
Un libro che si rivolge direttamente agli adolescenti, con suggerimenti concreti perchè possano indirizzare il proprio percorso di crescita nella direzione della vita vera, bella e piena, in compagnia di Gesù.
Nelle molte occasioni di incontro narrate dai Vangeli, Gesù si mostra come uno straordinario educatore che con una ricchezza di atteggiamenti e di percorsi spalanca l'esistenza ad un progetto educativo integrale; tale progetto può e deve essere provato anche oggi, reso concreto, attualizzato nell'età che ci è dato di vivere, soprattutto nella cura educativa dei più piccoli.
Nel decennio che la Chiesa italiana ha scelto di dedicare all'educazione, il volume si propone come strumento stimolante per una ricerca di senso, verso una vera e propria "spiritualità dell'educare".
Una risposta alla sfida educativa consiste nell'aumentare la competenza fraterna.
«Questo libro parla del nostro “mondo vitale”», scrive Pierpaolo Donati nella Presentazione, «cioè di quel mondo della vita quotidiana da cui traiamo il senso più profondo della nostra esistenza e dei rapporti sociali. Lo fa da una angolatura particolare, che è quella della donna e della famiglia. Alla donna e alla famiglia, infatti, appartiene in modo speciale quella “cultura della cura” senza cui non c’è umanità. L’Autrice ha scelto una strategia originale per parlarci di questo nostro mondo vitale: lo coglie dal punto di vista femminile, ma vuole parlare a tutti, uomini e donne, di ogni età e condizione sociale, e lo fa attraverso una serie di immagini tratte da poeti e scrittori antichi e moderni che suggeriscono pensieri e sentimenti da cui ricevere un alimento prezioso: l’attenzione all’Altro, la cura dell’Altro, nella casa. La casa è infatti il centro di quel mondo, e la donna è “il centro di questo centro”, il perno attorno a cui ruotano le relazioni di cura». E da queste fioriscono, giorno dopo giorno nelle piccole cose della quotidianità, l’intimità e l’accoglienza, la collaborazione e la creatività, la gratuità, la condivisione, la libertà partecipata, il sapore della festa, il senso della vita.
Il nuovo Codice della Strada aggiornato con le modifiche introdotte dalla
legge 29 luglio 2010, n. 120.
Destinatari
Giovani e meno giovani desiderosi di imparare e aggiornarsi sulle nuove norme appena entrate in vigore.
L'autore
Giancarlo Dosi, giornalista, svolge attività di ricerca e comunicazione sui temi della sicurezza stradale. Autore di una Guida alla sicurezza stradale (Edizioni Lavoro,Roma,2004) e di diversi saggi e pubblicazioni su questi argomenti, fa parte della speciale task force costituita presso l’Istituto Superiore di Sanità per il monitoraggio e la prevenzione dei principali fattori di rischio riguardanti la sicurezza stradale.
Nel libro vi è l'essenziale di quanto riguarda la Confermazione, con molte indicazioni e spiegazioni di segni e simboli della stessa.
Possiamo dividere gli uomini in varie categorie: ricchi e poveri; forti e deboli; solari e tenebrosi; coraggiosi e friabili… Ma, forse, la divisione più decisiva è tra ‘quelli che non leggono’ e ‘quelli che leggono’. I primi vivono una vita sola, i secondi vivono il doppio. I primi sono solo corpo, i secondi sono anche anima e spirito. I primi lasciano che le cose accadano, i secondi le fanno accadere. I primi ignorano queste pagine, i secondi le leggono. E sono intelligenti! Tre volte intelligenti: - perché chi legge si protegge, - chi legge impara a sfogliare la vita, - chi legge fa indietreggiare la solitudine!
