
"Tutti nascono originali. Molti muoiono fotocopie". Parole di Carlo Acutis (Londra 3 maggio 1991 - Monza 12 ottobre 2006), morto a quindici anni in concetto di santità, dichiarato venerabile il 5 luglio 2018. Un ragazzo pieno di vita e di interessi, appassionato di informatica. Con il cuore pieno di Dio. È sepolto nel Santuario della Spogliazione, che ad Assisi ricorda il giovane Francesco che si spogliò di tutti i beni, fino alla nudità, per seguire Gesù e vivere secondo il Vangelo. Due storie tanto originali. Lontane nel tempo. Ma un filo rosso le unisce. Incontro di luci per i giovani del nostro tempo.
Questo libro ha l’origine in una conferenza tenuta dall’autore presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma, il 9-10 aprile del 2014, dal titolo Tre modi di conoscere le cose con le idee secondo San Tommaso, come contributo al Convegno su Le Idee Divine nel Medioevo, organizzato dalla Facoltà di Filosofia e dalla Cattedra Marco Arosio. Esso compara in una serie di “trittici tomistici” il vario modo di conoscere mediante idee nell’uomo, nelle intelligenze e in Dio; approfondisce la dottrina di San Tommaso sul ruolo della idea-specie come mezzo astratto immanente, immateriale e intenzionale tipico della conoscenza umana, e rileva il realismo critico di Tommaso nel rendere il supposito il luogo delle idee. Il libro adotta anche il metodo di un tomismo “testuale”, intercalando alcuni scritti di Tommaso.
José Antonio Izquierdo Labeaga, nato a Viana (Spagna) il 17 marzo di 1948, è sacerdote Legionario di Cristo. Membro della Pontificia Accademia di San Tomaso D’Aquino e della SITA, è uno studioso di Filosofia Tomista nell’ambito epistemologico e antropologico. Professore Emerito dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum (Roma), è stato anche Docente di filosofia tomista nella Pontificia Università Gregoriana (Roma). Ha partecipato come conferenziere in diversi Congressi Internazionali di Filosofia. Ha pubblicato e collaborato in vari libri, tra cui La vita intellettiva. Lectio Sancti Thomae Aquinatis (1994); L’organicità della vita umana nella visione di Tommaso d’Aquino (2006); Exitus, reditus, ascensus. Il triplice moto della mente umana secondo San Tommaso (2007); San Tommaso, filosofo del corpo umano, in «La teologia del corpo di Giovanni Paolo II» (2012). Ha pubblicato articoli in diverse riviste di filosofia, come Gregorianum, Angelicum, Alpha Omega, Ecclesia, Il Cannocchiale, Studia Bioethica.
Giovanni Battista de La Salle ha contribuito, in maniera determinante, a dare risposte alla carenza di educazione «per i figli degli artigiani e dei poveri» in Francia, tra la fine del ‘600 e l’inizio del ’700, acquisendo un posto indiscusso nella storia dell’educazione cristiana. La persona e l’opera del de La Salle possono rappresentare anche per gli educatori di oggi, spesso demotivati e scoraggiati, un punto di riferimento dal quale ripartire per una risposta orientata cristianamente, di fronte all’allarme educativo che si leva da più parti nella società contemporanea. Di qui la proposta “Opzione” de La Salle rivolta agli insegnanti e ai genitori del nostro tempo.
San Giovanni Battista de La Salle, dichiarato Patrono speciale degli educatori cristiani da Papa Pio XII il 15 maggio 1950, rappresenta per gli educatori del nostro tempo un orientamento sicuro.
I frati della Basilica di Sant'Antonio in Padova hanno preparato queste meditazioni ai misteri del santo rosario per i molti devoti e pellegrini che si sentono spiritualmente legati al Santo e alla sua basilica padovana. A conclusione del rosario, tra le altre, vengono proposte le "litanie antoniane" tratte dai Sermoni mariani di sant'Antonio. Sono inoltre riportate le due preghiere che papa Francesco ha chiesto di recitare per difendere la chiesa dagli attacchi del Maligno: "Sub tuum praesidium" e la "Preghiera a san Michele arcangelo". Infine, vengono presentate le preghiere più care al cuore di molti, quelle che abbiamo appreso fin dall'infanzia: le "preghiere del buon cristiano".
