«Ecco uno di quei libri destinati a diventare fedeli compagni di strada, manuali di noi stessi, letti e riletti, prestati e regalati. Quelli che trovi al volo nella biblioteca di casa perché li sai cari e preziosi, e dove si finisce per sottolineare quasi tutto, infilando post-it o piegando orecchie nelle pagine, per ricordarsi dov'era quella frase così precisa che non l'avremmo saputa dir meglio» (dalla Prefazione di Francesco Ognibene). La neuropsichiatra Mariolina Ceriotti Migliarese continua il viaggio iniziato con L'alfabeto degli affetti: qui si concentra su come emozioni e affetti danno forma alle nostre relazioni, a partire dal mondo delle relazioni familiari, mai scontate, nelle quali si può imparare a fare pace con i propri limiti e a far fiorire il proprio desiderio: perfetti, imperfetti e in cammino come tutti noi siamo.
1887. Edward "Skinny" Harrison, agente segreto inglese assetato - più che di whisky - di un senso alla sua vita, scorta il professor Killburn in una ricognizione archeologica nella Bassa veronese. Ma ben più alta è la posta in gioco e gli interessi dello studioso non sono prettamente accademici. Laggiù, infatti, molti credono in un malefico dio pagano protettore della perduta città di Carpanea, e cercano un tesoro sepolto che garantirebbe potere illimitato e sovversione dell'ordine. Le leggende si intrecciano all'ostilità verso il neonato regno italiano e si verificano delitti su cui nessuno osa indagare, tranne il nuovo comandante dei carabinieri. Skinny lo affianca, con metodi spicci e sangue a profusione, per salvare la donna di cui è innamorato. Spregiudicato ma più fragile di quanto non mostri, si troverà lacerato tra vendetta e giustizia, perdita e perdono, brama di ricchezza e di misericordia. Un'avventura che affonda le radici in una lotta all'ultimo respiro, antica come il cuore dell'uomo.
"Mentre in una bella giornata del giugno 1990 viaggia su un treno diretto da Manchester a Londra, durante una sosta forzata a causa di un guasto la ragazza si ritrova a guardare annoiata fuori dal finestrino. Ed è in quel momento che l’adolescente con la cicatrice a forma di saetta le esplode nella mente, assieme a una scarica adrenalinica."J.K. Rowling è una delle più straordinarie scrittrici contemporanee per ragazzi. Milioni di persone hanno visto i film tratti dalla saga che l'ha resa famosa in tutto il mondo: Harry Potter. Tuttavia, la maggior parte di essi non ha mai letto i suoi libri in cui lei parla con la sua voce unica e irripetibile. E questo è esattamente lo scopo del libricino che vi ritrovate tra le mani. Un'introduzione alla straordinaria capacita della Rowling di costruire mondi e affrontare tematiche attualissime e reali, che pur si muovono in un contesto fantastico.
"Beati noi medici, tanto spesso incapaci ad allontanare una malattia, beati noi se ci ricordiamo che oltre i corpi abbiamo di fronte delle anime immortali, per le quali urge il precetto evangelico di amarle come noi stessi". Giuseppe Moscati L'uomo è una meraviglia, ma fin dal seno materno è fragile, indifeso di fronte alle aggressioni delle malattie. La Medicina è nata come una risposta a questo bisogno e il cristianesimo ha dato uno straordinario apporto al suo sviluppo. Lungo la storia troviamo molti santi medici, che spesero le loro vite per lenire i mali del corpo senza dimenticare le esigenze dell'anima. Tra questi spicca la figura di Giuseppe Moscati (1880-1927): medico, benefattore e primario dell'Ospedale degli Incurabili di Napoli, sempre orientato a Dio e al bene supremo dell'uomo.
«La ragione misura di tutte le cose» è stato lo slogan pretenzioso di tutti i razionalisti. Ma costretti a escludere ciò che la ragione non riusciva a misurare, finivano sempre per trasformare la ragione stessa in una gabbia, privandola di mille energie conoscitive. «La ragione protesa a tutte le cose», anche a quelle che la superano da ogni parte, è stato, invece, il principio glorioso di tutti i veri filosofi, innamorati della Verità. Essi hanno ritenuto beatificante il fatto di accendersi e di vibrare di commozione ogni volta che la loro ragione sfiorava il mistero, sempre convinti che sia gloriosamente ragionevole accoglierne la rivelazione, se essa viene donata. E quando Dio, l'Assoluto Vero, comincia a manifestarsi, la ragione non teme di essere schiavizzata, ma si inoltra in ampiezze e profondità illimitate. In questo libro padre Antonio Maria Sicari «riascolta» cinque grandi Santi e Dottori della Chiesa (sant'Agostino, sant'Anselmo d'Aosta, sant'Alberto Magno, san Tommaso d'Aquino e J.H. Newman) in cui la ragione umana è luminosa e affascinante come quando è pervasa dalla fede.
