
L'amore celebrato con il sacramento delle nozze non sempre ha un lieto fine. Le statistiche esplicitano un'importante fatica relazionale e di coppia che sfocia molto spesso in difficili separazioni. Il testo propone alcune coordinate per l'accompagnamento pastorale delle famiglie che vengono investite dalla rottura della coppia. Il testo mette nero su bianco quanto verificato come efficace nell'azione pastorale sperimentata nel corso degli anni dall'equipe formata dai tre autori. Tra le pagine vengono forniti molti stimoli riguardo a temi, setting e anche intenzionalità da dare a un percorso di accompagnamento e di elaborazione del lutto della separazione e alcuni strumenti agili per stare accanto alla coppia e per sostenere figli e parenti inevitabilmente coinvolti dal vissuto degli ex-coniugi. Il testo offre inoltre una lettura del capitolo VIII di Amoris Laetitia, in particolare per ciò che riguarda il cammino di discernimento auspicato nelle situazioni di divorziati in nuova unione.
Papa Luciani, Giovanni Paolo I aveva tratti significativi del profilo francescano, come testimonia quanto disse da patriarca di Venezia, pronunciando l'omelia nel 750esimo anniversario della morte del Poverello: Nella Chiesa dei suoi tempi, che aveva bisogno di molta riforma, egli aveva imboccato il metodo giusto della riforma. Amore appassionato a Cristo: vivere come lui, di lui, applicando il Vangelo, aderire a Lui come fosse presente, è stato il suo programma. Francesco non era solo uomo che pregava Cristo, era un uomo fatto preghiera. Per se stesso scelse la povertà e alla povertà fece larghissima propaganda. Mai però, la separò dall'umiltà. Quando Cristo volle rendere visibile la sua mitezza in terra, mandò Francesco. Andrea Tornielli ci offre un profilo inedito del papa che veniva dal bellunese, dimostrando quanto Luciani fosse un segno interprete del francescanesimo.
Rosario Livatino è uomo della sua terra e di quella stessa terra conosce bellezza e ferite. Non esita a spendere tutta la sua giovane vita e le sue competenze di magistrato per ricucire parte di esse. Sa che questo lo può mettere in pericolo di vita. Tutto in lui tradisce la consapevolezza di una chiamata che viene anche dalla fede. La sua vita è il concretizzarsi delle beatitudini e a motivo del suo martirio in odium fidei è stato proclamato beato il 9 maggio del 2021. Il testo attraverso l’esempio del giovane giudice si propone di illuminare i percorsi che i nostri ragazzi e le nostre ragazze fanno quando si trovano di fronte alle domande e alle scelte più spinose, dove bene e male si fronteggiano. L'autrice sceglie di intrecciare la memoria della vita di Livatino alle vicende di quattro adolescenti che vivono un'estate molto particolare nei luoghi natii del giudice.
La santità di Carlo Acutis (Londra, 3 maggio 1991-Monza, 12 ottobre 2006) è stata riconosciuta in tempi record: 1º luglio 2018 decreto sulle virtù eroiche, 10 ottobre 2020 beatificazione, per il 27 aprile 2025 annunciata la canonizzazione. Chi è Carlo? Un ragazzo del nostro tempo, pieno di vita e di interessi, appassionato di informatica, con il cuore pieno di Dio e innamorato di Gesù eucaristia. Pur vivendo a Milano, ad Assisi risiedeva periodicamente con la sua famiglia, affinando il suo percorso spirituale sulle orme di Francesco e Chiara. Tre figure tanto diverse e originali, lontane nel tempo, ma unite da un filo rosso che questo libro, con nota autografa di papa Francesco, mette in luce. È sepolto nel Santuario della Spogliazione.
