
I momenti finali di una vita, di ogni vita, sono preziosi per comprenderne il significato. Ma nel caso di Francesco è come se i momenti finali, quelli del trapasso, siano stati preparati per diversi mesi, anzi anni.
Furono anni di sofferenze: Francesco era malato e divenne via via sempre più debole; eppure sono anche gli anni in cui il povero di Assisi realizzò grandi e importanti novità, a cominciare dalle sue lettere, per terminare con il Cantico di frate Sole.
In queste pagine si è cercato di seguire lo sviluppo degli avvenimenti degli ultimi anni di Francesco per provare a capire come tutta la sua vita, seppure in mezzo alla sofferenza, sia diventata un canto di lode al Signore. Solo così si potrà tentare di capire come Francesco abbia potuto arrivare a chiamare sorella anche la morte.
MARCO BARTOLI, Professore associato di Storia medievale presso la LUMSA di Roma, discepolo di Raoul Manselli, è specialista in storia degli ultimi secoli del medioevo occidentale, con un particolare interesse intorno a Chiara e a Francesco d’Assisi.
Con prefazione del Card. Matteo M. Zuppi
Se è vero che nel Cantico le creature si mostrano all'uomo per ciò che esse sono e fanno per lui, cercheremo di dare maggior rilievo alla loro bellezza, aggiungendo profondità alla nostra lode.
Accostandoci al Cantico di san Francesco chiediamo al buon Signore di purificare il nostro cuore nostra mente per inserirci nella corrente della vita di chi già canta, loda e ringrazia l'Altissimo.
Lanciamoci in questo testo, allora, prendendo un bel respiro profondo.
Tre tappe: 1967 articolo di Lynn White sulle radici della ecologica, 1979 Giovanni Paolo II proclama san Francesco patron dei cultori dell'ecologia 2015 Enciclica Laudato si' di papa Francesco. Tre testi che sono all'origine, a loro volta, di una letteratura infinita, nella quale san Francesco viene rivestito di tutte le migliori qualità ecologiche, finendo per apparire talvolta un idolo, un pretesto o un malinteso.
In questo libro il famoso studioso francese si propone di rispondere a domande semplici, avendo come unico riferimento le fonti francescane più affidabili.
Un`indagine originale e appassionante sul fascino del buon ladrone nella tradizione francescana, un viaggio inedito nel paradiso promesso, per riscoprire una figura di speranza e redenzione. Il libro ha come obiettivo di metterci sulle tracce del buon ladrone nella tradizione francescana. Come ha fatto notare Guillermo Spirito, appassionato iniziatore di tale ricerca, sembra che, sino ad oggi, nessuno abbia tentato un lavoro simile. Il tentativo è quello di capire se il buon ladrone ha esercitato un fascino significativo sui figli di san Francesco e in che modo questo fascino sia stato tramandato da una generazione all’altra di frati nel periodo che prenderemo in esame.
Speriamo così di poter gustare qualche scorcio di quel paradiso promesso al buon ladrone!
AUTORI
G.A. SPIRITO, frate Minore Conventuale, docente di teologia e autore di diversi studi e saggi.M. SAVIOLI, frate Minore, attualmente impegnato nella comunità francescana di Nizza.
Il tradizionale Convegno che si svolge a Pozzuolo Martesana intorno alla festa di san Francesco è stato dedicato nel 2024 alle stimmate di san Francesco, nell’ottavo centenario dell’evento sul monte della Verna. Il tema è stato presentato come sempre da diversi punti di vista: partendo dalle testimonianze sull’evento offerte dalle fonti più antiche, si è passati alla presentazione delle sue principali raffigurazioni iconografiche, e quindi ad alcune riletture operate in momenti fondamentali della letteratura italiana (Dante, il Seicento, Riccardo Bacchelli). L’approccio multidisciplinare (iconografia, letteratura, spiritualità…) contribuisce a cogliere meglio il significato profondo della vita e dell’esperienza di san Francesco, che non cessa di affascinare e interrogare.
Nel convegno tenutosi a ottocento anni dall'evento delle stimmate di san Francesco, come apertura del Festival francescano di Bologna, le stimmate di san Francesco vengono analizzate da differenti punti di vista storico, iconografico, spirituale
Diventa così possibile comprendere meglio il fatto dell'impressione delle stimmate all'interno dell'esperienza originaria di san Francesco, e cogliere le molteplici riletture che ne sono state fatte successivamente, nell'Ordine e nella Chiesa, oltre che nella devozione personale di tanti seguaci del Povero di Assisi.
Torna l’ormai classico volumetto che quotidianamente aiuta ad approfondire le letture della messa attraverso una breve meditazione offerta da francescani, clarisse e amici di san Francesco. In un unico volume, ad un prezzo contenuto, vengono offerti i testi necessari per tutto l’anno.
Uno strumento semplice e accessibile a tutti che aiuta a compiere il difficile passaggio dal vangelo alla vita e dalla vita al vangelo. Un amico fedele e senza pretese che favorisce una sana familiarità con la parola di Dio. Un’idea simpatica per un regalo utile per tutto l’anno.
Nel 2026 ricorderemo l’ottavo centenario della morte di san Francesco.
Nel 2026 ricorderemo l’ottavo centenario della morte di san Francesco e ogni mese sr. Chiara Amata ci aiuterà a ricordare una tappa della sua vita.
Nel 2026 ricorderemo gli ottocento anni trascorsi dalla morte di san Francesco, dal suo beato transito, come i biografi hanno definito il suo passaggio da questo mondo al Padre. Di quella morte conosciamo molti particolari, dai quali emerge il desiderio di Francesco di viverla quasi come una celebrazione liturgica (recita im salmo, fa leggere il vangelo...), all'interno di una comunità formata da coloro che più gli sono stati vicini (i frati, certo, ma anche donna Jacopa e altri amici)."Io ho fatto la mia parte": detta in quel momento solenne, questa frase rivela una scoperta importante di Francesco: la sua vita aveva un senso, uno scopo, e quello scopo lui l'aveva compreso e realizzato. Nella mente di Dio ogni vita ha un suo senso e un suo senso, anche la mia e la tua!
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Ringraziamo il Signore per la nostra sorella Chiara Amata, che con le sue tavole non si stanca di aiutarci ad accogliere la vita con gratitudine, e sa sempre regalarci un sorriso, anche in tempi poco propensi all'ottimisto...
Frate Paolo francescano

