
Chi e dove è il colono di oggi nel mondo? Queste brevi e dense pagine concernono l'attuale condizione del mondo e del Pianeta e perciò anche l'attuale condizione degli italiani e di Milano dove viene pubblicato il libro. Perché il mondo non diventi Fort Apache.
Inquadrando le osservazioni sull’etica all’interno della più ampia dimensione personale, relazionale e temporale della sessualità, il volume si stacca da una visione rigidamente normativa della morale sessuale, senza per questo rimanere nell’indeterminatezza e senza scaricare sulla sola «libertà di coscienza» la responsabilità delle scelte dei fidanzati. Chiarisce con fermezza alcuni concetti relativi all’etica prematrimoniale e suggerisce alcuni atteggiamenti che i sacerdoti, gli operatori pastorali, le famiglie e i fidanzati, possono assumere per una corretta evangelizzazione dell’eros e dell’amore di coppia a partire dal momento del fidanzamento.
Don Aristide Fumagalli è sacerdote dal 1991 ed ha conseguito il Dottorato in Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma, con una tesi su Maurice Blondel. Insegna Etica teologica, fondamentale e sessuale, presso il Seminario Arcivescovile e l’Istituto Superiore di Scienze religiose di Milano. Svolge inoltre attività pastorale nella cittadina di Limbiate (MI), dove opera, in particolare, nell’ambito dei gruppi familiari e dei corsi di preparazione al matrimonio. Collabora con alcune riviste teologiche e ha pubblicato E Dio disse loro... Storie d’amore nella Bibbia (Edizioni San Paolo 2001).
Che cosa bisogna fare perché l’amore nel matrimonio si ridesti ogni giorno con un volto nuovo? Come dobbiamo comportarci per non cadere in preda al disinganno? Cosa si deve fare perché il matrimonio sia una perenne festa? Qual è il cammino da compiere per evitare che nella relazione a due non si inserisca in maniera impercettibile un rapporto di dominio-dipendenza? Come mettere fuori combattimento il principale nemico dell’amore, cioè l’egoismo? Cosa fare per coronare con esito favorevole l’arduo processo di un reciproco adattamento? Come evitare che gli sposi vivano insieme, però distanti l’uno dall’altro?
A questi e ad altri interrogativi cercano di dare una risposta queste pagine, il cui autore è considerato uno dei più quotati specialisti nel complesso campo delle relazioni umane.
Ignacio Larrañaga, sacerdote francescano, è nato in Spagna ma vive in America Latina, dove esercita una nuova ed efficace forma di apostolato mirante al «risveglio» delle comunità cristiane: per esse organizza «incontri di preghiera», noti come Laboratori di preghiera e vita. Ha pubblicato libri ad ampia diffusione, tradotti in diverse lingue; in versione italiana, presso le Edizioni San Paolo, ricordiamo: Itinerario verso Dio (1999); Mostrami il tuo volto (200012); Trasfigurazione (2000); Il silenzio di Maria (200113); Dalla sofferenza alla pace (20016).
"Prima di essere consumatori siamo persone. Prima di essere italiani o africani siamo persone. Prima di professarci cristiani o buddisti siamo persone." Parole inequivocabili quelle di Vittorio Agnoletto, il medico già presidente della Lega italiana per la Lotta contro l'AIDS, nel 2001 portavoce della delegazione italiana al Forum Sociale Mondiale di Porto Alegre e del Genoa Social Forum in occasione del G8, membro italiano del Consiglio Internazionale del Forum Sociale Mondiale, che in questo volume spiega l'esperienza, le ragioni, le proposte dei movimenti contro la globalizzazione neoliberista.
Il libro nasce dal desiderio di dire con forza no alla guerra, alla violenza, al terrorismo, alle dittature, troppo spesso distratti come siamo di fronte a diritti violati, a scelte economiche sbagliate, alle ingiustizie sociali, alle vecchie e nuove povertà. Perché anche queste sono, in un certo senso, guerre contro altri, violenze verso i più deboli, i più poveri. Cambiare si può, si può colmare il divario che separa il nord ricco dal sud povero, possiamo esportare democrazia e valori non con le armi ma con il dialogo, con la voglia di sporcarci le mani, cercando di capire prima ancora di insegnare. Diversi Autori mettono insieme le loro riflessioni, accompagnate da approfondimenti e dalle parole di Giovanni Paolo II, tenace ed instancabile cercatore e costruttore di pace. Pagine da leggere e rileggere per non dimenticare e non abbassare la guardia: fare memoria ci aiuta a costruire il futuro, se abbiamo la voglia di leggere e di imparare dalla storia.
"God is marching on" (Dio sta marciando) è il ritornello dell'Inno di battaglia della Repubblica che dopo l'11 settembre 2001 viene eseguito in ogni occasione di riaffermazione dello spirito patriottico degli Stati Uniti. Partendo da una breve sintesi storica questo libro presenta le varie risposte che le chiese hanno dato alla chiamata alle armi di Bush, che si è riproposto nella veste del sommo sacerdote della religione civile americana. Massimo Rubboli insegna Storia dell'America del Nord presso la facoltà di Scienze politiche dell'università di Genova.
In questo saggio il sociologo francese evoca le utopie di Moro, Campanella, Saint-Simon, Fourier e Comte ma risale fino a Colombo e Vespucci, per cogliere l'origine di un allargamento delle frontiere che, invece di tradursi in un allargamento di mentalità, si trasformò di fatto in un allargamento dello spirito di conquista. Mattelard si chiede: perché sono falliti i grandi imperi e le grandi religioni? Perché è fallito il loro tentativo di unione universale? Perché è fallita l'utopia della "pace perpetua" di Kant, o quella della Società delle Nazioni del presidente Wilson?
Un sussidio agile, coloratissimo, per rendere gradito ai bambini anche un argomento difficile come i comandamenti di Dio: per ogni comandamento, una storia e un pensiero. Le storie sono semplici, mentre i pensieri che le concludono le attualizzano rendendo comprensibile il loro riferimento ai comandamenti. Età di lettura: da 7 anni.
La fiducia che una convivenza sia possibile con i fratelli ebrei viene testimoniata sia attraverso la valorizzazione della memoria comune sia nella esperienza della scuola fondata dall'autore e oggi frequentata da cinquemila ragazzi israeliani: cristiani, palestinesi e ebrei.
La liberalizzazione del commercio è dannosa; la globalizzazione aumenta la povertà dei paesi in via di sviluppo; le multinazionali spingono per l'abbandono delle misure di tutela dei lavoratori e dell'ambiente; la concorrenza dei paesi in via di sviluppo è una minaccia per i paesi industrializzati; la globalizzazione è ingovernabile e mette in pericolo la sovranità nazionale. Si possono discutere queste affermazioni perentorie senza pregiudiziali ideologiche? È quello che cerca di fare questo libro per aiutare il lettore a orientarsi in un dibattito acceso, ma spesso confuso. Particolare attenzione è dedicata agli effetti della globalizzazione sullo sviluppo nelle "periferie" del mondo.
Ricercatore presso il Dipartimento di studi sociali della Facoltà di scienze dell'educazione di Firenze, Stefano Beccucci analizza insieme a Monica Massari, sociologa, il rapporto tra globalizzazione, criminalità e mercati di sfruttamento delle persone in Italia e all'estero.