
Una raccolta di aneddoti di Karol Wojtyla laico, sacerdote, vescovo e papa. Testimonianze di coloro che lo hanno incontrato o che gli sono vissuti accanto e che tratteggiano la sua figura umana e la sua anima di pastore nella Chiesa.
Paolo VI si chiamava Giovanni Battista Montini ed era nato a Brescia alla fine dell’Ottocento. Queste notizie, che possono sembrare ovvie, dicono, invece, molto di un papa che è stato uno dei personaggi più influenti della storia, non solo della Chiesa, nel XX secolo. Nel tentativo di far conoscere meglio il futuro pontefice Emanuela Zanotti ha scavato nella storia della famiglia, nella sua formazione umana e religiosa, nei suoi affetti e nelle sue amicizie. Il risultato è sorprendente: Battista, come lo chiamavano i parenti e gli amici, si rivela un animo sensibile, delicato nelle amicizie e negli affetti, attento alla vita politica, democratico convinto, tra i pochi ecclesiastici a
non gioire per i Patti Lateranensi. Sono le caratteristiche umane del futuro diplomatico e uomo di Chiesa. Completano il volume numerose testimonianze di parenti ed amici che aiutano a scoprire l’animo sensibile di Paolo VI e le radici della sua santità.
L'autore
Emanuela Zanotti è nata a Brescia, dove risiede. Si dedica al giornalismo culturale collaborando con testate regionali e nazionali. Dagli inizi degli anni Ottanta scrive per la pagina Cultura e Spettacoli del «Giornale di Brescia». Ha diretto la rivista bresciana «Primo Piano».
I santi “dell’impossibile” sono quelli cui la tradizione popolare si è abituata a rivolgersi nei momenti più difficili della vita di ciascuno. Tra essi, due spiccano soprattutto: santa Rita da Cascia e sant’Antonio da Padova. Entrambi sono divenuti, nel tempo, i punti di riferimento per una devozione che, evangelicamente, ha imparato a “bussare”, certa che le “verrà aperto” (cf. Mt 7,7). Ma i santi delle cause impossibili, nella storia cristiana, sono molti: da san Giuseppe a sant’Anna; da santa Chiara ai vari santi medici, attenti ai bisogni corporali. Un posto particolarissimo viene, poi (inevitabilmente) tenuto dalla Vergine Maria, in particolare attraverso la devozione della Medaglia Miracolosa.
Pregare per le cause disperate è tipico dell’orazione cristiana: un Dio attendo all’uomo, ne è infatti il centro, e i santi sono coloro che alla comune fede in
un Dio salvatore partecipano e, della speranza, mostrano la strada.
La Vita di san Sergio di Radonez costituisce un documento importante per identificare le radici non solo del monachesimo e della spiritualità orientali, ma anche della stessa identità culturale della Russia cristiana; ne è testimonianza il vivo amore del popolo russo per la singolare figura di san Sergio, passato indenne e finanche rafforzato durante il travagliato XX secolo.
Epifanio il Saggio, scrivendo la Vita del proprio maestro, ricompose materiale eterogeneo e attinse a fonti agiografiche diverse, certamente orientali e probabilmente – questa è l’ipotesi del curatore – anche occidentali, ravvisabili nella presenza di elementi affini alla tradizione legata alla vita di san Benedetto.
Il complesso intreccio di fonti, tuttavia, non riduce la percezione di una biografia vivace e decisamente ancorata nella vita reale del santo, raccontata dalla nascita fino alla morte.
La santità di Sergio emerge, infatti, attraverso diversi elementi: l’iniziale desiderio per la vita eremitica progressivamente evoluto verso la costituzione di una realtà cenobitica; il coinvolgimento in vicende politiche e l’interesse per la realtà sociale contemporanea; la profonda spiritualità e il percorso mistico, accompagnato da eventi miracolosi.
L’introduzione intende precisare la redazione della Vita, prima mettendone in luce le fonti e gli ambiti di circolazione del materiale agiografico ad essa connesso, poi individuando i tratti del monachesimo orientale,in cui essa è fortemente radicata. Infine, traccia una dettagliata analisi degli elementi propri della santità di Sergio, lasciandoli emergere dal racconto della spiritualità e della mistica del monaco: un temperamento deciso ma mite, poco propenso all’assunzione di ruoli di governo, anche all’interno dello stesso universo ecclesiastico e monastico, una pratica radicale della povertà monastica, una predilezione per la vita eremitica.
Tre appendici arricchiscono il quadro storico tracciato nell’introduzione: culto e iconografia di san Sergio; monasteri fondati da san Sergio; personaggi legati alla biografia di san Sergio.
L'autore
Epifanio il saggio, monaco russo, discepolo di san Sergio. All’inizio del XV secolo, fu lui a mettere mano all’eterogeneo materiale agiografico relativo al maestro, componendo un Encomio e la Vita, giunta a noi attraverso successivi rimaneggiamenti.
