
Secondo il percorso di vita proposto da queste Catechesi, tutto si salda nell’uomo: per sperare deve credere, per poter credere deve avere dentro di sé la certezza che proviene dall’avvertire la portata dell’amore di Dio, la Carità. Arrivando ad affermare “credo, amo, spero”, ciascuno potrà dire “io sono”: a quel punto potrà affermare “io sono in Cristo” e anche “io sono in Dio” e quindi prendere in mano la propria vita e camminare verso la meta dove il Signore lo condurrà.
Prefazione del Card. Camillo Ruini
Dove si imparano le regole? Perché è importante conoscerle e rispettarle sin da piccoli? Cosa devono fare i genitori per trasmetterle ai figli? Che ruolo hanno la famiglia, gli adulti, la comunità e il gruppo di amici? Crescere un figlio facendogli credere di essere il centro dell’universo, senza
indicargli delle linee guida comuni agli altri ragazzi non lo fa sentire più amato, protetto o rispettato. Senza delle indicazioni chiare su come comportarsi non si conoscono i propri limiti, non si diventa autonomi e non si è facilitati nelle relazioni con il prossimo. Bisogna, quindi, insegnare ai ragazzi, prima di tutto con il buon esempio, il rispetto delle regole perché possano crescere diventando persone serene, equilibrate e indipendenti capaci di scegliere.
L’autore don Domenico Storri è nato a Milano nel 1963 ed è coadiutore presso la parrocchia di San Pietro in Sala a Milano. Psicologo e psicoterapeuta, si è laureato all’Università Cattolica di Milano con una tesi intitolata «Riabilitazione del disagio mentale attraverso la montagna terapia». E’ presidente dell’Associazione Onlus “I semprevivi”, dedicata alla cura del disagio sociale e psichico. Da anni organizza con successo la Scuola dei Genitori in parrocchia.
Il volto della famiglia sta cambiando rapidamente.
La relazione con i figli sin dalla loro tenera età risulta spesso essere complicata e di difficile gestione; ancor più la relazione con i figli preadolescenti e adolescenti. Spesso i genitori sono «assorbiti» dalla relazione con il figlio adolescente e non riescono a trovare gli strumenti adatti per quel momento, per quel periodo «critico» della ricerca della propria identità, del definirsi della fisionomia fisica e morale; del tempo delle scelte.
La famiglia, tuttavia, non educa da sola: è dunque assolutamente importante rilanciare l’alleanza educativa tra scuola e famiglia, come l’alleanza tra genitori e figli.
Attraverso queste pagine gli autori dei vari interventi intendono dare ai genitori l’opportunità di riflettere sul loro fondamentale ruolo e aiutarli a comprendere le diverse situazioni che i figli vivono in relazione a:
comunicazione; media; scuola.
Si tratta di un buon esempio di capacità di mettere in moto la famiglia, restituendole la responsabilità della sfida educativa.
Punti forti
L’educazione oggi non può prescindere da una conoscenza dei media, presenze importanti nella vita degli adolescenti: famiglia e scuola devono educare in stretta alleanza.
Destinatari
Genitori, educatori, operatori sociali e operatori pastorali.
Autori
Oeffe è un’Associazione senza fini di lucro, sorta nel 2000 per promuovere e gestire lo sviluppo di più di trentacinque anni di orientamento familiare iniziato in Italia dal Faes (Famiglia e scuola).Attività specifiche di OEFFE sono: corsi di orientamento familiare per diverse fasce di età dei figli e uno per i coniugi; livelli differenziati di formazione per orientatori familiari e aggiornamento periodico; attività di orientamento familiare personale e di coppia; attività di promozione della cultura della famiglia. L’Associazione svolge la sua attività in ambito nazionale e internazionale.
Un piccolo libro sull'amore di coppia, per poter trovare all'interno della stessa il proprio equilibrio. Tensioni di ogni giorno e squarci improvvisi, violenze invisibili e trappole nascoste ci fanno così vicini e così lontani... Dove siamo? Chi siamo? Tra i sogni e la routine nel pianeta coppia ci si muove insieme eppure ognuno ha propri passi, equilibri, timbri, emozioni e differenze, energie e ferite. Forse solo una certezza: non si rimane mai identici a se stessi!
Un vademecum sul rapporto uomo donna. Consigli pratici per superare piccoli e grandi conflitti.