Proposta di camposcuola per accompagnare l'esperienza di una settimana intensa di cammino, approfondimento, condivisione, preghiera e amicizia sui luoghi di Francesco e Chiara. Il campo nasce dall'esperienza decennale dei frati francescani, del "Centro Francescano Giovani" ad Assisi, nell'accoglienza di singoli giovani o di gruppi, nell'organizzazione di esperienze di spiritualità (campi estivi, convegno Giovani verso Assisi, volontariato, ecc.). Il sussidio suggerisce percorsi di riflessione proponendo una raccolta di testi, preghiere, spunti di lectio divina su brani biblici e citazioni di canti, poesie e testi letterari.
Proposta di camposcuola per accompagnare l’esperienza di una settimana intensa di cammino, approfondimento, condivisione, preghiera e amicizia sui luoghi di Francesco e Chiara. Il campo nasce dall’esperienza decennale dei frati francescani, del “Centro Francescano Giovani” ad Assisi, nell’accoglienza di singoli giovani o di gruppi, nell’organizzazione di esperienze di spiritualità (campi estivi, convegno Giovani verso Assisi, volontariato, ecc.). Il sussidio suggerisce percorsi di riflessione proponendo una raccolta di testi, preghiere, spunti di lectio divina su brani biblici e citazioni di canti, poesie e testi letterari.
La confezione prosegue la fortunata serie delle “Medicine” strumenti per la preghiera del catalogo MIMEP. Si tratta di un “farmaco” spirituale da utilizzare in caso di afflizione, di tristezza, di malattia e di debolezza, condizioni di mancanza di salute che talvolta colpiscono l’anima umana, ma anche il corpo. Come dimostrano alcune ricerche, questo “farmaco” produce come risultato il beneficio per cui l’anima si apre alla grazia di Dio per intercessione di san Giuseppe. Gli effetti positivi sono visibili nel benessere e nella serenità del cuore, la gioia interiore e il desiderio di compiere il bene. La sua efficacia è garantita dalle parole di Gesù.
La figura di San Francesco di Sales accompagni il lettore in un percorso novennio intimo, affinché possa rinvenire un nuovo e più intenso amore per il Signore e una rinnovata speranza nella sua misericordia.
Un testo inedito di padre Balducci, uno splendido e puntuale commento del più importante e conosciuto libro di Agostino, Le Confessioni. Ogni capitolo tratta uno dei grandi temi del testo del vescovo di Ippona: il rapporto con la madre, la conversione, il rapporto con Dio, il perdono... Una sintesi sorprendente del pensiero di Agostino, riletto da una delle voci post-conciliari più originali e profetiche.
Questo testo vuole stuzzicare il desiderio della preghiera a partire dalle fibre del cuore di un uomo e di un maestro che ha fatto della preghiera la sua vita: sant'Agostino. Perché pregare? Per essere buoni nella condotta e nelle opere, per sintonizzare i propri desideri con quelli di Dio.
Mi è stato chiesto di scrivere un profilo di San Gabriele dell’Addolorata per i giovani, sia ben chiaro non per i giovani in genere, scritto magari con uno stile accattivante e brillante,ma per quelli reali di oggi, del Duemila, che
non entrano automaticamente nel genere dei giovani dei secoli precedenti. La prima qualifica che mi viene in mente per i giovani di oggi
è che sono smagati, nel senso di disincantati.Forse anche noi avremmo voluto essere smagati da giovani, ma non c’era molto spazio per
esserlo. Oggi c’è più spazio. Un giovane svagato come vorrà che si descriva un santo? In modo autentico e non adattato o commisurato
alle aspettative vere o presunte della gente.
In una società molto gerarchizzata come quella fascista, San Gabriele doveva essere il giovane esemplare nella disciplina e nell’obbedienza.
 
 
 
 
 
  