Il curatore
Adalberto Piovano, monaco benedettino, priore del monastero della ss. Trinità a Dumenza (VA), ha compiuto gli studi teologici all’Abbazia di Praglia, specializzandosi poi all’Istituto Orientale di Roma e ottenendo la licenza in Scienze Ecclesiastiche Orientali. Ha pubblicato numerosi contributi sul monachesimo
e sulla spiritualità russa, e ha curato circa 300 voci su santi russi nei due volumi Bibliotheca Sanctorum Orientalium, Roma (Città Nuova). Attualmente insegna Liturgia delle Chiese d’Oriente all’Istituto di Liturgia Pastorale Santa Giustina a Padova. Per la collana Letture cristiane del secondo millennio ha già pubblicato Monachesimo e mondo. Testimonianze di santità laica nella tradizione spirituale russa (2010).
Il volume prende in esame la dimensione reale delle scuole dell'Ordine minoritico nella provincia di S. Antonio prima dell'istituzione della Facoltà di teologia a Padova (1363).
Fratel Andrea, al secolo Alfredo Bessette, è stato un servo di Dio umile e zelante, che per tutta la vita ha svolto i lavori più semplici nella congregazione religiosa della Santa Croce. In Canada è stato l'artefice del più grande santuario al mondo dedicato a san Giuseppe. Contiene la coroncina di San Giuseppe.
Un ritratto di piacevole lettura di Papa Paolo VI a 50 anni esatti dalla sua morte. Biografia di un uomo che ha donato la sua vita alla Chiesa e a Dio.
La Chiesa ha dato un rilevante contributo alla nascita della moderna società dell'organizzazione e le regole degli ordini religiosi, dai francescani ai benedettini, si possono interpretare come il tentativo di armonizzare necessità di governo e istanze spirituali, povertà evangelica e guida delle istituzioni. Proprio la dimensione spirituale viene oggi evocata come decisiva per il futuro dell'economia e per lo sviluppo di un più moderno, cosciente e responsabile management della cura collettiva, della salute, del cambiamento, della qualità e del personale. La crescente richiesta di attribuire un senso al lavoro, di gestire relazioni in modo aperto e onesto e di governare i conflitti richiede una cultura d'impresa innovativa, capace di recuperare in modo autentico e credibile il servizio come una delle categorie fondamentali della direzione cristiana e la fiducia come un pilastro dell'agire d'impresa. Il volume prosegue una collana di brevi saggi di tema teologico, filosofico, storico, archeologico o di spiritualità, affrontati da specialisti di grande competenza, noti e meno noti, che offrono uno sguardo inedito sull'aspetto preso in considerazione. Si tratta di argomenti di interesse culturale che spesso intersecano l'attualità.
Nell'ultimo Sinodo dei Vescovi dell'ottobre 2012, incentrato sulla nuova evangelizzazione, si contano una quarantina di interventi sul tema della Santità e su come i Santi siano protagonisti fondamentali per la nuova evangelizzazione. Il presente volume, ultimo lavoro di Mons. Amato sul concetto di Santità, offre un ulteriore contributo che documenta l'indispensabile natura evangelizzatrice dei Santi, che grazie alla loro esemplare condotta cristiana, nutrita di fede, speranza e carità, diventano così dei punti di riferimento per la Chiesa Cattolica e per i fedeli di tutto il mondo e tutte le culture, orientandoli verso una vita di santità. In particolare il volume, come i tre precedenti, è diviso in due parti: nella prima si trovano le riflessioni dottrinali sul concetto di Santità e sulle cause dei Santi, la seconda parte raccoglie invece omelie, lettere e relazioni, tenute nell'arco del 2012, che descrivono la vita e l'operato di Santi, Beati, Venerabili e Servi di Dio.
Finalmente l'opera dedicata a Chiara d'Assisi che integra e completa le Fonti Francescane". "
L’opera dedicata a Chiara d’Assisi che integra e completa le Fonti Francescane. Il volume raccoglie tutti gli scritti, le biografie e le testimonianze (dal XII al XVI secolo) di una tra le figure più alte della spiritualità occidentale.
Un’opera di facile consultazione, completa di introduzioni storiche e commenti esegetici, con un ricco apparato di note, citazioni interne e una numerazione marginale progressiva.
Molti di questi testi erano già disponibili al pubblico ma in edizioni separate, lontane tra di loro, sia per i criteri con cui furono realizzate, sia per gli intenti perseguiti. Altri testi erano invece meno agevolmente accessibili o addirittura non tradotti affatto in lingua italiana. Altri ancora erano del tutto sconosciuti e vengono qui pubblicati per la prima volta.
Le Fonti Clariane si presentano dunque come uno strumento prezioso – unico nel suo genere – destinato non solo agli studiosi, ma ad un vasto pubblico: per comprendere le radici, i presupposti e gli sviluppi del messaggio francescano.
Via Crucis, abbraccio ideale tra Gerusalemme e Roma, tra la Città amata da Gesù dove egli donò la vita per la salvezza del mondo, e la Città sede del Successore di Pietro, che presiede alla carità ecclesiale. Via Crucis, cammino di fede: in Gesù condannato a morte riconosceremo il Giudice universale; in Lui carico della Croce, il Salvatore del mondo; in Lui crocifisso, il Signore della storia, il Figlio stesso di Dio. Notte del Venerdì Santo, notte tiepida e trepida del primo plenilunio di primavera. Siamo riuniti nel nome del Signore. Egli è qui con noi, secondo la sua promessa (cf. Mt 18, 20). Testo della Via Crucis celebrata da Papa Giovanni Paolo II al Colosseo nel Venerdì Santo del 2003.