Siamo un popolo di arrabbiati, di aggressivi? La bestialità è la nuova malattia della nostra società? Ultimissime ricerche direbbero di sì! Siamo sempre più ricchi, ma anche sempre più violenti! Il numero dei crimini è passato da trecentocinquantamila del 1980 a duemilioni e mezzo del 1990! In un città del Nord Italia quattro bambini su dieci hanno subito sopraffazioni! Nel 2008 su 601 casi di omicidio volontario, 171 appartenevano all'ambito familiare. La televisione vomita una parolaccia ogni venti minuti! Ecco perché è necessario affrontare con serietà il problema della violenza fisica e verbale. L'opuscolo affronta di petto il tema dell'aggressività, in particolare dell'aggressività infantile. Il lavoro è diviso in tre parti. Nella prima si descrivono i vari tipi di aggressività. La seconda è dedicata alla ricerca delle cause del comportamento aggressivo. Nella terza si propongono alcune strategie collaudate per dominare il piccolo Rambo che, forse, abbiamo in casa.
A conti fatti, i bisogni fondamentali del bambino sono tre: il bisogno di sicurezza, il bisogno di tenerezza, il bisogno di allegrezza. L'amore soddisfa questi tre bisogni in contemporanea! L'amore è l'architrave dell'educazione, il nocciolo della vita del bambino. Ecco perché queste pagine sono state sentite come un dovere: per provare che non amare il figlio non è solo crudeltà, è il fallimento educativo totale; per provare che con l'amore non si gioca: con l'amore si vive e si fa vivere; per provare che i problemi più gravi si risolvono sotto la tenda del cuore. L'opuscolo, dopo aver provato che nell'amore è depositato il brevetto dell'arte pedagogica, offre abbondanti indicazioni concrete sul cosa significa amare da esperti il proprio bambino. Perché "Non è vero che i figli si amano perché sono i nostri; si amano perché si impara ad amarli" (Marcello Bernardi).
Il sussidio curato da mons. Enrico Dal Covolo, Rettore Magnifico della Pontificia Università Lateranense, ci offre un percorso di riflessione e di preghiera che conduce all'incontro personale con il Signore, dove il cuore di ciascuno di noi può davvero gioire e riposare in Lui in un dialogo di profonda amicizia e, soprattutto, di reciproca stima. La lectio divina è via privilegiata per accostare con frutto e con fede le sacre Scritture. È quanto si intende proporre, con questo sussidio, agli universitari, invitandoli a intensificare quella relazione personale con il Signore che costituisce la sorgente dell'impegno di testimonianza e di servizio nella comunità accademica.
Il tema del programma della pastorale universitaria 2011-2012 assume un significato teologico e pastorale di grande importanza per il cammino della verifica. Esso ci conduce al centro dell'esistenza dell'uomo contemporaneo, in ricerca del vero volto di Dio. Non si tratta di proporre alle nuove generazioni la celebrazione di riti liturgici, ma di accompagnare l'uomo contemporaneo ad incontrare nella Parola e nei Sacramenti il Dio vivo e vero. I sacramenti dell'iniziazione cristiana costituiscono l'inizio di una vita nuova che non è semplice appartenenza religiosa, ma trasformazione reale della vita del battezzato in esistenza ecclesiale. Il tema del programma pastorale qualifica e rilancia la specificità della pastorale universitaria nel cammino della Chiesa di Roma, quella cioè di riannodare un nuovo rapporto tra pastorale dell'iniziazione cristiana e nuova evangelizzazione, in modo che l'una possa sostenere l'altra senza identificazione e senza esclusività.
Il cammino proposto da mons. Sergio Lanza, Assistente Ecclesiastico dell'Università Cattolica del S. Cuore ci conduce alla scoperta del Dio vivo e vero, che, come ci ricorda Agostino, può rendere quieto il nostro cuore immerso in una realtà storica sempre più dinamica. Il mondo universitario, e in particolare i giovani studenti, sono invitati a dischiudere gli orizzonti della razionalità, come ci ricorda Benedetto XVI, per comprendere la realtà nella sua verità profonda e per elaborare una nuova cultura, libera da ogni forma di dogmatismo capace di orientare il futuro dell'umanità.
Il libro rappresenta un utile strumento di approfondimento per conoscere le tematiche più attuali della gioventù del terzo millennio: l'amore, la famiglia, lo studio, lo sport, i viaggi, la fede, internet, il lavoro, la politica, la violenza, la sofferenza.... Immenso sguardo" è quello che i giovani rivolgono al mondo che li circonda. Uno sguardo di fiducia, di impegno, di entusiasmo, di speranza nel domani. Una riflessione per stimolare nelle giovani generazioni una cultura nuova e controcorrente. "
Dieci parole per spiegare il profondo cambiamento della vita quando si entra nella preadolescenza. Dieci parole indagate nel loro valore spiritualeemozionale. Un libro destinato ai ragazzi, per aiutarli a riflettere su se stessi e il mondo che li circonda. Diviso in tre sezioni: Io, Io e gli altri, Io e il Futuro, questo volume, arricchito da fotografie, ha il pregio di parlare anche a educatori e genitori.