Sugli inizi della vita e dell’attività di san Domenico ci sono notizie molto scarse. Roquebert argina questa lacuna con la sua grande conoscenza della storia dei Catari e della geografia francese. Gli basta un nome di persona o di luogo per stabilire delle circostanze e dei percorsi. Il suo racconto è sempre lineare e convincente, tratteggiando la figura del grande predicatore francese con abilità incomparabile. Incaricato dapprima di riconquistare con la predicazione il sud della Francia dove l’eresia catara ha fatto grandi progressi (1206 – 1216) Domenico cerca di convertire gli eretici con la predicazione e con l’esempio di una vita cristiana umile e povera. Pur costretto a stare dalla parte dei crociati, ne prenda sempre più le distanze fino a quando, nel 1217 Onorio III riconosce ufficialmente l’ordine che si diffonde in Francia, in Spagna, in Italia, in Ungheria. Domenico fissa la sua dimora a Bologna, dove muore nell’agosto del 1221.
Michel Roquebert è uno dei più noti studiosi di storia del Catarismo (cfr. I Catari, Ed. San Paolo, 2003), che ha studiato per almeno trent’anni. Vincitore del Grand Prix d’Histoire dell’Académie Française, è autore di molte opere, la più importante delle quali è la sua ricerca sulle fonti del catarismo in cinque volumi.
«Figlio mio, non credere che la mia agonia sia stata di tre ore, no; io sarò, per cagione delle anime da me più beneficate, in agonia sino alla fine del mondo». (Lettera 3)
Così diceva Gesù a Padre Pio in una visione, esortandolo a soffrire e lottare per la santificazione del clero. La visione non è nuova né per il contenuto né per la forza dell’espressione. In fondo il tema è già enunciato nelle lettere del Veggente dell’Apocalisse alle sette Chiese d’Asia ed è ripreso da sante di sicura ortodossia come santa Brigida e santa Caterina. Questo per dire che siamo nel cuore della spiritualità cristiana.
Prosegue con questo volume la pubblicazione delle lettere inedite di Padre Pio, che in questo volume si rivelano incisive e per certi aspetti sconvolgenti.
Gianluigi Pasquale , dottore di ricerca in Teologia (Pontificia Università Gregoriana) e dottorando di ricerca in Filosofia (Università degli Studi «Ca’ Foscari» in Venezia), è preside a Venezia dello Studio Teologico «Laurentianum» dei Cappuccini Veneti, affiliato alla Facoltà di Teologia del Pontificio Ateneo «Antonianum» di Roma. Svolge la sua attività di docenza come professore stabile nel medesimo Studio Teologico e come professore incaricato presso la Facoltà di Diritto Canonico «Istituto San Pio X» del «Marcianum» in Venezia. Socio della Società Italiana per la Ricerca Teologica (SIRT) e dell’Associazione Teologica Italiana (ATI), oltre a vari articoli in italiano, tedesco, inglese e francese firmati su diverse riviste specializzate, ha pubblicato: La teologia della storia della salvezza nel secolo XX, Dehoniane, Bologna 2002; La storia della salvezza. Dio Signore del tempo e della storia, Paoline, Milano 2002; Padre Pio. Sperare oltre il soffrire, Jaca Book, Milano 2003; Oltre la fine della storia. La coscienza cristiana dell’Occidente, Bruno Mondadori, Milano 2004; Aristotle and the Principle of Non-Contradiction, Academia Verlag, Sankt Augustin 2005. Ha inoltre curato, per la San Paolo, i quattro volumi: Padre Pio. Le mie stimmate (2002); Padre Pio. Vittima per consolare Gesù (2002); Padre Pio. Modello di vita spirituale (2003); Padre Pio. Nel segno di Francesco (2004), già tradotti in lingua ceca e inglese. È responsabile nazionale del Servizio Cultura dei Cappuccini Italiani e Direttore della Collana «I Mistici Francescani» (Edizioni Francescane di Padova).
In "Memoria e Identità. Conversazioni a cavallo dei millenni", il Santo Padre affronta alcuni grandi temi della Storia, in particolare le ideologie totalitarie del Novecento, come il comunismo e il nazismo, e risponde agli interrogativi più profondi della nostra vita di fedeli e di cittadini del mondo. Un grande messaggio di pace e di speranza nella salvezza dell'uomo. Una riflessione storica e filosofica sull'uso della libertà e i suoi limiti, sui concetti di Patria e di Nazione e sulle radici cristiane dell'Europa. Egli richiama con forza l'uomo moderno a impiegare la libertà, "non solo dono ma anche compito", al fine di perseguire il Bene Comune e lo mette in guardia dal pericolo costituito dalle nuove forme di ateismo, consumismo e materialismo.
In questa "Vita" risaltano le ambizioni e la vivissima intelligenza di San Francesco, le debolezze e i difetti del carattere, ma anche le superstizioni radicate che egli aveva in comune con gli uomini del suo tempo. In questo modo l'autrice ha cercato di percepire il significato della santità di Francesco e della sua dissonante diversità rispetto al contesto storico nel quale si trovò ad agire. Con una prefazione di Jacques Le Goff.
Il Custode del Redentore (Redemptoris custos) è l’Esortazione apostolica di Giovanni Paolo II sulla figura e la missione di san Giuseppe nella vita di Cristo e della Chiesa. La sfera affettiva, che nella devozione popolare avvolge la figura di san Giuseppe, non deve far dimenticare il suo ruolo nella redenzione. Giuseppe di Nazaret vi partecipò servendo la persona e la missione di Gesù mediante l’esercizio della sua paternità. Il volume esplora i misteri della vita di Gesù sottolineando il significato teologico e il compito di san Giuseppe.
