
L'agenda è strutturata sul calendario liturgico romano: quello che la rende speciale è l'indicazione delle date che hanno segnato la vita di san Josemaría Escrivá e la storia dell'Opus Dei. In aggiunta, in questa edizione, le date previste di alcuni degli eventi del Giubileo 2025. Il formato piccolo fa di questa agenda uno strumento pratico, un notes per gli appunti della vita quotidiana, un riferimento per le festività e gli eventi della vita della Chiesa, una memoria per le preghiere ordinarie e liturgiche. Elenco dei principali contenuti: Calendario liturgico romano da Avvento 2024 alla conclusione del periodo di Natale 2025; Date dell'anno liturgico nel rito ambrosiano; Preghiere quotidiane; Preparazione alla confessione e alla Santa Messa; Santo Rosario e Via Crucis; I fondamentali della vita cristiana.
Cammino, il capolavoro di san Josemaría Escrivá, è una raccolta di pensieri per la meditazione che incoraggia a cercare il soprannaturale nella vita di tutti i giorni. Il lettore, attraverso la semplicità dei suggerimenti, è invitato a un esame di coscienza che dà all'anima pace, gioia e forza. Il libro, che rispecchia lo spirito dell'Opus Dei, è rivolto a tutti gli uomini che vogliono incontrare il Signore nella vita ordinaria. Milioni di persone - in tutto il mondo e delle più diverse condizioni - hanno trovato in quest'opera un sostegno per la loro vita spirituale.
Sant’Alfonso ha coniugato il buonumore, la tenerezza, l’accoglienza verso tutti, soprattutto i più umili, con una grande intelligenza nel giudicare i comportamenti. Chi lo conosceva era colpito soprattutto dal fatto che sapesse voler bene, e infatti grazie a lui la confessione è cambiata, da tribunale severo, a luogo della misericordia.
Dalla Prefazione di Costanza Miriano
Tra i più nobili dei santi per il suo lignaggio, ma nello stesso tempo il più radicale nel dedicarsi ai più poveri dei poveri, sant’Alfonso Maria de’ Liguori (1696-1787) è figlio del comandante della flotta da guerra partenopea, avvocato apprezzato, teologo, vescovo, infine santo e Dottore della Chiesa. Pare che fosse di costante buon umore (altrimenti che napoletano sarebbe?), capace fino alla fine di sdrammatizzare i malanni più fastidiosi. È conosciuto ancora oggi per le sue opere e le sue canzoni, tra cui Tu scendi dalle stelle.
«Credere alla vita è luce, luce che annulla il buio, luce che è Bellezza. Abbiamo la potenzialità immensa di essere luce perché siamo figli di Dio. La Bellezza che abbiamo dentro di noi è la nostra capacità di amare», afferma Ernesto Olivero nell'Invito alla lettura: «Ma l'amore è dare da mangiare agli affamati, vestire gli ignudi, accogliere lo straniero. Aggiungo: proteggere i bambini non nati indifesi. È difficile e faticoso, ma questo è l'amore. E l'impegno di Carlo Casini lo ricorda». La raccolta dei suoi saggi pubblicati su Studi cattolici dal 1981 al 2018 non è solo un omaggio alla memoria di un uomo di talento o un gesto di gratitudine nei confronti di un testimone del nostro tempo. Il volume esprime molto di più: gli scritti di Casini, scomparso a ottantacinque anni il 23 marzo 2020, restano sorprendentemente attuali e sono un dono per chi vuole attraversare la storia costruendo con gli strumenti della ragione la cultura della vita, della verità e dell'amore con lo sguardo rivolto ai più fragili e dimenticati tra gli uomini, a partire dal concepito. Ogni essere umano è sempre persona, fine, soggetto e mai cosa, mezzo, oggetto? il diritto alla vita è la prima e più elementare espressione della dignità umana. Ciò significa che anche "laicamente" è intuibile il valore trascendente dell'uomo.
Vita, opere, spiritualità della prima donna stimmatizzata che la Chiesa ha riconosciuto santa. Questo libro attinge a documenti inediti del processo di canonizzazione e degli archivi della famiglia Giannini (di cui fa parte Gemma Giannini, coautrice di questo volume con Giuseppe Farinelli, da sempre studioso e prima ancora devoto della giovane mistica lucchese), dove Gemma Galgani visse gli ultimi tempi fino alla morte, che la prese con sé a soli 25 anni.