La situazione attuale ci obbliga a recuperare e inventare nuove e diverse modalità di convivenza, con processi educativi, culturali e politici che riconsiderino radicalmente il concetto stesso di sviluppo, praticando un cambiamento di paradigma: dal capitale fondato sulla crescita esponenziale dei profitti che si concentrano in poche mani alla valorizzazione dei fattori umani, sociali e ambientali di cui le civiltà contadine e i popoli originari, da sempre, sono promotori. Le loro forme di organizzazione sociale, basate su un sistema di coesistenza tra natura e uomo, non sono state liquidate perché incompatibili con il progresso o la modernità, ma perché incompatibili con la concentrazione dei beni in base alle leggi di mercato, che ancora oggi continuano a voler sopprimere l’educazione e il mondo socio-economico contadino, i popoli indigeni, la loro cultura, la loro natura, il loro socialismo precapitalista, la Madre Terra (Pacha Mama). S’intende che la categoria del «Sud», in questo libro, non riguarda solo una collocazione geografica, e nemmeno una ormai tradizionale categoria socio-economica, che identifica i paesi sottosviluppati con il «Sud del mondo». Facendo la spola tra le due sponde dell’Oceano, attraverso un volo ideale dagli Appennini alle Ande, raccontando storie e pratiche secolari dei cafoni del nostro Meridione e degli indios boliviani, emerge in queste pagine lo spaccato di un’educazione e una pratica sociopolitica di popoli capaci di un equilibrio produttivo con la natura, di saggezza redistributiva nell’amministrazione di ricchezze e risorse, portatrici di un’idea alternativa di progresso che non si appiattisce sulla ricerca del profitto. Ma non è un libro nostalgico, bensì una proposta educativa oltre che sociale e politica: dietro la rappresentazione di quello che abbiamo perduto nella larga mareggiata capitalista, c’è la consapevolezza di ciò che è sopravvissuto. E di ciò che può - e deve - essere riconquistato alla civiltà dei popoli per una nuova socialità del XXI secolo, si chiami questa giustizia, socialismo, Pacha Mama.
Il buon samaritano è il brano evangelico scelto dal cardinale Tettamanzi per il suo dialogo, ormai tradizionale, con i ragazzi e le ragazze che si preparano a ricevere il sacramento della Confermazione. Quest'anno l'Arcivescovo sottolinea che i doni dello Spirito sono come dei 'colori' capaci di prendere forma su una tela: occorre imparare ad accostarli l'uno all'altro per far sì che la nostra vita acquisti un significato e abbia un senso e una direzione e, soprattutto, abbia uno stile che somiglia molto a quello del buon samaritano. Santi? Si può! L'arcivescovo evidenzia come diventare santi non sia un'avventura per pochi eroi ma un'opportunità per la vita di tutti ...anche per i ragazzi.
Colorare la propria vita di entusiasmo e voglia di fare è il modo migliore per raggiungere la felicità e la soddisfazione che cerchiamo. I doni dello Spirito, ricevuti nella Cresima, possono essere paragonati alle diverse «tinte» che il Signore offre a ciascun ragazzo per facilitarlo e accompagnarlo in questo cammino.
Questo sussidio, che vuole aiutare i catechisti e i loro preadolescenti a prepararsi al meglio alla celebrazione della Cresima e ad altri importanti appuntamenti diocesani ad essa collegati, si propone come uno strumento ricco e stimolante: la lettura della Parola di Dio, alcune riflessioni tratte dal Catechismo, la storia di Giulia – apprendista pittrice –, numerose attività di gioco e di condivisione anche in famiglia, la preghiera e tanti altri spunti, consentiranno di sviluppare un cammino adatto ai ragazzi, attento al loro linguaggio, in grado di coinvolgerli e farli riflettere su questa importante tappa della loro vita.
Per vivere una vita «buona» è necessario darle il giusto sapore, mescolando opportunamente i diversi ingredienti. Questo sussidio, ricco di spunti e attività ma al tempo stesso adattabile a esigenze e contesti differenti, aiuta i 14enni e i loro educatori a scoprire il «gusto» della santità.
Il cammino verso la Professione di fede viene scandito da sette incontri che uniscono in un sapiente impasto lettura della Parola, gioco, riflessioni, attività varie, preghiera e impegni concreti, così da insegnare ad ogni ragazza e ragazzo a diventare il migliore chef della propria vita. Sullo sfondo stanno le figure di alcuni «piatti ben riusciti», da cui trarre esempio per la propria personale «ricetta»: i santi.
È ancora possibile essere santi? E cosa significa per un adolescente, oggi, la «santità»? Si tratta solo di un ideale, di un peso, oppure è un traguardo raggiungibile? La risposta ce la dà Gesù, quando ci indica la via delle beatitudini.
Lasciamoci dunque guidare da questo passo del Vangelo e dal modello di figure esemplari: i santi. La ricchezza delle proposte contenute in questo sussidio quaresimale consente di adattare il cammino degli adolescenti alle esigenze delle singole realtà, alla scoperta della felicità che deriva da una vita veramente «beata».