
Riscattare il valore del matrimonio e la sua fondamentale autenticità. Recuperare il concetto della famiglia nel suo insostituibile ruolo. Tutelare i figli dalle perplessità genitoriali.
Domande e risposte impegnative, una storia di ricordi e profonde meditazioni.
La tesi in Diritto Ecclesiastico sulla Diplomazia Pontificia, già recensita dal vaticanista Giacomo Galeazzi de La Stampa, viene ampliata, modificata e resa fruibile sotto forma di manuale scientifico e divulgativo. L'autore è al suo esordio letterario.
Leggendo questo libro, in cui sono raccolte le varie interpretazioni teologiche della figura e del ruolo di San Giuseppe, succedutesi nel corso dei secoli, usando la chiave di lettura dei “modelli”, il lettore apprezzerà innanzitutto la grandezza inesauribile del santo di Nazareth a cui corrisponde, per contrasto, il silenzio in cui è avvolto nelle Sacre Scritture, quasi per rappresentare un modello di Chiesa che di fronte al mistero della presenza del Signore si pone in atteggiamento di silenzio e di collaborazione. Così il Signore si manifesta in tutta la sua luce e potenza. Esiste una continuità di fondo che lega assieme i vari “modelli” teologici su di lui e che li rende in certo qual modo unitari. Ciò dipende essenzialmente dal ruolo che ha svolto; egli non può essere sostituito da nessun altro per il compito avuto di prendersi cura di Gesù e di proteggere l’integrità di Maria. Alle giovani generazioni va consegnato un ritratto in cui il padre adottivo di Gesù sia presentato come persona forte, responsabile, equilibrata e decisa. In un’epoca di crisi valoriale, come quella che stiamo vivendo, in cui si va perdendo il senso della dimensione spirituale della persona e del suo essere relazionale, a vantaggio di un individualismo eccentrico e referenziale, il padre adottivo di Gesù ci insegna ad essere attenti all’altro, ad affrontare la vita con energia ed equilibrio, a vivere con sapienza.
“I sacerdoti santi sono peccatori perdonati e strumenti di perdono. La loro esistenza parla la lingua della pazienza e della perseveranza; non sono rimasti turisti dello spirito, eternamente indecisi e insoddisfatti.(...) Preti così non s’improvvisano: li forgia il prezioso lavoro formativo del Seminario e l’Ordinazione li consacra per sempre uomini di Dio e servitori del suo popolo. (...) Del resto, fratelli, voi sapete che non servono preti clericali, il cui comportamento rischia di allontanare la gente dal Signore, né preti funzionari che, mentre svolgono un ruolo, cercano lontano da Lui la propria consolazione”. (dal Messaggio di Papa Francesco alla 67a Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana: Assisi, Novembre 2014).
È sempre importante fare memoria di un evento che ha segnato la storia, poiché conduce il lettore a lasciarsi provocare sul presente, dando vigore a quelle radici che necessitano di essere nutrite per progettare e costruire il futuro. In quest’ottica mi sembra non solo opportuno, ma anche bello, l’intento di don Pino De Simone di riproporre in una visione unitaria i tanti suoi articoli, pubblicati sul periodico diocesano della nostra Chiesa di Rossano-Cariati a proposito del Concilio Vaticano II. È un’occasione preziosa per ripercorrere a distanza di cinquant’anni le intuizioni, i fermenti, le prospettive di una Chiesa che ancora oggi, come allora, necessita di freschezza evangelica.
Misericordiamo è molto più di un cammino formativo costruito sulle opere di misericordia corporale e spirituale. Misericordiamo è il canto di gioia di chi incontra Gesù, il Verbo per eccellenza, e lo coniuga attraverso il servizio verso gli ultimi. Siamo quelli che percorrono le strade della nuova evangelizzazione perché il Vangelo è un tesoro troppo prezioso per non essere annunciato e condiviso. Andiamo verso coloro che sono ai margini perché sul loro volto riconosciamo il volto del Signore. Diamo, dunque, quanto abbiamo ricevuto perché - e ne siamo davvero convinti - c'è più gioia nel dare che nel ricevere! Il sussidio Misericordiamo dell'Unitalsi costituisce una proposta formativa articolata su tre piani differenti: la dimensione spirituale, la dimensione di riflessione e introiezione personale e una terza parte che potremmo definire esperienziale. In questo Anno della Misericordia ci piace nuovamente giocare con le parole e con i loro significati, riempiendoli di nuovi sensi.
Angelo Cesi fu uno dei vescovi nominati immediatamente dopo la fine del Concilio di Trento. Ad essi veniva affidato l’impegno prioritario di una riorganizzazione spirituale e materiale delle chiese locali. Il volume di Alessandro Fortunati è un doveroso omaggio al vescovo Cesi, un lavoro che a tutt’oggi mancava nel panorama della bibliografia umbra e che adesso, finalmente, vede la luce andando a colmare una grande lacuna. La pubblicazione coglie a pieno il modus operandi del Cesi ossia la sua strategia pastorale, la sua visione di riforma, il concreto intervento nell’adattare la sua diocesi ai dettami conciliari.
Ci sono ritratti nascosti, bellissimi, realizzati con l'inchiostro simpatico dell'umiltà, invisibili solo in apparenza. Basta il calore di una candela e la follia di chi sa fissare un foglio bianco convinto di potervi leggere qualcosa per rivelarne i contorni. E quando i contorni emergono non puoi che ammirare e ringraziare. Ciò che questo piccolo testo proverà a descrivervi è la vita di un giovane appassionato che seppe, con entusiasmo, prestare tutte le sfumature del suo quotidiano a Dio. Bastò quel gesto di ordinario coraggio, il suo piccolo SI, per permettere all'Artista divino di farne uno stupendo capolavoro. Oggi San Gabriele dell'Addolorata è tra i santi più conosciuti, pregati e amati del mondo. Dio con i suoi piccoli, fa veramente le cose in grande!
In questi otto secoli, ormai, che ci separano dalla vicenda umana e spirituale di Celestino, tanti sono i messaggi che molti hanno cercato di mettere in evidenza ripercorrendo la storia del Santo Eremita divenuto Papa. Si è parlato, giustamente, di invito per la Chiesa a un perenne rinnovamento, a essere più spirituale, meno legata al potere terreno. Si è parlato di messaggio, per tutti, a una santità radicale. Ma forse il messaggio più forte e più attuale é proprio quello legato alla grande indulgenza che Celestino volle lasciare con la Perdonanza, piccolo giubileo che anticipava di pochi anni il grande giubileo del 1300.
"Sull'uscio di casa" intende raccogliere i tratti essenziali della vicenda storica e dell'esperienza spirituale del Servo di Dio Padre Candido Amantini, religioso passionista, "sacerdote secondo il cuore di Cristo". Il tentativo di questa biografia è proporre a tutti un testimone che ha cercato di prendere la forma di Cristo. Una forma concreta, non "astratta": quella dell'Uomo della Croce.