Tarcisio Stramare, degli Oblati di San Giu seppe, è docente di Sacra Scrittura presso la Pontificia Università Urbaniana e presso la Pontificia Facoltà Teologica "Marianum", socio ordinario della Pontificia Accademia Teologica, incaricato dalla Santa Sede per le edizioni della Nova Vulgata e direttore del Movimento Giuseppino.
Antonio Maria Sicari racconta le storie dei santi, che diventano tutte delle pennellate con le quali egli contorna e abbellisce l'unico volto di Cristo. I santi raccontati in questo volume portano i nomi di Bernardo di Clairvaux, Benardino da Siena, Caterina da Genova, Carlo Borromeo, Giacomo Cusmano, Paolina Visintainer, Armida Barelli, Maria Maravillas di Gesù, Josemaría Escrivà, Pino Puglisi. I due fuochi della narrazione sono collocati nel Medioevo e nel ventesimo secolo, collegati da due figure diverse ma complementari come santa Caterina da Genova e san Carlo Borromeo.
Un'agile ed essenziale biografia del grande santo di Pietrelcina. Un libretto illustrato che ripercorre le tappe fondamentali del cammino terreno di Padre Pio, fino alla solenne celebrazione della canonizzazione. Il prezioso testo ci aiuta a capire che Padre Pio non è un "fenomeno" come spesso viene dipinto, ma soprattutto un esempio di fede incrollabile e dedizione ai più bisognosi, anche fra difficoltà e contrasti profondi.
Il volume fornisce utili informazioni per chi si accinge a uno studio più approfondito della figura e dell'opera del Santo. L'opera fa riferimento a fonti storiche salesiane, quali le "Memorie Biografiche", le "Memorie dell'Oratorio di San Francesco di Sales", l'"Epistolario di San Giovanni Bosco" e altri importanti documenti. Alcune parti del libro sono accompagnate da "chiose" su noti episodi della vita del Santo già oggetto di differenti valutzioni e spiegazioni.
Due vite in una sola. Apostolica e mistica. Santa Maria Crocifissa (1813-1855), al secolo Paola Di Rosa, ha trascorso la sua esistenza nell’esercizio della carità evangelica, ma allo stesso tempo ha sperimentato dolori, passioni e gioie che rientrano nella misteriosa sfera della mistica. Fondatrice delle Ancelle della Carità di Brescia, un esercito di donne che opera con professionalità nel mondo della sofferenza più dura e più drammatica degli ospedali. La Congregazione fondata da Paola Di Rosa era indirizzata principalmente al mondo sanitario, ma in seguito si è estesa ad asili, scuole e collegi per l’educazione della gioventù, dispensari, colonie alpine e marine...
Paola era ricca, nobile; avrebbe potuto vivere negli agi, nelle comodità. Invece realizzò il suo capolavoro d’amore in soli quarantadue anni di vita.
Cristina Siccardi, nata a Torino il 2 maggio 1966, è sposata e ha due figli. Laureata in lettere moderne con indirizzo storico, ha collaborato con La Stampa e La Gazzetta del Piemonte; scrive per il settimanale Il nostro tempo e per diversi periodici culturali. È membro di alcune accademie italiane, fra cui «Paestum», «Costantiniana», «Ferdinandea» e «Archeologica italiana». Fra i titoli pubblicati ricordiamo: Giulia dei poveri e dei re. La straordinaria vita della marchesa di Barolo (1992; 19982); Maria Teresa alla conquista di Cascia. L’ineffabile avventura dell’erede di santa Rita (1993); Elena, la regina mai dimenticata (1996); Martire a vent’anni. Teresa Bracco (1998); Mafalda di Savoia. Dalla reggia al lager di Buchenwald (2000); Madre Amedea Vercellone. Fra misticismo e azione nella Torino del Seicento (San Paolo, 2001); Giovanna di Savoia. Dagli splendori della reggia alle amarezze dell’esilio (2001); Pier Giorgio Frassati. Modello per i cristiani del Duemila (San Paolo, 2002); Vivere e narrare la missione. Gian Paola Mina (San Paolo, 2003); La bambina di “Padre Pio”. Rita Montella (2003); Monsignor Luigi Talamoni (San Paolo, 2004); Santa Vincenza Gerosa (San Paolo, 2005).
Il libro di Tito Paolo Zecca tratta degli angeli. In particolare dell'angelo custode visto nella vita e negli scritti di Gemma Galgani. Attraverso la narrazione di eventi che hanno dello straordinario nella vita di questa santa, emerge la funzione dell'angelo custode nella sua vita. È una lettura di esclusivo interesse spirituale. La straordinarietà di molti episodi può incuriosire, ma resta la storia di esperienze mistiche che, a chi non le sperimenta resta comunque l'idea di qualcosa di soprannaturale che di certo esiste nella vita degli uomini. Del resto, anche Gesù nel vangelo parla degli angeli.
Nelle preghiere di Giovanni Paolo II emerge una fede profonda e con radici lontane, testimoniata con coraggio, fiducia e abbandono. Quindici preghiere di Giovanni Paolo II rivolte a Cristo, allo Spirito Santo, al Cuore Immacolato di Maria, all'Eucaristia, alla famiglia, ai giovani, per la pace e alla Divina Misericordia. Un messaggio profondo che emerge nelle parole di un papa che ha insegnato a molti il valore della preghiera.