
Un progetto promosso dalla Fondazione CEI Migrantes. L'uomo contemporaneo ha bisogno di recuperare la propria umanità, di imparare nuovamente ad ascoltare i battiti del suo cuore e di tornare ad interpellarsi rispetto a vicende che stanno mettendo in discussione i valori più importanti della civiltà e della convivenza umana.
Quest'anno il cammino pastorale degli universitari di Roma sarà guidato dal Vangelo di Marco, che verrà annunciato nelle celebrazioni eucaristiche domenicali. L'itinerario proposto da S. E. Mons. Enrico dal Covolo, Rettore Magnifico della Pontificia Università Lateranense, è un agile sussidio per iniziare o proseguire l'itinerario della lectio divina. Non sarà difficile aprire le pagine del volume e raggiungere l'obiettivo: Veramente, quest'uomo era figlio di Dio.
Dalla saggezza pedagogica di don Bosco condensata in uno dei suoi sogni più famosi, un libretto facile ma profondo, per fare qualche passo sulla via della santità e della crescita personale: per tutti i giovani, stimolati dall'entusiasmo contagioso di Papa Francesco e dalla recente esperienza della GMG di Rio. Un testo da regalare, da avere sempre a portata di mano, che in dieci passi, dieci diamanti, aiuterà giovani e ragazzi a rivedere la propria vita e il proprio rapporto con sé, con Dio e con gli altri.
Queste pagine sono rivolte ai giovani perché risveglino in loro il desiderio di una vita buona, così che essi siano una svolta alla loro vita ponendosi in atteggiamento di ricerca della Verità che libera dalla schiavitù del peccato, che è menzogna.
La giovinezza non è un ostacolo ai meravigliosi piani di Dio, ma è per vero che è un'età delicata. Questo libro vuole aiutare i giovani ad affrontare le loro paure, a fidarsi di Dio e a dare un senso pieno alla loro vita.
Il senso di tutto il Convegno è racchiuso nel titolo:"Nella precarietà, la speranza", che-oltre a ricercare la speranza nella precarietà-insegna a "educare" alla speranza in un tempo di forte instabilità. Questo testo è rivolto sopratutto alle nuove generazioni, alla ricerca di lavoro e impegnate a formare un nucleo familiare. I giovani con le loro esigenze non sono solo l'oggetto della trattazione, i destinatari, ma costituiscono i protagonisti audaci e creativi per un cambiamento della storia del nostro Paese.
In queste pagine l’autore racconta la propria esperienza di vita itinerante con i Rom, sia tra quelli di Nicastro (Catanzaro) sia tra quelli del Montenegro. Vincenzo De Florio si serve della narrazione di episodi singolari e coinvolgenti per squarciare il velo di diffidenza che spesso «copre» agli occhi dei più
il mondo dei Rom, apparentemente tanto diverso da quello di chi nomade non è.
Attraverso le domande e i commenti dei quattro «nipoti adottivi» di don Vincenzo – Remì, Josevania e Giovanni e Matteo –, i lettori (soprattutto i giovani, ma anche gli adulti) potranno conoscere forme di solidarietà semplici e credibili, e aprirsi all’accoglienza di un mondo capace di una grande fede e di valori condivisibili.
Destinatari
I giovani delle scuole e degli oratori, opera- tori pastorali ed educatori.
Chi pratica volontariato e chi, a vario titolo, si occupa di missioni.
Autore
Vincenzo De Florio (Palagiano, 1928) è sacerdote della diocesi di Castellaneta dal 1952. Già direttore spirituale in Seminario, ha ricoperto diversi incarichi in Curia. Da sempre sensibile alla presenza dei Rom nel territorio della sua parrocchia, dopo un decennio di condivisione di vita nomade tra i Rom khorakhané del Montenegro, avverte l’urgenza di una maggiore presenza di Chiesa tra i Rom cristiani calabresi nella baraccopoli di Lamezia Terme. Nel 1989, richiamato in diocesi come vicario generale, fonda una Comunità per l’accoglienza di tossicodipendenti e di vite precarie. Il gemellaggio della diocesi di Castellaneta con quella di Propriá (Brasile) riaccende in lui la scintilla missionaria e nel 1996 raggiunge Santana do São Francisco, tra i Sem Terra sfruttati e oppressi del Nordest brasiliano, avviando la nascita e la crescita della città come parrocchia. Dal 2011 è richiamato in Italia per una presenza missionaria nella sua Chiesa.
