
Negli anni Settanta, due giovani rumeni, Lino Dragu e Giorgio Picu, fuggono dalla loro nazione, che vive gli anni difficili del regime comunista di Ceausescu, e cercano rifugio nella cattolicissima Polonia per realizzare il sogno di diventare sacerdoti.
A Cracovia incontrano il vescovo, monsignor Karol Wojtyla, che li accoglie e li aiuta a raggiungere, dopo non poche traversie, l’Italia e a studiare in seminario. Ordinati sacerdoti, don Lino e don Giorgio si incardinano nella diocesi di Civitavecchia, dove ancora oggi esercitano il loro ministero pastorale.
Le memorie di questi due sacerdoti aprono una finestra su uno spaccato di storia dell’Est europeo nei decenni della cosiddetta “guerra fredda”, per far emergere non soltanto le loro vicende personali in un periodo storico complesso ma anche la grande figura dell’“amico” Giovanni Paolo II, che hanno successivamente ritrovato a Roma come pastore della Chiesa cattolica.
Un debito di riconoscenza a Karol Wojtyla, per testimoniare una santità che si è fatta partecipazione e solidarietà allo scopo di favorire la realizzazione del sogno di una vita.
Destinatari
Tutti, soprattutto quanti sono incuriositi da questo particolare tratto di storia e dalle vicende umane dei protagonisti.
Autori
Lino Dragu e Giorgio Picu, originari della Romania, sono sacerdoti della diocesi di Civitavecchia. Laura Badaracchi, giornalista free-lance, collaboratrice di molte testate giornalistiche, tra le quali Avvenire, ha curato la revisione del testo
Fratelli laici cappuccini liguri
A cura di BENI CULTURALI CAPPUCCINI DELLA LIGURIA
Non è cosa rara che in ogni tempo ci siano persone vissute santamente e che siano stimate tali dalla gente e dalla comunità cristiana. Le fraternità dei Cappuccini, presenti in Liguria dal 1530 a oggi, sono un luogo dove si impara a farsi santi insieme e dove nei secoli si sono succeduti esempi di persone semplici, fortemente radicate nella fede, che attraverso fatiche fisiche e morali sono state perseveranti nel vivere il Vangelo. Leggendo questo libro incontreremo “i Santi della por­ta accanto”; chi sono queste figure, così vicine a noi, così a portata di mano, eppure così lontane per perio­do storico e per contesto geografico di provenienza? Sono 5 fratelli laici, che abbracciano la Regola di San Francesco attraverso la professione dei consigli evangelici (povertà, castità, obbedienza) ma hanno scelto di non accedere allo stato di vita sacerdotale. Godono all’interno della fraternità degli stessi diritti dei chierici, collaborano coi sacerdoti nel ministero pastorale e hanno responsabilità nella gestione pratica o amministrativa del convento.
Il volume ci aiuta a ricordarci di queste umili figure francescane che per il loro esempio possono ancora oggi aiutarci a innamorarci di Gesù per seguirlo con purezza di cuore. I nostri “fratelli laici”, venuti da ambienti agricoli e da attività lavorative artigianali, hanno continuato nella vocazione francescana a esercitare il loro mestiere e a tenere relazioni semplici e familiari con le persone, animati sempre dalla perfetta carità di Cristo.
Tra fervore e ardore, autobiografia e finzione...
Con un grazie - confessione di lode - iniziano anche le ''Confessioni'', questo libro antico e nuovo, in cui Agostino a metà della propria vita si volta indietro e ricorda scrivendo. Gratis è nato, gratis ha percorso vie impensabili, gratis è quello che è, nei limiti e nei meriti, che sono essi stessi doni: la grazia, sulla quale si sono poi incrostate barbose elucubrazioni, risponde nel fondo a questa confortante consapevolezza... Agostino scrive una memoria perché sia letta, e nel Libro X spiega l'operazione: nel silenzio del cuore, davanti a Dio, è la confessione, ma nello scritto la narrazione è davanti a molti testimoni. Ambizione? Agostino non ha mai negato di averne...
Descrizione dell'opera
Paolo VI ha guidato la Chiesa «in un'ora di vivacità e di travaglio», accompagnandola nel percorso di conclusione del concilio Vaticano II, aprendola ai rapporti ecumenici, riconciliandola con il mondo contemporaneo, sostenendola nell'ora della prova dei regimi dell'est europeo. Egli ha inoltre inaugurato un nuovo corso per il ruolo internazionale della Santa Sede, con una forte esposizione sui temi della pace, della giustizia e dello sviluppo e con la partecipazione alla Conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in Europa. In parallelo, nella Chiesa ha istituito il Sinodo dei vescovi, una «chiara, ma non unica testimonianza» del «grande rispetto per gli altri e le loro opinioni e per l'apporto che la loro saggezza e la loro esperienza potevano offrire».
