Questo piccolo libro contiene due scritti di Bruno Forte, Arcivescovo di Chieti-Vasto: il primo è la lettera pastorale per l'Anno Santo della Misericordia (2015-2016), intitolata La misericordia, cuore del Vangelo, anima della Chiesa; il secondo è il messaggio per la Quaresima dello stesso anno, dal titolo Dio di misericordia, Trinità d'amore. Due testi che dal cuore del Pastore vorrebbero raggiungere il cuore di quanti gli sono affidati, tali da parlare però a chiunque avverta il bisogno di incontrare e sperimentare il dono che cambia la vita: l'amore misericordioso del Dio tre volte Santo, rivelato e reso accessibile da Gesù, il Figlio eterno fattosi uomo per amore nostro. Una nota sul linguaggio biblico della misericordia e due preghiere, una per chiedere il dono della misericordia, l'altra per domandare il dono della fede, completano il piccolo libro.
Questo volume - grazie al contributo di studiosi ed esperti delle tematiche migratorie di diverse discipline e accademie italiane - descrive la situazione della mobilità internazionale e nazionale, per poi soffermarsi, nello Speciale 25 anni, ad analizzare il tema dell'immigrazione italiana attraverso le principali tematiche - flussi, lavoro, famiglia, minori, scuola e studenti internazionali, cittadinanza, mass media, appartenenza religiosa e pastorale migratoria - nella prospettiva di leggere l'attualità sulla base dell'importanza del cammino storico delle migrazioni vissuto dal Paese, dentro un contesto europeo e internazionale. Arricchisce il volume una sezione dedicata all'analisi dei contesti territoriali, a partire dai dati ufficiali disaggregati per regioni e province e dalle informazioni provenienti dalle sedi diocesane che danno riscontro del capillare lavoro socio-pastorale in atto. Chiudono un'Appendice giuridica aggiornata e un Glossario che informano, rispettivamente, sulle novità legislative e sul cambiamento del lessico legato alla mobilità.
Coroncina dei defunti.
Coroncina del malato.
Coroncine di un solo mistero.
La religiosità è una caratteristica imprescindibile dell'abruzzese emigrante. A Riano, nell'esperienza che è stata approfondita in questo libro, assume un'impronta quasi esclusiva. La chiesa è il perno su cui si snoda la vita della comunità abruzzese a Riano. La tradizione ed il folklore sono un attributo della devozione a San Gabriele. Questa condizione raggiunge i limiti di una scelta che si potrebbe definire "settaria" in cui la Frazione Belvedere si autodetermina non riconoscendosi appartenente alla comunità rianese. Da qui, non solamente in termini antropologici ma soprattutto sociali, politici e religiosi, si manifesta la nascita "naturale" del paese nel paese.
Per gli orientamenti pastorali del decennio 2010-2020, la Conferenza Episcopale Italiana offriva alcune linee di fondo da perseguire nell'arte delicata e sublime dell'educazione alla fede. Tale è l'istanza primaria assunta dai nostri Vescovi per il secondo decennio del secolo appena iniziato. Il testo-guida, reso pubblico il 4 ottobre 2010, ha per titolo Educare alla vita buona del Vangelo. Contestualmente il V Convegno Ecclesiale Nazionale, tenuto a Firenze dal 9 al 13 novembre 2015 sul tema In Gesù Cristo il nuovo umanesimo, è tornato sulla "emergenza educativa". Il Volume intende offrire un sussidio che aiuti a proseguire la riflessione su alcuni contenuti del pregevole testo "Educare alla vita buona del Vangelo". Il tutto è condensato in dodici meditazioni, condotte principalmente su basi bibliche. La Parola del Signore, fiammante e sempre giovane, è l'Unica che non passa.
Il Concilio Vaticano II rappresenta indubbiamente il più grande avvenimento della storia contemporanea celebrato dalla Chiesa Cattolica. Protagonisti dell'Assise furono non solo i due pontefici, Giovanni XXIII e Paolo VI, che rispettivamente ne annunciarono la convocazione e ne portarono a conclusione i lavori, ma soprattutto gli oltre tremila padri che in qualche modo offrirono il loro contributo alla buona riuscita dell'evento. Nel presente libro l'autore ha ripercorso i principali momenti e le varie fasi di quella indimenticabile stagione a partire dalla elezione di papa Roncalli fino al discorso di chiusura di Paolo VI dell'8 dicembre 1965.
"Così fin da giovanissimo s'era fatto maestro nell'arte di approfittare delle circostanze a proprio vantaggio. Se però il suo cuore si era chiuso, la sua mente si era fatta sempre più versatile e si era sviluppata considerevolmente. Federico, inoltre, abile nel cavalcare, esperto nell'uso delle armi, padrone di ben nove lingue, interessato a qualsiasi corrente culturale dalle lettere fino all'astronomia, alle scienze naturali e alla matematica, forte, agile, con un fisico ben proporzionato, fulvo di capelli, piacevole di aspetto e di modi, assunse il potere e mostrò di essere assai superiore alle idee correnti del suo tempo e di voler tenere saldamente in pugno le redini del regno, quel regno che durante la sua minore età, come già detto, era caduto nel caos in balia dei baroni, degli avventurieri e delle minoranze saracene." (Tratto dal primo capitolo)
Il libretto propone l'itinerario della Via Lucis, che ricorda e celebra gli eventi della vita di Cristo e della Chiesa nascente, dalla Risurrezione alla Pentecoste: un cammino orientato in questo volumetto da frammenti luminosi della vita di San Francesco di Paola.
Ciò che colpisce, nella breve ma intensa vicenda umana di Floris Pambianco, è la straordinaria intensità con la quale egli ha vissuto la vita di ogni giorno. La sua biografia non riporta alcun altro eroismo se non quello - assai poco appariscente - della costante fedeltà ai propri ideali e dell'adempimento convinto dei propri doveri; alcun'altra impresa se non quella di aver accolto con serenità e vissuto con gioia la concretezza della propria vita. In ogni ambiente frequentato - famiglia, scuola, parrocchia, paese, lavoro... - Floris ha lasciato un ricordo incancellabile grazie alla qualità della sua presenza e della sua azione: una persona autentica, buona, vicina.
Questo breve profilo biografico racconta la storia di una bambina di undici anni, Teresa Ruocco, che ha affrontato con una fede e una fiducia immensa in Gesù la sua malattia e la sofferenza per il cancro che poi l'ha portata alla morte. Il testo ha una prefazione del suo vescovo, Mons. Angelo Spinillo, e raccoglie anche pagine del suo diario e delle sue lettere.