La filosofia «serve» a qualcosa? Quali esperienze umane propiziano l'atteggiamento filosofico di fronte alla realtà? Che differenza c'è tra la filosofia e le scienze particolari? Filosofia e poesia hanno qualcosa in comune? È possibile una filosofia cristiana? Sono alcuni degli interrogativi più caldi ai quali Josef Pieper risponde dialogando socraticamente con il lettore, indovinando tutte le sue possibili obiezioni, rispondendo a tutte le domande e suscitandone delle nuove, fino a guidarlo alla comprensione più intima di ciò che è la filosofia e facendogli trovare da solo le risposte più soddisfacenti.
La riflessività sull'amore appare ancora molto superficiale, nonostante secoli di filosofia e di sapienza spirituale. Si rimane a considerazioni sul rapporto personale e ai modi di comportarsi verso gli altri. Si annovera l'amore tra le virtù personali. L'amore è anche questo, ma affonda le sue radici in ben altro. Si nasce e si vive in un tessuto di relazioni significative. Un bambino piccolo non saprà dire nulla a proposito dell'amore ma vive immerso in una comunione di persone. Tale comunione è emergente rispetto le singole persone, supera la somma dei singoli. Il libro raccoglie brevi saggi che esplorano la ricchezza e la complessità delle relazioni vitali: queste pagine sono un antidoto alla confusione sulla natura dell'amore che porta a conflitti nelle relazioni, a improvvisazioni senza sbocco, come avviene quando ci si perde in un labirinto.
A sessant'anni dalla scomparsa, sono sempre più evidenti la forza e l'originalità dell'opera di Fenoglio, rielaborazione creativa dell'esperienza che lo segnò indelebilmente: la Resistenza. Tra le sue opere più celebri si ricordano Una questione privata, Un giorno di fuoco e Il partigiano Johnny. Lo sguardo lucido, talvolta crudo ma sempre lontano dalla retorica, il rigore etico e il suo grande laboratorio linguistico, il respiro epico della narrazione fanno di Fenoglio una voce inconfondibile del Novecento.
Con la testimonianza di Benedetto XVI. Con i contributi di: card. Pietro Parolin, la nipote Pia Luciani, mons. Giuseppe Andrich, mons. Vincenzo Bertolone, card. Angelo Comastri, mons. Giampaolo Crepaldi, mons. Enrico dal Covolo, card. Julián Herranz, mons. Giacinto-Boulos Marcuzzo, card. Edoardo Menichelli, mons. Francesco Moraglia, mons. Corrado Pizziolo, card. Giovanni Battista Re, card. Robert Sarah, card. Angelo Scola, il segretario Francesco Taffarel.
Questo libro propone un'antologia di scritti di Albino Luciani-Giovanni Paolo I, alcuni inediti, così come sono stati raccolti e ordinati dal suo segretario a Vittorio Veneto, don Francesco Taffarel, e da lui donati all'amico giornalista Nicola Scopelliti con la raccomandazione di pubblicarli qualora la causa di canonizzazione del Papa fosse proceduta positivamente. Luciani amava comunicare Gesù e il Vangelo a tutti, e per farlo partiva dagli spunti offerti dalla quotidianità. Così infarciva omelie, discorsi, interventi pubblici di piccoli racconti dell'anima, favole brevi mutuate anche dalla tradizione classica, aforismi, motti e aneddoti... in cui emergeva una personalità socievole, a tratti esuberante. Don Taffarel, mettendo insieme la presente raccolta, l'aveva intitolata Catechesi senza mitria per sottolineare il metodo e lo stile dell'evangelizzazione di Luciani, ricca di umanità e di humour. Ora il volume esce col titolo di uno dei racconti, Giocare con Dio, perché queste pagine comunicano in Albino Luciani uno spirito da bambino che vive con allegria e fiducia nell'abbraccio di Dio, che è prima di tutto un Padre buono.