Sono questi i tratti salienti delle commosse rievocazioni di Paolo VI pronunciate, in due diverse circostanze, dal cardinale Agostino Casaroli, che fu stretto collaboratore di papa Montini.
Sommario
Introduzione. Paolo VI e il dialogo. Un ricordo di Papa Montini.
Note sull'autore
AGOSTINO CASAROLI (1914-1998) è stato segretario di Stato vaticano dal 1979 al 1990. Ordinato arcivescovo da Paolo VI nel 1967 e cardinale da Giovanni Paolo II nel 1979, è stato il protagonista della cosiddetta Ostpolitik della Chiesa, la cauta apertura verso i Paesi dell'Europa orientale. Nel 1975 partecipò alla fase conclusiva della Conferenza di Helsinki e nel 1984 siglò con l'allora presidente del Consiglio Bettino Craxi l'accordo di revisione del Concordato tra Stato italiano e Santa Sede.
Oggi la morte è un tabù dei più inviolabili. Nella sua vita, San Francesco aveva lodato Dio per “sorella morte corporale”, e la sua stessa morte, dopo tanti secoli, sembra una fiaba, tanto è lontana dalla concezione dell’uomo moderno. Il 3 ottobre 1226 egli concluse la sua esistenza terrena cantando. Ma anche la sua vita fu un canto. Ripercorrendone le tappe principali l’autore mostra come Francesco si sia via via preparato al giorno del trapasso come momento importante, da non subire, da vivere in consapevolezza, da protagonista. La morte di Francesco resta, come tanti avvenimenti della sua vita, un segno, un simbolo, un’occasione di riflessione, un modello da imitare.
SOMMARIO. Presentazione. I. Sorella morte. II. Il figlio del mercante di stoffe. III. Una pausa forzata.
IV. Signore, cosa vuoi che io faccia? V. Una crisi di crescita. VI. Tre incontri determinati. VII. Padre nostro… VIII: Andiamo dalla nostra madre. IX. Andate a due a due. X. Perché a te. XI. Il vero povero. XII. Sorella Chiara. XIII. Frati minori. XIV. Nella terra di Gesù. XV. Fratelli e sorelle della penitenza. XVI. Il monte della Verna. XVII. Sorella morte.
Note sull’autore
AUTORE. FRANCESCO MARCHESI, dei frati minori, è nato a Villa Minozzo (RE) nel 1947. È sacerdote dal 1973. Per una ventina d'anni si è occupato dell'animazione vocazionale e attualmente lavora coi giovani in formazione del suo Ordine.
Francesco d'Assisi è uno dei santi più amati e conosciuti della tradizione religiosa; proclamato Patrono d'Italia nel 1939 è famoso anche per il suo "Cantico delle creature", una straordinaria preghiera che è entrata a far parte del patrimonio spirituale di ogni tempo. Scoprire la sua storia, attraverso le parole e le illustrazioni di questo libro, può riservare ancora oggi grandi sorprese a grandi e piccoli. Età di lettura: da 8 anni.
Rielaborazione del Progetto che vide la luce nel 1993, il «Progetto formativo» dei frati minori cappuccini italiani è frutto del lavoro di aggiornamento indispensabile per far fronte alle nuove sfide nei confronti della formazione e della vita consacrata che giungono dalle veloci e continue trasformazioni in ambito sociale e culturale.
Sommario
Presentazione. I. LA FORMAZIONE NELLA VITA DEI FRATI MINORI CAPPUCCINI. 1. Centralità formativa della fraternità (art. 1-2). 2. Le persone nella formazione (art. 3-6). 3. Valori della nostra identità (art. 7-14). 4. Il nostro metodo formativo (art. 15-18). 5. La formazione come nostra condizione di vita (art. 19-22). II. LA FORMAZIONE PERMANENTE. Premessa (art. 23-25). 1. La prima età adulta (art. 26-28). 2. Età adulta di mezzo (art. 29-31). 3. La tarda età adulta (art. 32-35). III. LA FORMAZIONE INIZIALE ALLA NOSTRA VITA. Premessa (art. 36-37). 1. Orientamento, accompagnamento e accoglienza vocazionale (art. 38-46). 2. Iniziazione alla nostra vita. 3. La formazione iniziale specifica. IV. ORGANISMI DI FORMAZIONE. 1. Strutture di coordinamento (art. 95-101). 2. Strumenti operativi (art. 102-104). Testi di riferimento.
Note sull'autore
La CONFERENZA ITALIANA DEI MINISTRI PROVINCIALI CAPPUCCINI (CIMP Cap), costituita a norma delle Costituzioni, è l'unione permanente dei Ministri Provinciali dell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini d'Italia.
Il tema della castità ha creato ostacoli e rallentamenti al processo di beatificazione di Padre Pio, che non dissimulava affetto e predilezione nei confronti delle figlie spirituali. Si trattava di donne legate a lui da profonda devozione, una sorta di "monastero invisibile" non esente da personalismi, gelosie e invidie.
