
Un quaderno da colorare, costituito da una pagina introduttiva in cui è narrata la storia della nascita di Gesù e da quindici pagine che presentano altrettante scene tratte dal racconto evangelico, tutte da colorare, con un breve testo che sintetizza il messaggio fondamentale di ogni singola scena.
La vita è costellata di eventi che consideriamo coincidenze. Quelli che sembrano fatti casuali, possono essere letti come simboli, segnali di quello che si può scegliere di fare nella propria esistenza. Se ci si rende conto di ciò e lo si coglie come un’opportunità, la vita può cambiare e donarci maggiore consapevolezza e libertà nelle scelte. Le coincidenze sono segnali per riflettere su di noi e fare un’autoanalisi, cogliere un segnale per effettuare un cambiamento, individuare segni che la via che si sta percorrendo è quella giusta, scoprire che è Dio che guida la vita e la storia di ogni persona. Per affrontare gli eventi della vita, a volte dolorosi, o gioiosi, o imprevisti, occorre imparare a dare un significato e a cogliere i messaggi delle coincidenze: possono divenire un mezzo per conoscersi in profondità e per intraprendere un cammino di consapevolezza e di maggiore maturità a livello psicologico e spirituale.
Il volume, attraverso i commenti alle letture della domenica, delle Solennità e di alcuni momenti-forti dell'anno liturgico, accompagna il credente a riconoscere la visita del Signore nella propria casa, nella propria vita, in famiglia, nella comunità.
Oggi più che mai, grazie alla volontà di papa Francesco di affrontare nella XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi il tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale” (3-28 ottobre 2018), la comunità ecclesiale è invitata a mettersi in ascolto del mondo giovanile e a interrogarsi su come accompagnare le nuove generazioni a riconoscere e accogliere la chiamata all’amore e alla vita in pienezza. La Penitenzieria Apostolica, il ““tribunale della misericordia”, al quale ci si rivolge per ottenere quell’indispensabile medicina per la nostra anima che è la Misericordia divina” (Francesco, Discorso ai partecipanti al XXVIII Corso sul foro interno, 17 marzo 2017), ha inteso fornire il proprio contributo riaffermando il ruolo centrale del sacramento della riconciliazione nello sviluppo della fede e nel discernimento spirituale dei giovani cristiani, quale luogo e spazio privilegiato per incontrare Dio e il suo amore. Il lettore vi troverà alcune piste di lettura delle dinamiche socio-culturali entro cui un giovane cristiano vive la fede, insieme a proposte e spunti utili sul piano pastorale.
Il libro sviluppa alcune importanti questioni di ecclesiologia: il ruolo sacramentale della Chiesa nella sua interezza; la funzione della grazia; la presenza incessante dello Spirito; il sacerdozio universale; lo sguardo dell’autore si apre su ampi orizzonti di vedute, animato dalla ricerca delle vie dello Spirito attraverso la storia di peccato e santità degli uomini.
Si tratta di un testo sulla preghiera che sottolinea l'unità della persona umana che include corpo, anima e psiche, nella dimensione dell’essere-in-relazione con sé, con l’altro, con Dio in un continuo movimento d'amore che trova la sua radice nella Trinità.
Da sempre l'arte figurativa è la «Bibbia dei poveri», capace di parlare a chiunque, ricchi e poveri, colti e analfabeti. Naturalmente, nella società dell'immagine, continuare a valorizzarla, arricchendola di contenuto, riflessioni, chiavi interpretative non può che essere una sfida da accogliere nell'annuncio e nella comunicazione della fede. Con queste motivazioni nasce questo bel volume, per ripercorrere, attraverso l'arte, tutti i misteri del Rosario, riscoprendo così lo stesso mistero di Cristo. Maria, di immagine in immagine, diventa allora quella luce particolare che illumina il mistero di Dio. Elena Bulzi, di ogni mistero del Rosario, offre una lettura spirituale al femminile. Flaminio Fonte aiuta il lettore a «entrare» nell'immagine proposta per ogni mistero, da un punto di vista tecnico-artistico.
Per presentare la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, nella classe del tredicenne Marco arriva un’attivista di Amnesty International, che è… sua madre. Poi intervengono alcuni testimoni portando la loro esperienza su un diritto violato: Ahmad, fuggito dalla guerra in Siria; Hadid, schiavo in Pakistan per debiti; Mbarek, fuggito bambino dal Mali.
Inoltre la prof racconta la vita di alcuni paladini dei diritti: Eleanor Roosevelt, Rosa Parks, Mahatma Gandhi, Nelson Mandela, Martin Luther King, il poeta cinese Liu Xiaobo. Grazie a una tazza del tè del deserto di Mbarek i ragazzi superano antipatie e divisioni, poi tutti insieme organizzano uno spettacolo teatrale.
Infine a Marco, a partire dalle esperienze del padre fotoreporter, viene un’idea speciale da realizzare a scuola: una pagina YouTube sui diritti.
Quella di Ilaria è una storia vera. “L’ennesima”… Penserete. Forse! Eppure di originalità nella sua storia ce n’è da vendere. Ilaria è una ragazza che, pur affrontando grandi sfide a causa di una rara malattia intestinale, non perde mai la gioia di vivere e, non potendo muoversi facilmente, trasforma la sua stanza in un posto di incontri, dove gli amici del suo gruppo trovano rifugio per confidarsi, sfogarsi, raccontarsi e... scrivere un libro.
Da quegli incontri nascono queste pagine che diventano per ogni lettore una sfida da accogliere nel proprio quotidiano, sia esso segnato o meno dalla malattia. Il segreto che Ilaria affiderà al suo lettore, in fondo, vale per tutti… per tutti coloro che pur atterrati da mille difficoltà riescono a scegliere ciò che conta: amare e donare.
L’Autore ha conosciuto don Primo Mazzolari come suo parrocchiano e nel volume fa emergere l’ammirazione estatica nei confronti di questo sacerdote, che ha segnato la sua vita fin dalla fanciullezza. Obiettivo del libro è far conoscere le virtù che hanno caratterizzato atteggiamenti e scelte di don Mazzolari, mettendo in luce i limiti della società e le scelte non condivisibili della politica del suo tempo, non con il gusto del contestatore, ma con l’intento di richiamare la responsabilità del cittadino, e anche del cristiano, di promuovere il bene comune.
L’amore di don Primo Mazzolari per la sua Chiesa non lo esimeva dal sollecitarla a una maggiore attenzione alle situazioni socio-economiche, invitandola ad uscire dalle sacrestie per diventare fermento di vita buona e giusta, più aderente al Vangelo di Cristo. Attraverso numerose citazioni tratte dagli scritti di don Mazzolari e altrettanti ricordi personali, l’Autore mette bene in evidenza lo spessore culturale e la dimensione interiore di questo grande profeta dei nostri tempi.