Nell'8 d.C. un decreto di Augusto confina Ovidio sul Mar Nero e la brillante carriera del poeta latino si interrompe definitivamente: egli rimarrà in esilio fino alla morte. Nelle elegie dei "Tristia" le sofferenze, i timori, le speranze del poeta si fondono con il ricordo di un'esperienza di vita, un tempo gioiosa e serena, ma che ora, nella lontananza e nel distacco, alimenta il tormentoso desiderio di un agognato, quanto irrealizzabile, ritorno in patria.
Nei Fasti Ovidio raccolse e raccontò episodi storici e leggende che spiegassero le origini di feste e tradizioni legati alle singole ricorrenze del calendario romano e insieme le cause del carattere fasto e nefasto di ciascun giorno.