Proprio dalla lettura dei loro diari, caratterizzati da una notevole esuberanza linguistica, emerge il mondo interiore di un uomo di fede e di grande umanità, tormentato dal dubbio di non essere in grado di compiere in modo adeguato la direzione delle anime. Un ritratto lontano dall'austera icona del frate, segnata da una severa ascesi, dai vortici di estasi prolungate e da altri numerosi fenomeni mistici.
Assieme al testo del card. Ravasi, Darwin e il Papa. Il falso dilemma tra evoluzione e creazione, il volume dà avvio a una collana di brevi saggi di tema teologico, filosofico, storico, archeologico o di spiritualità, affrontati da specialisti di grande competenza, noti e meno noti, che offrono uno sguardo inedito sull'aspetto preso in considerazione. Si tratta di argomenti di interesse culturale che spesso intersecano l'attualità.
Sommario
Premessa. 1. Lo sviluppo storico. 2. Le figlie spirituali. 3. Il mondo affettivo. 4. L'umano e il divino. Note.
Note sull'autore
LUCIANO LOTTI, docente di Teologia, è direttore dell'Istituto Superiore di Scienze Religiose di San Severo (Foggia), della Biblioteca generale della Facoltà Teologica Pugliese e della rivista Studi su Padre Pio. Tra le sue pubblicazioni: L'epistolario di Padre Pio. Una lettura mistagogica (2006) e Ascolta, si fa sera (2011).
Nel 1225, un anno prima della morte, Francesco d'Assisi è infermo, quasi completamente cieco. Nel giardino del monastero di san Damiano, dove è accolto e curato da Chiara, raggiunge nel corso di una notte di insonnia il fondo fisico e psichico della sofferenza. È in quella circostanza che detta il Cantico delle creature o Cantico di frate Sole, la sua opera più nota, un inno di vittoria sulla disperazione superata al termine di una notte oscura. Grazie al suo contenuto, il testo appartiene alla letteratura mondiale e potrebbe essere considerato il più bel brano di poesia religiosa dopo i vangeli. Un'invocazione universale che richiama i salmi e i canti liturgici e che trova numerosi spunti descrittivi in pagine bibliche, dal cantico di Daniele all'Ecclesiastico, dalle beatitudini all'Apocalisse.
Sommario
1. Presentazione del testo. 2. Commento al Cantico. 3.Un canto nato nella sofferenza. Tra pathos e stupore. Esperienza mistica. 4. Tessuto biblico-liturgico del Cantico. Somiglianze con i salmi e con il cantico di Daniele. L'Apocalisse nel Cantico. La Liturgia cosmica. 5. La grande famiglia del cosmo. L'invocazione universale. La mistica incentrata su Cristo. Il valore effettivo delle creature. Conclusione. Note.Introduzione. 1. La misura inaffidabile. Identità minacciata e identità assassina. L'amore inadeguato di se stessi. Convinzioni negative. Negativi verso se stessi. Comportamenti mortificanti e distruttivi. I sentimenti fuorvianti e distruttivi. 2 La misura in eccesso. 3. Un «se stesso credibile». 4. Amore di sé e amore per l'altro. Conclusioni. Indicazioni bibliografiche.
Note sull'autrice
Angela Anna Tozzi è professoressa di Teologia spirituale alla Pontificia università Antonianum. Tra le sue principali pubblicazioni: La comunità nel pensiero di Chiara Lubich (Città Nuova, 1993); Cercando libertà. Alleanza nuziale (Lev, 2000); Grida nel silenzio (Lev 2000); Gocce di rugiada. Testimoni del nostro tempo (Lev 2001) e Il silenzio delle aquile (Lev 2002),Abbracciati nel vento: matrimonio e verginità a confronto (Messaggero, 2005).
Un feeling speciale lega Giovanni Paolo II ai giovani. Un libro-notes ne raccoglie le frasi più significative.
«Vi ho cercato, e voi siete venuti da me, per questo vi ringrazio»: è l’ultimo abbraccio di Giovanni Paolo II ai giovani raccolti sotto la sua finestra. In occasione della beatificazione (Roma, 1 maggio) e della GMG che si terrà a Madrid in agosto, Città Nuova ha raccolti alcuni pensieri di papa Wojtyla nel volumetto Vi ho cercato, pensieri di Giovanni Paolo II ai giovani. Si tratta di un libro notes con chiusura ad elastico che raccoglie frasi, pensieri e brevi meditazioni tratti dai discorsi di Giovanni Paolo II ai giovani pronunciati negli appuntamenti delle Giornate Mondiali della Gioventù. Un omaggio ad un Papa straordinario, carismatico, capace di parlare direttamente al cuore della gente, soprattutto dei giovani.