«Perché devo far fatica, quando basta un click?». A chi ci rivolge questa domanda noi rispondiamo così: siamo per il tempo e l'approfondimento, in piena contrapposizione con chi esalta, al contrario, la rapidità e la superficialità. «Futuri sumus» dicevano i latini: «Il futuro siamo noi». E se non combatteremo il diffondersi di questa ignoranza dovuta all'illusione di avere a portata di mano una forma virtuale di sapere onnisciente, allora tutto il nostro capitale umano sparirà. È molto bello e romantico pensare a un mondo che, arrivato sul punto di autodistruggersi, riesca a trovare proprio nei millennials la forza di fermarsi e di ripartire con consapevolezza, nel rispetto del pianeta...
«Mariolina Ceriotti Migliarese presenta la coppia per quello che è: una straordinaria avventura. I cui protagonisti, l'uomo e la donna che si prendono finché morte non li separi, sono i veri, grandi e misconosciuti eroi del nostro tempo. Quest'avventura si realizza in un teatro amplissimo: quello tra le generazioni passate (da cui tutto ha origine) e la vita futura (consentita proprio dall'amore di tale coppia); quello del corpo (primo e ancora confuso interprete del sé) e insieme di Dio (il Terzo che accoglie i due, trasmettendo loro la sua capacità di amare). Sfide grandi, che si accompagnano con altre solo apparentemente più modeste, e comunque misteriosamente collegate alle prime, come l'accettare senza rancore l'arrosto bruciato, o il tono sbagliato di una richiesta, di un commento. Quella della coppia, eroica nella sua necessaria imperfezione, esperta fornitrice di perdoni, è l'avventura umana, la nostra avventura. Che ci chiede coraggio, buonsenso, fantasia, qui prontamente e chiaramente forniti dalle narrazioni e notazioni puntuali dell'autrice, moglie, madre, e terapeuta di straordinaria esperienza e sensibilità». (dall'invito alla lettura di Claudio Risé)
È come se lentamente, ma inesorabilmente, si fosse insinuata nella mente di tutti noi una profonda sfiducia nella nostra possibilità di prenderci cura adeguatamente dei nostri figli: se davvero il nostro ruolo è così delicato e importante come affermano gli psicologi, e se i nostri inevitabili errori possono determinare effetti così funesti, come possiamo deciderci a rischiare? Eppure, il bambino che nasce in risposta alla nostra disponibilità alla vita porta in dote qualcosa per noi: la fiducia assoluta che il cucciolo d'uomo ha in colui al quale viene affidato. Questa fiducia così totale, questo essere inermi e bisognosi di tutto, attiva in noi un desiderio di risposta. Ogni figlio che viene al mondo desidera e merita il miglior rapporto possibile proprio con quei genitori che gli sono toccati in sorte, e non con altri ipotetici genitori più perfetti... I nostri figli vogliono proprio noi, così imperfetti e in cammino come tutti siamo. «Mariolina Ceriotti Migliarese», scrive lo psicologo Marcello Cesa-Bianchi nell'invito alla lettura, «dalla sua esperienza ha cercato e recepito l'insegnamento che porta a quel "buon senso" di cui tanto si avverte la mancanza. Tuttavia il "buon senso", il testo lo conferma, non è sufficiente: deve essere accompagnato, anche negli scritti che riguardano la famiglia, da un profondo e sistematico aggiornamento scientifico, e da quella sapienza che solo l'operato sul campo può offrire, nella riscoperta di valori che mai dovranno andare perduti, quali il rispetto reciproco tra generazioni, la comprensione e la solidarietà fra tutti i componenti della famiglia, una affettività che accompagni, con una creatività sempre maggiore, i bambini e gli anziani, i nonni e i nipoti, e quell'ironia che è bene segua tutta la vita dell'uomo con il suo intelligente sorriso».
A quarant'anni dalla pubblicazione del "Cavallo rosso" si è voluto rendere omaggio a questo capolavoro attraverso una mostra speciale del Meeting di Rimini 2023 e questo pamphlet, mostrando, sul piano umano e letterario, il ruolo fondamentale che l'autore brianteo e il suo romanzo storico occupano nella letteratura del secondo Novecento. Amore, guerra, politica, amicizia, Provvidenza sono alcune delle molteplici tematiche presenti. Al centro della sua narrazione vi è, infatti, l'uomo, nelle sue dimensioni più autentiche e profonde, al di là della riduzione che ne hanno fatto le ideologie del secolo scorso.
Il lettore depone il proprio pensiero ed entra nel pensiero, nel sogno, dell'autore che sta leggendo. Al risveglio, dopo aver pensato e sognato, in meno di un anno, con cinquantasette autori (Calderón de la Barca, Borges, Gadda, Flaiano, Shakespeare, Solzenicyn, Stendhal...), Daverio annota una frase, un'impressione, un indizio, lascia una fessura perché a nostra volta entriamo nel suo pensiero, nel suo sogno. Con Voltaire, «spiega che una minima parte degli uomini legge, ma quella minima parte muove il tutto». Il tutto del sogno, del pensiero (Cesare Cavalleri).