
La pigrizia non fa vivere ma sopravvivere, impedisce di fare il minimo sforzo per cambiare qualcosa. È un peccato contro la bellezza della vita in quanto rende infelici e incompleti, facendo scivolare verso l'indifferenza e la solitudine, fino al punto di smarrire il senso della vita e deformare le relazioni con il tempo, lo spazio, le persone e Dio. L'autore, con linguaggio semplice e immediato, cerca di definirne il volto, le cause e le conseguenze; ne presenta gli aspetti problematici che, in modo profondo e subdolo, annebbiano la coscienza e compromettono tutti gli ambiti dell'esistenza. Perciò è necessario conoscerne i meccanismi perversi che fanno della pigrizia un male per se stessi e per la società. Nell'ultima parte del libro sono proposti itinerari di guarigione per compiere un cammino di risalita dal buio del non senso e ritrovare il gusto della vita.
Il testo analizza i danni dovuti a un uso superficiale - e talvolta cattivo - della parola; aiuta a misurarne le conseguenze e ricorda gli insegnamenti della Scrittura a tal proposito. Propone inoltre un percorso di ascesi, di risurrezione, che permetta alla parola umana di divenire ciò che essa era nel progetto di Dio: una parola che procede dall'amore e produce amore; una parola di verità e di misericordia. Un vero cammino di liberazione per recuperare il valore del linguaggio. E diventare positivi - nella consapevolezza - verso noi stessi e gli altri.
« Un uomo che resta in collera verso un altro uomo, come può chiedere la guarigione al Siqnore? Lui che non ha misericordia per l'uomo suo simile come può supplicare per i propri peccati?» (Sir 28,1-7)
Rancore, odio, risentimento, ma anche indifferenza: sentimenti che infestano la nostra memoria fino a provocare vere e proprie ossessioni; che causano la perdita della nostra libertà interiore, facendoci percepire l'altro come un inferno (Jean Paul Sartre).
Il cammino del perdono non è facile ma è possibile: molti uomini e donne lo hanno imparato da Gesù. E hanno capito che l'altro non è un inferno, piuttosto ci appartiene.
In questo libro l'Autore analizza le cause del .rancore e suggerisce come rimuoverle. Alcune testimonianze poi, raccolte alla fine del testo, ci dicono quanto sia realizzabile il perdono.
Certo, si tratta di un percorso, non di un atto unico: e una lotta tra noi e il male che, se portata a buon fine, ci permette di riacquistare uno sguardo pacificato sulle vicende difficili della nostra vita.
Il libro sviluppa il cammino della correzione fraterna delineando, prima di tutto, l’orizzonte in cui si colloca la correzione, il suo significato, le finalità. Quindi, dopo un breve excursus biblico, con un particolare riferimento all’insegnamento di Gesù, l’attenzione si sofferma sulle dinamiche della correzione, sugli ostacoli da superare e gli atteggiamenti da assumere per attuarla e accoglierla. Infine vengono proposte alcune modalità pratiche per intraprendere la correzione e per comprendere la sua straordinaria capacità di avviare percorsi di pace e di riconciliazione. La correzione può diventare un valido strumento per aiutarsi reciprocamente a uscire dal pericoloso isolamento nel quale spesso si cade senza volerlo, per camminare nella verità e per non continuare a perseverare nell’errore.