
Nato a Firenze il 21 luglio 1515 - lo stesso anno di Teresa d'Avila - Filippo arriva a Roma intorno al 1534. E in pochi anni conquisterà il cuore dei romani per il suo singolare apostolato ambulante proposto a nobili e straccioni, giovani e vecchi, ladruncoli e strozzini, ignoranti e colti. Nel volgere di alcuni decenni, Filippo darà vita a una delle esperienze cristiane più affascinanti e originali della storia della Chiesa, rendendo appassionanti e carichi di attrattiva quei tesori che la Chiesa aveva elargito ai suoi figli da secoli: l'eucarestia, la confessione, i sacramenti, la musica sacra, i pellegrinaggi, l'orazione continua, la devozione al Santissimo Sacramento. Da allora il fascino di questo santo fiorentino-romano ha oltrepassato i confini dell'Urbe giungendo fino alle Indie, alle terre del Nuovo Mondo, all'estremità dell'Africa.
Un'opera profonda, arguta e vivace sulle opere di misericordia spirituale, conforto e salvezza nella vita di tutti i cristiani. Le opere di misericordia spirituale sono considerate in questo libro con uno stile originale: profondo, ma arguto e vivace allo stesso tempo, teso a mostrare quanto certi insegnamenti su Dio e sull'uomo non passino mai di moda. Non si può, infatti, essere davvero cristiani se non lasciamo vivere in noi, anche oggi, gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù.