Il nostro sistema economico fondato sulla crescita infinita, è insostenibile, perché cozza contro i limiti del pianeta; è ingiusto, perchè produce povertà e diseguaglianze per gran parte dell'umanità; è infelice, perchè pretende di soddisfare le nostre esigenze vitali riducendole a una soltanto, quella di un (presunto) benessere consumistico. Questo libro va alla ricerca di possibili strade alternative, che conducano a un'economia solidale e a una politica di giustizia. Questa ricerca trova il suo fondamento etico nell'evento del Dio ebraico-cristiano, nella consapevolezza che un nuovo ordine mondiale potrà essere soltanto il frutto di un percorso condiviso, sostenuto dal contributo aperto e responsabile di fedi e culture diverse, abitate dalla speranza di un mondo conviviale
Il tema del potere coglie la sostanza stessa del messaggio biblico, cioè il patto dell'Alleanza tra Dio e l'uomo e la sua attuazione nella storia.
Corrispondendo con rigore ai criteri e ai metodi della scienza storica, gli autorevoli studiosi coinvolti nella realizzazione di questo secondo volume, dedicato a uno dei periodi di maggiore fioritura artistica, culturale e spirituale della comunità riminese, ci fanno dono di un'opera assai preziosa per conoscere, contemplare e amare la nostra Chiesa e la nostra città.
Questo studio è incentrato sulla coscienza di evangelizzazione e di attenzione ai poveri, vissuta nella Chiesa diocesana di Rimini in un periodo (1870-1903) segnato teologicamente da una solida spiritualità incentrata sul Mistero dell'Incarnazione del Figlio di Dio e sull'azione dello Spirito Santo nella storia umana, da parte di movimenti laicali e religiosi aperti alla condivisione con i poveri. "È di grande interesse il periodo temporale preso in esame da Don Biagio Della Pasqua in questa ben strutturata ricerca, ma ancor più rilevante è il punto di vista con cui considera un segmento di storia della Chiesa riminese, avendo ben presente il quadro più ampio, quello nazionale".
Il pentecostalismo, dunque, sembra essere una religiosità che si concentra sull'estetica della persuasione sensoriale. Esso perciò ha bisogno di creare eventi sensazionali dentro spazi liturgici extra-large, non convenzionali, poiché non riproducono più gli stili architettonici di una chiesa. Auditorium più che chiese, grandi centri spirituali più che raccolte parrocchie di città o di campagna, insomma, nonluoghi dello spirito per accogliere l'incontenibile forza dello Spirito.
La montagna simbolicamente riunisce il cielo alla terra, per questo in ogni mitologia e religione è considerata sacra, collocata al centro del mondo. Il libro rappresenta un'autentica spedizione, attraverso montagne sacre e cosmiche, che si svolge a tappe. Nella prima si seguono le linee essenziali del pensiero orientale invitanti all'ascesa del monte Meru, del Kailash, del Taishan, del Kunlun, del Koya, del Fuji. La seconda tappa è la ricerca degli influssi mesopotamici, persiani ed ellenici, con la ziqqurat, il picco di Hara, l'Olimpo, che confluiscono sulla cima del Nemrud Dagi. I grandi monoteismi si rivelano sul Sinai, sul Monte delle Beatitudini, sulla Montagna della Luce; aspirano al Qaf. Nella terza i sentieri reali, che non sono mai tali, scompaiono per lasciare spazio a mistiche salite interiori. Il fine dell'intero percorso è avvicinarsi al vuoto e al silenzio: peculiarità della montagna e cuore di ogni insegnamento profondo.
Forse solo le religioni possono dare ai popoli la visione, l'energia, la speranza e la perseveranza per dialogare con la Religione del Mercato, lottare contro di essa e riconquistare i suoi seguaci che hanno messo il dio del consumismo e la crescita economica al posto dell'unico Dio...
Già in vista del terzo Festival Francescano (2011) ecco apparire gli Atti del secondo (2010): sarebbe davvero un peccato perdere tanta ricchezza, limitandone la gioiosa fruizione a soli tre giorni. Come nel Testamento di san Francesco, il ricordo non ha semplice scopo storico e archivistico, ma diventa stimolo e riproposizione per un cammino che si è avviato e che pare voglia continuare negli anni - anzi, proprio ogni anno - migliorando progressivamente: ad ogni Festival corrisponderà un libro che farà da scalino su cui poggiare per quello successivo. Questo secondo volume porta il titolo del secondo Festival: "Fratelli è possibile?"