spirituale e comunitaria.
Veniamo così aiutati a cogliere questo testo «non come un pezzo da museo, ma come una forma di vita, vissuta da migliaia di persone in tutto il mondo ancora otto secoli dopo la sua conferma solenne» (dall'Introduzione di J. Dalarun).
San Francesco d'Assisi ha aperto più strade al cristianesimo di quante non ne abbiano aperte tutte le imprese militari dei cristiani. La sua esperienza di Dio è legata in maniera indissolubile alla scelta di abbandonare ogni legame con i beni terreni. La povertà di Francesco è e sarà sempre una povertà lieta, una povertà umile, una povertà obbediente, conseguenza della scoperta della vera ricchezza della vita, la fede in Gesù. Il cardinale Angelo Comastri racconta, con semplicità e partecipazione, la vita del santo di Assisi, nella consapevolezza che ancora oggi, il seme gettato da Francesco grida che il Vangelo è un'utopia, ma è un'utopia possibile!
Mediante un delicato e fine intreccio tra il Vangelo e le fonti francescane, gli autori "cantano", con linguaggio ispirato e raffinato, il mistero dell'accoglienza in Francesco e Chiara. In sei suggestivi "quadri" svelano un amore che raggiunge la perfezione e la più alta sublimità. La prima icona descrive l'accoglienza dell'ultimo tra gli ultimi: il lebbroso blasfemo. La seconda icona è rappresentata dall'accoglienza del ladro, una figura messa al bando da tutto e da tutti. La terza icona esprime l'accoglienza della ingiusta mortificazione. La quarta icona espone l'accoglienza del lupo, cioè del devastatore, del distruttore. La quinta icona è riservata al racconto degli incontri di Francesco con il Sultano di Babilonia e con la prostituta. La sesta icona è dedicata a santa Chiara, la cui testimonianza viene portata alla luce in modo sublime. Prefazione di Raffaele di Muro.
L’Epistolario di don Bosco costituisce lo strumento principe per conoscere il suo essere e il suo operare, la sua mentalità e il suo pensiero, i suoi interessi e le sue avversioni: in altre parole lo sviluppo progressivo, materiale e morale, della sua Opera. I primi destinatari dell’Epistolario sono le comunità educative, quelle ecclesiali e particolarmente i membri della Famiglia salesiana, che in esso potranno scoprire la poliedrica figura di don Bosco come uomo, prete, padre, maestro, educatore, fondatore, operatore sociale, comunicatore, santo e così via.
Ma come tutti i grandi epistolari, anche quello di don Bosco emette segnali in più direzioni: può infatti essere oggetto di attenzione da parte di storici, psicologi, pedagogisti, sociologi, antropologi culturali, linguisti, semiologi, studiosi di spiritualità, esperti di comunicazione. E tutto ciò senza che possa essere considerato in alcun modo un epistolario a carattere letterario, artistico, politico, ascetico, bensì un epistolario di vita quotidiana di un uomo dell’Ottocento che, grazie anche alla fitta corrispondenza con un’ampia galleria di persone e personalità di ogni classe sociale, è riuscito a lanciare e realizzare grandiosi progetti, in buona parte tuttora attuali, per l’educazione dei giovani, soprattutto i più poveri.
La novità di quest’opera è la focalizzazione sul tema del Paradiso, senza dimenticare l’indispensabile legame con il peccato originale. Si ripercorre in ordine cronologico l’intera opera del Vescovo di Ippona, confrontandosi allo stesso momento con le interpretazioni presenti nella bibliografia critica. L’accento è posto, comunque, sull’analisi dei testi agostiniani: si tratta di leggere Agostino con gli occhi di Agostino stesso. In tal modo, a quanti invocano una sorta di “de-agostinizzazione” della teologia, si può rispondere indicando la strada di una decisa e saggia “re-agostinizzazione” della protologia.
Don Massimiliano Bianchi, nato nel 1978, ordinato presbitero dell’Arcidiocesi di Milano nel 2004, ha ottenuto la Licenza (2016) ed il Dottorato (2021) in Storia della Teologia alla Facoltà di Lugano. Nominato Missionario della Misericordia da papa Francesco, ha svolto tale ministero in Italia, Francia e Germania.
Il testo, basato su una seria documentazione storica, descrive le vicende di 10 bambini di varie epoche, che hanno lasciato una testimonianza preziosa di una vita donata a Dio per amore del prossimo. Alcuni di questi bambini sono già stati canonizzati, mentre altri, più o meno noti, si propongono come esempio di una fede semplice, ma autentica. Senza straripare nel prodigioso, queste pagine scavano nell'ordinario delle vite di piccoli "santi", per trovare le perle preziose del Vangelo nella loro quotidianità. Una piccola galleria di ritratti di semplici bambini, con i loro giochi, i loro gusti, le loro debolezze, le loro stanchezze... che con la Grazia di Gesù hanno trasformato la loro breve esistenza nel dono di un amore puro e gioioso, che salva il mondo.
Con tutta evidenza Francesco d'Assisi non è un pensatore dell'ecologia; eppure il riferimento alle sue parole e alle sue azioni occupa nel dibattito contemporaneo un posto tale che vale la pena provare a osservare più da vicino. Una tra le figure più impressionanti del secondo millennio dell'era cristiana è stata portatrice di un messaggio che ancora continua a risuonare in modo considerevole nelle sensibilità e nelle preoccupazioni contemporanee, ben oltre i confini del mondo cattolico.
30 brevi capitoli, 30 «pennellate» per dipingere il ritratto umano e spirituale di un grande protagonista della storia del cristianesimo e del pensiero occidentale. Ne è autore un «figlio di sant'Agostino» che ha dedicato tutta la vita allo studio e alla divulgazione appassionata del lascito di Agostino per l'uomo di oggi: "Queste 30 pennellate - scrive p. Ferlisi - saranno certamente poche a confronto di quelle che servirebbero per delineare in maniera più definita il ritratto di Agostino uomo, convertito, monaco, mistico, pastore, teologo, padre; comunque spero che queste 30 riescano a far amare di più quest'uomo che l'iconografia rappresenta con un cuore fiammeggiante trafitto dalla freccia della Parola di Dio, e che è universalmente riconosciuto come uno straordinario dono di Dio alla Chiesa e all'umanità».