Nella serie "Quaderni della coppia", un volumetto che commenta la formula del consenso matrimoniale, che sancisce l'inizio sacramentale della nuova vita insieme e rappresenta una sorta di "libretto d'istruzioni" per un matrimonio felice e duraturo. Nella forma "classica", quella che conoscono in tanti, le parole suonano così: "Io, N., accolgo te, N., e con la grazia di Cristo prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita". Ogni parola di questa formula ha un significato profondo e molto bello, che merita di essere conosciuto, semplicemente usando la testa, il cuore e l'esperienza di chi, come l'autrice, giovane donna credente, moglie e mamma, ha fatto questa scelta. Un libretto agile sul consenso matrimoniale, per avere consapevolezza del "sì" che si sta pronunciando.
Nella lettera apostolica "Porta fidei" papa Benedetto XVI afferma: "La conoscenza della fede introduce alla totalità del mistero salvifico rivelato da Dio. [...] Per accedere a una conoscenza sistematica dei contenuti della fede, tutti possono trovare nel Catechismo della Chiesa Cattolica la loro sintesi sistematica e organica". Proprio dalla lettura e dalla meditazione del Catechismo nasce quest'opera poetica, che si sviluppa seguendo tutti gli argomenti: la professione di fede con i misteri della Trinità, i sacramenti, la vita sociale, i dieci comandamenti, la preghiera.
Il dolore dell'infertilità che oggi tocca tante coppie è incarnato nelle Scritture: da Abramo e Sara a Giacobbe e Rachele, fino a Zaccaria ed Elisabetta. Un patrimonio della Chiesa, una storia di salvezza a disposizione di tutti gli sposi che stanno cercando di dare un senso e una direzione alla propria vita. In una lettura contemporanea, gli autori propongono un percorso verso la pienezza e fiducia nel piano di Dio per la storia di ciascuna coppia, per non restare fermi al palo del dolore, perché la fecondità ha più a che vedere con l'essere che con l'avere, e consente di fare spazio all'altro in molteplici modi, sempre diversi e straordinari.
Il sussidio curato da mons. Enrico Dal Covolo, Rettore Magnifico della Pontificia Università Lateranense, ci offre un percorso di riflessione e di preghiera che conduce all'incontro personale con il Signore, dove il cuore di ciascuno di noi può davvero gioire e riposare in Lui in un dialogo di profonda amicizia e, soprattutto, di reciproca stima. La lectio divina è via privilegiata per accostare con frutto e con fede le sacre Scritture. È quanto si intende proporre, con questo sussidio, agli universitari, invitandoli a intensificare quella relazione personale con il Signore che costituisce la sorgente dell'impegno di testimonianza e di servizio nella comunità accademica.
«Lo Spirito Santo è il Maestro interiore, ci insegna la strada, la via», dice papa Francesco. E proprio la "vita secondo lo Spirito" è il tema del percorso proposto nel volume, per comprendere quali ricchezze racchiude l'azione dello Spirito nella vita della Chiesa, in particolare nel campo dell'Iniziazione Cristiana. I materiali - che costituiscono anche la trama del tradizionale appuntamento formativo di inizio anno per catechisti e altri membri delle comunità educanti - suggeriscono una riflessione articolata, pneumatologica, etica ed ecclesiale, mettendo a disposizione preziose indicazioni sulle dinamiche educative e pedagogiche nell'accompagnamento dei ragazzi. Un aspetto molto particolare riguarda l'inculturazione della fede, con le attenzioni da avere nell'accoglienza e nel cammino con ragazzi di famiglie provenienti da altre culture e Paesi del mondo.
Questo libro si propone come un prontuario, della durata di un mese, per aiutare i coniugi a vivere, nel quotidiano, la loro sponsalità. Il titolo è preso a prestito da una canzone di Giorgia, "Scelgo ancora te": una ballata classica, che guarda con realismo una storia d'amore fatta di cadute, rimpianti, perdoni da dare; ma anche rischi da correre, primo fra i quali, «restare insieme ogni giorno», e non fino a quando dura e tutto profuma di idilliaca serenità. Rinnovare ogni giorno la scelta, anche quando il logorio del tempo o le incomprensioni raggelano l'alchimia dei corpi al punto che diventa difficile o insufficiente persino «abbracciarsi un po'».