La complessità del nostro tempo, chiama le coppie a vivere nuove sfide. Mentre il lavoro e il denaro vengono oggi presentati nei media come i soli spazi in cui è possibile realizzare i propri sogni, è la famiglia la cellula centrale e fondativa della società, il luogo in cui ci si educa alla relazione e dove si trova il senso di una vita assieme. Affari di famiglia offre riflessioni e sollecitazioni per scoprirsi sempre più consapevoli della portata delle proprie scelte e crescere nella dimensione generativa del dono, che consente di vivere meglio anche i rapporti in famiglia, per una condivisione più felice del tempo e dei beni. Sono pagine che mettono a fuoco, all'interno di un progetto familiare, il lavoro dell'uomo e della donna come contributo fondamentale alla Creazione.
Di Jacopa de' Settesoli, l'amica romana di Francesco - che, con Chiara d'Assisi, era la sola donna di cui Francesco dica: «Dell'una e dell'altra mi è noto il volto» - si sa molto poco, ma quel poco fu esplorato e documentato come frutto di appassionate ricerche alla fine dell'Ottocento da padre Édouard D'Alençon. Definitore generale dell'Ordine dei Cappuccini e storico del francescanesimo, era assai noto in Europa già ai suoi tempi. Il libro, scovato in una Analecta Francescana, venne tradotto nel 2005 e ora viene rieditato con una nuova prefazione. Il testo vuole da una parte rendere omaggio agli studi del D'Alençon, e dall'altra offrire un sobrio e non romanzato apporto alla conoscenza di questa forte donna medievale, così teneramente vicina a Francesco, il quale la chiamò "Frate Jacopa".
Cosa lega il santo più amato, espressione del medioevo italiano, e il fondatore di un movimento cristiano contemporaneo? Don Giussani ammirava san Francesco, e non potrebbe esser diversamente. Ma quali sono le relazioni profonde tra uno dei carismi più recenti e uno antico e sempre nuovo? Cosa hanno significato per un uomo del Novecento, innamorato di Cristo, le parole e l'esempio di un grande santo di 800 anni fa? Questi gli interrogativi, posti in evidenza dallo scrittore Davide Rondoni, che l'autrice affronta in questo suo volume ricco di spunti di riflessione.
Per inaugurare la nuova collana della EFI, "Missionaria", è stata scelta una storia d'altri tempi, quella di padre Tito Banchong, laotiano, ordinato sacerdote nel 1971, proprio nel momento in cui i comunisti salivano al potere a Vientiane. Pur senza mai usare parole critiche nei confronti dei governanti, padre Tito è stato incarcerato tre volte nelle prigioni laotiane, imparando con ciò a trovare anche nelle ristrettezze più crude la tenerezza dell'amore di Dio. Nominato "vescovo" di Luang Prabang, l'antica capitale, padre Tito è un vero missionario del bel Vangelo che tutti include nell'amoroso abbraccio del Dio dell'amore. La storia di Tito Banchong è stata raccolta da Michele Zanzucchi.
L'amore non è un sentimento accanto agli altri. L'amore è infatti al cuore del bisogno umano di abbracciare il mondo anche solo abbracciando una creatura. L'amore svela le intenzioni più recondite dell'animo umano. Un giornalista-scrittore e un regista-scrittore si mettono alla ricerca delle sfaccettature sempre nuove dell'amore: un viaggio di continue sorprese. Con un occhio al "grande amore" di Francesco. I brani qui raccolti sono stati in parte pubblicati dal 2020 al 2024 sul mensile Frate Indovino, nella rubrica "Dizionario dell'amore".
I pinguini imperatori del polo nord, quando la bufera di vento e neve imperversa, si stringono fortemente l'un con l'altro formando un blocco in grado di resistere al freddo e al gelo. Le trasformazioni sociali repentine della postmodernità hanno portato grande smarrimento e sofferenza. Occorre una risposta che sia vera, autentica e profondamente umana. La famiglia, nucleo centrale della società è, nonostante tutto, il luogo e l'esperienza primordiale ove attingere linfa per guardare oltre lo smarrimento che sovrasta il vivere sociale. Perché la famiglia non è solo "cosa degli uomini e delle donne", ma è l'esperienza che Dio-uomo, ha scelto per tracciare il percorso verso cui incamminarsi.